lunedì 31 dicembre 2007

Buon 2008!!!!

Essendo impossibile contattare tutti uno per uno, con questo post voglio fare a tutti i miei appassionato lettori i più frizzanti auguri per un felice 2008, che siano bagnati da spumante, champagne o Coca Cola (spero di no...)!

Tra 15 minuti per noi italiani è la mezzanotte, e io scenderò a stringere la mano ad Emanuele, prima di preparare pollo al forno e lasagna per la cena di oggi! mentre voi starete per finire i festeggiamenti, noi entreremo alla festa all'Hilton Hotel di San Diego... chissà come sarà aspettare il New Year Two-thousand-eight piuttosto che il Capodanno Duemilaotto...
Non avremo il panettone e lo spumante gratis alla mezzanotte, ma in compenso avremo l'open bar... vorrà dire una massa di americani ubriachi fino a scatenare una rissa? Vedremo...

Il quartiere Little Italy ci ha permesso di avere panettone e pandoro motta, presi a 25$ la coppia... il panettone è ottimo, il pandoro è secco... farò la crema al mascarpone, per mangiarli meglio...

Vabbè, tra poco inizia il conto alla rovescia e si stappano le bottiglie... che il 2008 significhi per tutti felicità e fortuna! Anche per noi, nonostante non avremo le lenticchie...

sabato 29 dicembre 2007

3800km in Messico!

Sono passari ben 1.5 giorni da quando io e Silvia siamo tornati dal nostro viaggio in Messico, sani e salvi e un po' abbronzati!
Premetto che il nostro viaggio prevedeva di percorrere l'intera Baja (bassa) California, penisola nel nord del Messico bagnata da un lato dal pacifico e dall'altro dal Golfo di Calofornia, fino al suo estremo sud, Cabo San Lucas, che si è rivelato un paradiso naturale congestionato dal turismo USA e dalle navi da crociera.
La tabella di marcia prevedeva, per il primo giorno di viaggio (il 20 dicembre) di arrivare fino al confine tra Baja del Nord e Baja del Sud, dopo circa 750km di strada. Sembrano pochi, ma non lo sono se l'unica strada ha una sola corsia per senso di marcia e attraversa paesini, o meglio villaggi, che crescono nella polvere e nella lontananza da tecnologia e modernità, per poi addentrarsi in tortuosi percorsi tra distese di sassi e cactus, deserti, montagne a picco sul mare.
Dopo un paio di ore di viaggio, ero sinceramente preoccupato: sapevo che avrei trovato un mondo diverso dal mio, ma lo vedevo come un ambiente ostile e pericoloso, per di più con una ragazza da protegegre nel caso di pericolo. Sfido a non essere preoccupati dopo aver incontrato i primi posti di blocco dei militari, che quando procedi da nord a sud non ti fermano mai, solo quando si sale la penisola, credo per bloccare traffici di droga o simili... al ritorno i militari (che ci hanno fermato 4 volte) si sono anche confermati simpatici, e uno ha voluto farsi una foto con Silvia, mentre io rispondevo alle loro curiosità in una via di mezzo tra italiano e spagnolo inventato.
Quando sono partito ero preoccupato anche per un altro apsetto: i distributori di benzina, solo di marca Pemex, perchè in Messico c'è un monopolio, e comunque la benzina costa la metà che in Italia... credevo di trovarne pochi, tanto che appena ne vedevo uno, facevo magari solo 5$ per rabboccare il serbatotio. Dollari, sì. perchè ovunqua accettano i dollari, fregandoti sul cambio che sarebbe di 10.5 o 11 pesos per dollaro, ma meglio arrotondare a 10.
Lo stato di allerta ci ha abbandonati quando i paesini e le persone sono finiti, per lasciare spazio a paesaggi degni di sfondi del desktop, che si stendevano fino all'orizzonte... prima delle colline piu o meno verdeggianti, poi sono comparsi i cactus (cactus enormi, non lo avrie mai pensato che potessero essere così alti, nonostante tutti i documentari che ho visto da bambino!) a il terreno si è fatto ciottoloso, per poi diventare costituito solo da grossi sassi e rocce tondeggianti, senza più pinate diverse dai cactus. Ci siamo fermati più volte per ammirare i paesaggi, davvero spettacolari e nuovi per noi, grazie anche al fatto che ormai volgeva il tramonto con le sue tinte rossastre e i suoi giochi di luci e ombre.
Quando, alle 5 ora di Los Angeles (6 ora della della Baja California), cala la notte, procedere per quelle stradine non è il massimo eprchè la visibilità è troppo scarsa. La mia tecnica, piazzarmi dietro e un'altra auto (appena la trovassi) e tenermi a debita distanza, usenadola come scudo. Una tecnoca che col senno di poi si è rivelata furba, perchè tuttii mi hanno avvertito del grande pericolo di viaggiare di notte: non banditi, delinquenti, finti poliziotti travestiti (mi avevano detto persino questo...), ma mucche! Se non vedi mezza tonnellata di mucca in mezzo alla strada (magari una nera) e ci vai a sbattere sono cavoli! Viaggiando di giorno, si vedono un bel po' di mucche morte sul lato della strada, con gli avvoltoi che banchettano.La sera siamo arrivato dove previsto, in una località che si chiama Guerrero Negro, ed è un posto incredibile, sembra di essere nel terzo mondo... abbiamo mangiato in una Taqueria (un ristorante senza muri che fa tacos messicani) e dormito in un Motel... la mattina dopo siamo partiti presto, per rendersi conto di trovarci nel deserto! Il paese è sul mare, ma appena si riprende la strada si entra nel nulla... Secondo me, un mucca può finire lì solo se si perde... appena visto il cartello La Paz 770km, un tumblewid (o erba ruzzolona) ci ha attraversato, orgoglioso, la strada. Viaggiare nel deserto è piuttosto noioso, perchè il paesaggio e monotono: fortuna che in 2 si parla! Lo scenario è migliorato quando, dopo aver attraversato in larghezza la penisola, ci siamo trovati sul sottile Golfo di California. La strada era bellissima. tortuosa su montagne che di tuffano sul mare... Una curiosità: non ci sono gallerie, ma vengono affettati pezzi di montagne, per lasciare spazio alla strada. A pranzo ci siamo fermati in un suggestivo paesino, carino e ben diverso dagli altri, che si chiama Loreto, quasi come me e in cui il burrito era buono e costava poco... Dopo Loreto, la strada torna nel mezzo del deserto e c'è anche un noiosissimo tratto di 100km senza una curva... La sera siamo arrivati a La Paz (non quella in Bolivia, ovviamente), abbiamo preso una stanza in un motel così schifoso e sporco che abbiamo deciso di abbandonare per sempre il concetto di motel... La Paz è una città da 220mila abitanti, sembra anche abbastanza moderna, con strade normali, case normali, gente normale. La zona costierà è anche carina, e piena di locali che per lo più sono vuoti (la gente esce soprattutto il sabato). Io e Silvia ci siamo trovati in una discoteca, in cuieravamo gli unici stranieri: quasi imbarazzante!
La mattina del sabato 22, dopo una colazione con ottimo cappuccino, siamo andati in cerca di spiagge, quelle indicate dalla guida sono circa a 30km a est di La Paz. La playa del Tecolote è una delle più conosciute, ma c'era troppo vento. Allora abbiamo optato per la playa Balandra, fenomenale, un golfetto che da su un golfetto e poi sul mare, con l'acqua bassissima e trasparente e la sabbia dinissima, tutto in una cornice di rocce. Dopo un po' di ore ci siamo quasi ustionati per il sole, soprattutto Silvia, e siamo andati via, solo 160km per arrivare a Cabo San Lucas, la metà finale! La strada, di notte, era incredibile, con persone che ti accecano con glio abbaglianti per il pericolo mucche.
Cabo San Lucas è una rinomata metà turistica per gli americani, tipo Jesolo, solo che a Jesolo il mare fa schifo, e qui ci sono una sacco di spiegge stupende. Il quartiere turistico è peino di locali, discoteche, ristoranti, turisti americani, gente che cerca di farli spendere il più possibile. Il resto della città è simile a La Paz, ma più piccolo e un po' più povero.
Abbiamo scelto un bel albergo (quello che costava di meno tra quelli che abbiamo visto): hotel Positano, gestito da un certo Vito, di Positano, che da 10 anni vive in Messico. Un bel albergo finalmente, dopo le ultime 2 notti passate in posti in cui non ci eravamo nemmeno potuti lavare!
Vito ci ha consigliato di andae a provare una pizzeria italiana: mangiabile, ma rimango del mio parere, la pizza solo in Italia, al di fuori non esiste o è comunque più rara di qualsiasi altra cosa...
Come passare il resto della serata? C'era solo l'imbarazzo della scelta, tra i numerosi locali che al sabato sono frequentatissimi, da ameircani. Credo che i locali odino gli americani, perchè stanno spremendo quello che tra un po' non sarà più un paradiso naturale, ma li rispettano, perchè portano tanti soldi.
Domenica era nuvoloso, quidni siamo andati a farci un giro a Todos Santos, un'ora a nord, sul Pacifico, e alla spiaggia di Los Cerritos, che avremmo scelto come metà del nostro Natale...
La spiaggia principale della città, strapiena di ameircani, a circondata da cantieri alle spalle, l'acqua è peina di motoscafi e moto d'acuqa (io non mi farei il bagno per quanto sarà inquinata), e ci sono 3 navi da crociera, raggiungibili in 5 minuti di nuoto! Lunedì, appena la abbiamo vista, ce ne siamo andati, in cerca di spiaggette più naturali dove apprezzare di passare la vigilia di Natale ad abbronzarsi, indossando custume e cappellino da Babbo Natale!!
La cena della Vigilia, per me e Silvia, è stata a a base di aragoste e gamberi: mi sono mancati gli struffoli, quelli buoni che fanno mamma e nonna... ma volete mettere il confronto tra dei dolcetti e una bellissima ragazza?
Il giorno di Natale, abbiamo caricato la macchina e abbiamo lasciato definitivamente Cabo San Lucas, e raggiunto la playa de Los Cerritos, da cartolina, con onde enormi per il surf, e con una scolgierà alla sua estremità, su cui queste onde si infrangono dando origine a spruzzi non indifferenti. Pranzo di Natale: nachos con fagioli, formaggio, guacamole, e birra! Stranissimo, vero? Siamo rimasti in spiaggia fino al tramonto, che li è stupendo, perchè il sole di abbassa proprio sulla scogliera, creando dei contrasti davvero romantici: altri sfondi per i nostri computer e per i nostri ricordi!
La sera di Natale siamo arrivati fino a La Paz, dove abbiamo mangiato cibo messicano e pernottato in un posto decente, la mattina ci siamo messi in marcia fino a Guerrero negro, sosta obbligata, perchè in un giorno è lì che si riesce ad arrivare, e giovedì ci siamo diretti verso San Diego!
Abbiamo attraversato scenari mozzafiato, deserti, distese di cactus, siamo andati in spiaggia a Natale, ci siamo espressi come meglio potevamo, abbiamo visto da vicino una realtà così diversa dalla nostra, abbiamo vissuto un esperienza nuova al 100%! Un esperienza irripetibile e bella, ma anche stancante, viste le 2400 miglia percorse (3800km) su strade più o meno impegnative, vista la consapevolezza di trovarci così lontano da casa, in un luogo che non sentivamo così sicuro quando probabilemente lo era...
Quando abbiamo attraversato il confine degli Stati Uniti c'erano felicità per i bei giorni trascorsi insieme, un po' di malinconia perchè l'avventura era al termine, ma anche un senso di sollievo, per essere tornati a "casa"...

Ora smetto di scrivere, che è un'ora che vado avanti... sono stato il più sintentico possibile, ma faccio i complimenti a chi ha avuto il coraggio e la pazienza di arrivare fino a qui!

giovedì 20 dicembre 2007

Si parte!

Stamattina mi sono svegliato alle 5, ho portato Emanuele all'aereoporto... il suo itinerario di oggi comprende 3 voli: San Diego - Phoenix, Phoenix - Las vegas (cioè torna indietro di un bel po'), Las Vegas - New York... Dopo sono andato a Little Italy (dove ieri ho mangiato un panino al prosciutto crudo, ottimo) in cerca di un bar aperto per farmi 4 o 5 espressi, ma era tutto chiuso e mi sono accontentato di Starbucks... sono arrivato a casa, ho svegliato Silvia, ho fatto colazione e tra poco vado a prendere la macchina per andare in Messico: ho deciso di affittarne una per ragioni di sicurezza...

Se in questi giorni trovo un internet point (chissà se esistono) magari mi ci piazzo mezz'ora e mi faccio vivo, sennò mi tocca adesso farvi gli Auguri du Buon Natale!!!!

mercoledì 19 dicembre 2007

Pioggia, quindi niente Disneyland!

Uffa! Ma vi pare che piove? Sia qui che ad Anaheim, località a sud di LA dove sorge Disnayland... e visto che una volta sono stato a Gardaland con la pioggia e non è stato bello, abbiamo rinunciato ad andare a vedere Topolino e i suoi amici... che disdetta! E anche domani è prevista pioggia, quindi la nostra avventura nel parco divertimenti più famoso del mondo slitta di una decina di giorni, dopo il Messico...

Quanto meno ci siamo consolati con il panettone a colazione-pranzo... Lo ho comprato ieri in un ristorante italiano, in cui ho portato la mia bimba a cena... il ristorante si chiama Mamma Mia e si trova in Pacific Beach, su Balboa avenue (eccolo), il propietario è Francesco, un tipo simpaticissimo, la cuoca è Cinzia, fenomenale, che cucina di tutto e in modo superbo, e tiene anche lezioni di cucina. Ieri ho scelto: panzerotti al prosciutto e gorgonzola, gnocco fritto con prosciutto crudo (quanto mi mancava!!!), gnocchi con panna pomodoro mozzarella rucola, cannelloni ripieni ci carne e non so che altro, tiramisù, crostata alle fragole... Credetemi, questo è un Ristorante Italiano di quelli buoni (anche secondo gli standard italiani, intendo), non è un "italian restaurant" in cui ti riempiono di aglio, salsa ai formaggi e pasta scotta. Non per nulla ci sono tornato dopo una settimana che lo ho scoperto. Poi si spende anche normalmente, cioè la stessa cifra che spenderei per mangiare porcherie in qualche ristorante americano, ad esempio una bistecca agli ormoni...
Fatto sta, che Silvia a un certo punto ha detto che una cosa che le manca del Natale a casa è la colazione con il panettone... Io le ho detto di stare tranquilla, che la mattina le avrei fatto mangiare panettone: dopo 5 minuti me ne sono fatto portare uno a tavola! Sono un ingegnere dalle mille risorse!

Intanto Emanuele e Silvia sono spariti a prendere un pacco (credo un mio regalo di Natale) a casa di Marco Dotto, e io sono solo che aspetto... Emanuele si è fermato a tagliarsi i capelli, perchè ieri me li sono tagliati io, e poi siamo troppo diversi...

E domani, in teoria, si parte per il Messico, dopo aver portato mio fratello in aereoporto!

martedì 18 dicembre 2007

Emanuele resta in USA!

Penso che la notiziona si sia già diffusa, comunque ci sarà qualcuno che non ha avuto modo di accorgersene: Emauele ha deciso, 12 ore prima di partire, di annullare il biglietto per l'italia, e di restare oltreoceano per le vecanze... Il motivo fondamentale è l'impossibilità di stare 21 giorni lontano dal gemello, soprattutto la notte di Capodanno, ma anche l'opportunaità di passare 3 settimane di vacanza negli USA, nello status di studente, ovvero senza nulla da fare... Cioè, passare la vacanze casa ci avrebbe fatto molto piocere: abbracciare mamma e papà, uscire tutti i giorni con i nostri amici, mangiare il cibo italiano, rivedere posti a noi familiari... però non so quante altre volte nella nostra vita avremo la possibilità di trascorrere tutte le vacanze invernali in un altro stato, ben 3 settimane di fila per poter fare ciò che si vuole, allo stesso prezzo del biglietto di ritorno per l'Italia... Io credo che stile di vita italiano sia molto migliore che quello USA, comunque la prossima volta che capiteremo da queste parti, non saremo di certo studenti spensierati, ma persone che si ammazzano di lavoro!

Ora non so bene che faremo in questi giorni, ma, strano a dirsi, io ed Emanuele non staremo insieme tutto il tempo, almeno i primi giorni. Io me ne vado con Silvia in Messico, più o meno a caso, al caldo e al mare, per più o meno una settimana... Emauele si è aggragato a una spedizione per New York, sperando che l'aereoporto non venga bloccato dalla neve. Poi, tra una decina di giorni circa ci incontriamo qui e decidiamo cosa fare a Capodanno (forse Los Angeles) e dove andare dopo, Grand Canyon, Las Vegas il caso deciderà cos'altro...

NOn penso che il blog verrà aggiornato regolarmente, perchè alcune mete renderanno sconsgliabile portare il pc... intando domani andiamo a Disneyland, perchè tutti dicono che bisogni andarci prima di Natale!

domenica 16 dicembre 2007

Le vacanze iniziano con le aragoste messicane!

La settimana dei final è giunta al termine, il winter breack di tre settimane è appena iniziato, è il 16 dicembre (per voi che leggete il 17), ma sembra più che altro il 16 giugno, perchè, fino a quando il sole non tramonta, non indossiamo più di una polo a mezze maniche...

Ma andiamo in ordine... venerdì, dopo pranzo, io ed Emanuele siamo andati alla presentazione dei programmi realizzati per riconoscere immagini e sfondi: siamo riusciti ad esprimerci bene, e ci mencherebbe altro, dopo 3 mesi che siamo qui... Non ci eravamo preparati nessun discorso, e ci passavamo la parola in continuazione per lasciare al fratello l'onere di trovare le parole per continuare... quanto meno, siamo stati meno noiosi degli altri. La cosa divertente è che si è usato il mio pc per la presentazione, e quando lo ho acceso, tutti hanno potuto ammirare il mio sfondo proiettato sul maxischermo: una foto molto artistica di una donna mezza nuda... con suo grande rammarico, il professore mi ha dovuto chiedere di cambiare sfondo...

Dopo la presentazione sono andato a prendere la mia Silvia, che mi aspettava congelando da più di un'ora in un centro commerciale, che ho impiegato 40 inuti per raggiungere, nonostante le sole 5 miglia di distanza, perchè qua i semafori sono progettati in modo che te li becchi tutti rossi: sono ignoranti in quanto a ingegneria del traffico!
Il modo migliore per prepararmi all'esame delle 7pm era senz'altro godermi l'arrivo della mia bimba, in modo da arrivare con la mente fresca fresca a prendermi la mazzata di 5 probemi impegnativi in 3 ore, che secondo me ne richiedevano almeno 6... anche Emanuele, che si è preparato all'esame guardando 300 per la ventesima volta, lo ha trovato un po' troppo lungo...
La cosa migliore è che gli altri nostri colleghi lo abbiano trovato più difficile di quanto non lo avessimo trovato noi e qua funziona sempre così: il male degli altri è il bene mio... la morale made in USA...
Siamo in attesa dei voti!

La sera di venerdì, gli americani sembravano quasi tutti euforici, soprattutto quelli che hanno vissuto 2 mesi di reclusione: mezza serata di euforia per poi partire subito la mattina dopo, invece id godersi il finesettimana con gli amici e senza il pensiero degli esami... bah, qua funziona così, ma per fortuna un po' di gente, chi ha voglia di divertirsi, tipo Mulloy, è rimasto.

Sabato, io, Emanuele, Silvia, Andrea Tully e Mulloy siamo andati a pranzo in messico... cioè, siamo partiti all'una e mezza... abbiamo varcato il confine, e preso la autopista escenica 1, verso sud, superando Tijuana, e ci siamo fermati un poco dopo Rosarito, in un paesino chiamato Puerto Nuevo: un villaggeto sul mare con ristoranti di aragoste e negozi di souvenire, con salite e discese, con una bellissima vista dell'oceano, e in cui ogni 10 metri qualcuno cerca di spingerti nel suo ristorante. I dollari USA fanno gola ai messicani. Ci siamo fermati a mangiare in un ristorante sul mare, prendendo aragosta accompagnata da tortillas, riso, fagioli... cioè, in stile messicano, ovviamente innaffiato da birra. Ci siamo goduti il tramonto e l'escursione termica di almeno 10 gradi nel giro di mezz'ora, e poi siamo andati via. Pasto ottimo, direi, abituati poi allo scarco livello del cibo americano... Il ritorno è stato un vero road trip. Dopo aver constatato che la fila di macchine in attesa di superare il border ti Tijuana era immensa e immobile, e ci avrebbe richiesto anche 3 o 4 ore di frizione, parti, frena, sabbiamo deciso di virare ad est, verso Tecate, un altra città sul confine, a circa 50km nell'entroterra, che da il nome a una famosa marca di birra.Qui la fila al confine era molto ridotta. e, dopo aver spiegato ache eravamo studenti della UC di ritorno da un pranzo in mexico, ci siamo diretti verso San Diego, con la netta impressione di trovarci nel bel mezzo del nulla, in una strada buia e con un sacco di curve, che mi facevano sentire la mancanza della mia Mitsubishi 4x4... Alla fine, dopo 4 ore, siamo arrivati a La Jolla, alle 10 di sera, con molto anticipo rispetto alla seconda cena, visto che avevamo deciso di saltare la prima cena...

Domani Emanuele parte per l'Italia: io e lui ci siamo comportati come se non fosse vero che lui dovesse partire e io no, perchè la prospettiva di stare senza gemello per tanti giorni è una cosa che mette malinconia... infatti credo che Emanuele si farà un biglietto per tornare un po' prima, almeno per Capodanno perchè non so se sopporterebeb l'idea di non potermi stringere la mano a mezzanotte, cosa che facciamo più o meno da sempre!

giovedì 13 dicembre 2007

Domani a cena? Esame...

Domani sera io ed Emanuele abbiamo l'ultimo esame di questo trimestre, Parameter Estimation... Di sera, sì! Perchè inizia alle 7 e finisce alle 10!!! Cioè, l'esame ci occupa tutto il range utile per cenare, quindi dentro di noi saremo depressi, non vedendo l'ora di andare a cena.. Le aspettative per questo esame sono molto alte, a meno che non ci dimentichiamo tutto entro domani, che ne so, a causa di qualcuno che ci succhia il cervello...
Oggi non so nemmeno cosa studiare visto che ho fatto tutto... mi manca solo da fare la facciata di formulario che ci è consentito portare, ma che mi scoccia incredibilmente scrivere, perchè è una perdita di tempo e, come sempre, non la userò... ma non si sa mai!

Oggi il tempo è più che bello, ovvero siamo tornati in piena primavera e mezze maniche, quindi questo pomerggio andremo da qualche parte, per non sentirci troppo sfigati, come il 99% degli studenti UCSD che vivono con terrore questa settimana... in realtà, a Padova, mi pare di averlo già scritto, uscivo la sera prima di ogni esame, per scaricarmi e per poter fare l'esame al meglio, con la mente libera... vediamo se stasera mi faccio contagiare dalla sindrome da nerd che qui imperversa...

Domani mattina abbiamo anche la presentazione dei progetti di Statisticla Learning... in tale occasione siamo stati divisi in gruppi da 6, di cui 4 devono dividersi le 4 parti di un report scritto e 2 devono preparare ed esporre una presentazione su di uno specifico problema... Io ed Emanuele, per evitare di scrivere il report, ci siamo presi carico della presentazione, che è sul riconoscimento delle migliori feature di alcune immagini ai fini della classificazione ML. Siamo così divertiti dall'idea, che abbiamo invitato un po' di gente a sentire il nostro discorso, che sarà preparato 2 minuti prima di inziare...

martedì 11 dicembre 2007

E uno è andato...

Il compito di Statistical Learning di ieri è stato piacevole come un pugno nello stomaco quando sei distratto e non tieni gli addominali duri... 3 esercizi che davano 20, 35, 45 punti rispettivamente, per un totale di 100. Il primo era in arabo, forse veniva da un altro corso: in realtà no, ma non ho avuto nemmeno tempo per farlo in modo sensato. Il 2 era fattibile, ma una delle domande da 5 punti, sarà per l'inglese, ma mi era del tutto oscura... Il 3 era una cosa pertinente con le lezioni, ma 10000 volte più complicato, giusto per confondere meglio le idee. La fortuna, in compiti del genere è che la media della classe è piuttosto bassa, quindi anche se non si fa tutto giusto si può avere un voto soddisfacente, perchè le prestazioni degli studenti sono fittate con una gaussiana e non so come vengano fatti corrispondere punteggi e voti... Bisogna vedere quanto bassa sia la media della classe. Io spero che gli altri (Emanuele a parte) abbiano fatto un disastro... pura mentalità americana: vivi del male degli altri! Mi manca lo spirito "collaborativo" degli esami padovani, quando dai una "dritta" a un amico in difficoltà che potrebbe ripagarti con un'altra dritta o con uno sprizz. Non ricordo nemmeno che sapore abbia lo sprizz. E nemmeno la pizza... in realtà la pizza me la sogno di notte!

Che succede di bello oggi? è il compleanno di Carlo, uno degli italiani a San Diego, di Bologna, cui il mio blog dedica qualche riga di auguri, sperando che lui la legga e mi offra qualcosa in cambio! Stasera forse andremo a festeggiarlo in un ristorante italiano... ci entro sempre con un certo timore nei ristoranti italiani made in USA... vedremo!

Ormai questo blog diventa famoso: è stato citato sul blog di Andrea Tullj, di Teramo, che vive dall'altra parte del viale dell'International House e con cui condividiamo cibo, donne, macchine veloci, alcool, droga, armi, soldi riciclati e invettive contro il concetto di ragazzo programmato solo allo studio e poi al lavoro... il suo blog è questo. Tra parentesi, è quello che un po' somiglia a me ed emanuele.

lunedì 10 dicembre 2007

Inizia la settimana dei final!

Oggi, ovverò lunedì, c'è il primo final, tradotto come esame di fine corso, quello di Statistical Learning... In questi due mesi simao diventati esperti in metodi per risolvere problemi di decisione, stima e cassificazione, in altre parole abbiamo imparato ad insegnare ai computer... insegnare cosa? Cose tipo riconoscere tra soggetto e sfondo di un'immagine. Cazzata, direte voi... ma provate a insegnarlo a un pc!
Il voto finale sarà cumulativo del compito di domani, del primo compitino (che emanuele ha fatto meglio di me) e degli homeworks. Spero che il testo dei problemi mi sembri arabo solo per i primi 5 minuti.

Gli studenti, o almeno la maggiorparte di essi, sembrano impazziti per i final... cioè, sono in fibrillazione, e dicono troppo spesso la parola "final", tanto che non la sopporto più. Studio per i final? Quanti final hai? Sei pronto per i tuoi final? Quando sono i tuoi final? Non vedo l'ora che sia finita la settimana dei final...
Non c'è da stupirsi, però, se si considera che molti sanno parlare solo di scuola... che corsi fai? come trovi i tuoi corsi? studi molto per i tuoi corsi?...
Il probema è che molti studenti sono tipo automi addestrati allo studio e basta, e ignorano tutto ciò che esiste al di fuori del campus, o in certi casi al di fuori della biblioteca o della loro camera-bunker...! 12 ore di studio al giorno, studio pignolo fondato sulla quantità e sul concetto "devo andare meglio degli altri, così li frego tutti"... poi magari gli domandi qualsiasi cosa, e dalla risposta si vede che vivono fuori dal mondo...
Quindi, è ovvio che ora non parlino altro de final, visto che negli ultimi due mesi hanno vissuto in funzione di questa settimana.. però che palle, almeno il sabato sera potrebbero concedersi di uscire... forse non si rendono conto di essere in California...

Stasera, una delle mense offriva a soli $4.50 una colazione per invogliare allo studio, dalle 10pm alle 11pm. Muffin, donuts, uova, salsicce, cialde con sciroppo d'acero... Io ed Emanuele abbiamo evitato di uscire per approfittare dell'occasione, per essere poi delusi dalla qualità mediocre. Emanuele ha preso 10 muffin, e ha dovuto pagare $7! Altro che voglia di studiare, a me è venuto sonno, e mi sono chiesto: perchè non sono uscito stasera, solo per aspettare questa colazione? In effetti non sono programmato per studiare la sera, se non ho una cosa urgente da consegnare il giorno dopo!

venerdì 7 dicembre 2007

Vi presento il Fretless!

Finalmente! Dopo 2 mei di continue ricerche su ebay and craigslist, dopo 2 mesi di aste mollate perchè le offerte salivano troppo, dopo 2 mesi di occasioni rifiutate perchè il venditore non accetta di contrattare sul prezzo... ecco, 2 giorni fa arriva l'occasione che fa per me, su craiglist: Fender Jazz Bass Fretless nero, usato, posseduto da un cinquantenne che abita a 20 minuti da qui e che si è appena assemplato un altro Fender. Telefono, prendo appuntamento per ieri (giovedì), appena dopo la fine delle mie lezioni. Apsetto il giovedì sera, e tornando dall'ultima lezione di Parameter Estimation cado dallo skateboard, rotolando a terra a rimediando un livido sul sedere che non mi permette di stare comodamente seduto senza soffrire, rischio di cadere altre 2 volte (non so perchè, non mi era mai capitato), e armato di fratello, parto con la Saturn verso Encinitas, a nord di La Jolla... Dopo 10 minuti che lo provavo, ho deciso di comprarlo, per la modica somma di 250$, 190 euro, in Italia lo pagherei almeno 2 volte e mezza!
E ora sono entusiasta di avere un basso fretless, per seguire le orme del mio amico Jaco Pastorius!
Sto basso ha un suono eccezionale, almeno a mio avviso, nonostante sia della linea base della Fender... non posso paragonarlo al mio Victor Bailey che ho a casa, perchè sono due concetti diversissimi tra loro, ma già ieri sera ho avuto un po' di sano divertimento! Appena mi abituo a suonare col manico fretless potrò anche evitare di vergognarmi con i vicini...

Basta parlare di basso, che suppongo interessi a pochi, forse solo a Paolo...

Penso che nelle giornate di venerdì scorso, ieri e forse oggi, sarà caduta tutta la pioggia che dovrebbe cadere in un anno, nell'astremo sud della California... non sopporto la pioggia, anche se dicono sia utile. Poi la California non è progettata per la pioggia, in quanto non esistono invenzioni miracolose tipo le tettoie... da noi, se cammini di fianco agli edifici forse non ti bagni, grazie a tettoie e affini... qua, dato che in teoria non dovrebbero servire, non ci sono, e tel aprendi tutta, visto anche che mi dimentico il mio mini-ombrellino a casa...

Questi giorni sono stati di studio matto e disperatissimo, perchè c'era un po' di rioba da consegnare per ieri... credo di non aver studiato mai così tanto in vita mia, e devo evitare di ripeterlo in fururo... almeno, ciò che mi sembrava arabo un paio di giorni fa, ora è stato ben digerito. L'unica parentesi di divertimento da lunedì e ieri, è stata la serata del giovedì al West, posto in cui credo andrò la maggior parte del giovedì. Elia, sei caldamente invitato al West un giovedì sera, potresti divertirti più che al night...

E ora che si fa? Si studia!

martedì 4 dicembre 2007

Ma si può studiare a quest'ora?

Dopo ben quattro sere di seguito in cui esco, facendo spesso orari improbabili, questa sera ho deciso di restare a studiare, visto che, tanto per cambiare, domani (giovedì, perchè i prof intercedono sempre) devo consegnare due programmi, che per ora non so ancora come far funzionare...
Dato che dopo le 11 non credo di essere in grado di programmare un bel niente, e visto che gli homework per domani mi sebrano scritti in arabo, ho pensato bene di studiarmi un po' di teoria... ed è ciò che ho fatto fino ad ora, mezzanotte, ora in cui (a meno che non avessi malauguratamente dovuto alzarmi più presto) potrei alzarmi in Italia, non so se a Vicenza in via Pirandello o a Padova in galleria Storione...
A Vicenza farei colazione con la marmellata di nonna, a Padova con una ventina di biscotti del mulino bianco... qua di solito mangio un panino e della frutta per colazione, fatta in piedi, parlando con il tostapane di George, che però non ha più la funzione "toast", ché è rotta...

La colazione a casa, seduto al "mio" posto del tavolo della cucina... Cavolo, è strano pensarci... Ma è strano in modo diverso di quanto non lo fosse anche un mese fa... Ora forse è strana l'idea di fare colazione a casa, non più quella di non farla a casa... è sempre più normale alzarsi ed andare nel mio salotto con vista sull'Oceano. Chissà quando tornerò a casa, quanto ci metterò a riabituarmi... forse mezza giornata, chi può dirlo?
Sono passati quasi 3 mesi, e ne mancano 7. Sembra che manchi tanto, però 3 mesi fa sembrava mancasse tantissimo, e invece è già oggi...

Ma che pensieri mi fa fare studiare alla sera... forse è meglio uscire... voi che dite?

domenica 2 dicembre 2007

Arrivata un'altra domenica!

Mi sono alzato da poco e ho fatto tappa in lavanderia, perchè sono ben 2 settimane che non lavo nulla e mi sono finite calze e mutande... più che caricare la lavatrice, odio piegare i panni che escono dall'asciugatrice: troppo tempo sprecato! Mamma, dove sei quando devo piegare i panni?

Ieri sera mi sono annoiato un sacco, perchè, insieme ad Emanuele, altri italiani e non, sono andato a una festa privata (dicono del surf club), in una casa tra il campus e San Diego. La festa era penosa: c'era un sacco di gente molto più piccola di me, tipo 18 anni di media, la casa era minuscola, e si doveva stare per lo più in giardino, una distesa di fango. Per giunta faceva freddino, e non c'era nulla da bere, solo un barile di birra amara da fare schifo: ma tanto agli americani, per ubriacarsi va bene qualsiasi cosa... perchè il 90% delle persone va alle feste solo per ubriacarsi. Cioè, non è che uno va a una festa e poi si ubriaca perchè capita, ci va solo per ubriacarsi... questo ovviamente riguarda per lo più gli under 21, frustrati perchè sono anni che guidano (la patente si prende a 16 anni), ma non possono andare in nessun pub, discoteca o simile...
Risultato: dopo mezz'ora ce ne siamo andati via... comincerò a fidarmi di meno delle feste private,perchè spesso sono organizzate proprio male!
Molto meglio andare nei club, di cui Pacific Beach a Downtown San Diego abbondano: le serate di giovedì e venerdì lo hanno dimostrato. Giovedì siamo andati alla serata universitaria del club West, che si tiene ogni giovedì ed è piena di studenti e non over 21, e l'atmosfera e niente male, e ti permette di conoscere persone anche non ubriache marce. Venerdì siamo andati in "discoteca" in downtown, per la festa di compleanno di una che abbiamo conosciuto il giorno prima. Più che una discoteca è un pizza-club, dove fanno pizze fino alle 2 di notte (chiusura dei locali), pizze che non ho il coraggio di assaggiare! Il posto è... niente male!

Io ed Emanuele ci eravamo ripromessi di andare in giro a scoprire locali a San Diego e dintorni, e per fortuna stiamo mantenendo la parola!
Invece sono sempre più stupito da come passino i weekend buona parte degli americani e non (soprattutto gli asiatici) studenti della UCSD: studiando! Poi adesso si avvicina la settimana degli esami (gli esami sono in un unico appello, concentrati tra il 9 e il 14 dicembre), molte persone si recluderanno in casa per i prossimi 12 giorni, dopo essere stati reclusi per i 2 mesi passati, ovviamente...

Una cosa mi ha stupito: la cena organizzata ieri sera dal mio coinqulino eremita George: c'erano un po' di amici suoi, e hanno preteso di cucinare cibo italiano, che ho ben evitato di assaggiare. Spaghetti, con carne macinata e barattoli di sugo pronto all'aglio arrostito, barattoli con disegnata la nostra penisola, che assicurano all'acquirente che al loro interno c'è autentico cibo italiano! Sugo all'aglio arrosto... a cui hanno aggiunto almeno un aglio intero tagliato a cubetti e un paio di cipolle... perchè spono convinti che noi italiani carichiamo tutto con vagonate di aglio e cipolla... ho provato a spiegarli che da noi non funziona così, ma credo che abbiano pensato: ma è italiano questo? sopratutto perchè non accompagno la pasta con... pane all'aglio, 100% italiano!

Basta, i panni nella lavatrice mi chiamano: è il turno dell'asciugatrice, e poi mi metto a studiare!

giovedì 29 novembre 2007

Tante foto online on lorenzocoviello.myphotoalbum.com!

Finalmente ho messo un po' di nuove foto sul blog... però mi sono rotto del fatto che un giorno riesco ad uploadare foto, e per 10 giorni no! Quindi, con l'aiuto del mio prode consigliere Nicola, ho scelto di mettere le mie foto online su questo sito:

lorenzocoviello.myphotoalbum.com

Credo che l'idea sia interessante, così potrete vedere, oltre che leggere, la California! Intanto ho messo un po' di foto di San Francisco e dintorni (spazio-temporali), ovvero tutte le foto fatte nel nostro ultimo viaggio... in realtà potrei scegliere con più criterio, cosa che forse pià avanti farò!

Che dire? Stranamente, da quando sono tornato a San Diego, ho passato il 90% del tempo a studiare, avendo un po' di arretrati... oggi ho incontrato il prof Bhaskar Rao, che mi segue nel lavoro sulle Cognitive Networks, e domani io ed Emanuele dobbiamo consegnare 2 progetti... ma poi inierà un nuovo weekend californiano, che starà a noi rendere il meno tranquillo possibile! Forse venerdì andremo nuovamente a Tijuana, cosa forse senza senso per over 21 come noi, ma senz'altro divertente!

Voglio scrivere un po' del mio coinquilino George, cinese nato in america... è una persona abbastanza particolare (secondo i nostri standard europei, ma anche secondo gli standard americani made in USA). Studia chimica o biologia o tutte e due, non mi ricordo, ha scritto 2 libri sulla figura dell'immigrato asiatico che vive in america (mi pare di averlo già scritto), scrive per un giornalino della UC, ha una serie di bizzarri (bizarri, per Elia) amici, che di tanto in tanto passano di qua...
Quando George è in casa, passa il tempo chiuso in camera a fare non so cosa (probabilmente studia e cazzeggia al computer). Di solito, però, non si capisce mai se sia in casa o meno, perchè è estremamente silenzioso. Ogni tanto, si sente una porta che si apre e subito si chiude, il rumore di passi che si allontanano, e la porta di ingresso che sbatte... George è uscito di casa, silenziosamente, per poi silenziosamente tornare nella sua camera dopo svariate ore.
Altre volte, anzichè uscire, va in cucina e apre il congelatore, prende del cibo cinese congelato, lo cucina e va a mangiarlo in camera davanti al pc...
Cibo congelato davanti al pc.
Io, dall'alto della mia cultura culinaria italiana, non sono nessuno per criticare le abitudini alimentari di altre persone o di altre culture. Però, perdonatemi, cibo congelato ogni giorno, e per di più mangiato davanti al pc! Io, personalmente, mi astengo ben volentieri da queste abitudini, condivise da tantissime persone... Sono tre giorni che non mi faccio una pasta, e già mi sembra di fare un oltraggio a me stesso!

domenica 25 novembre 2007

Il dopo-thanksgiving

Stamattina abbiao attraversato il Bay Bridge per l'ultima volta in questi giorni, per prendere la highway 101, che da San Francisco ci avrebbe portati verso sud, fino a Santa Barbara, tappa intermedia del nostro ritorno, finalizzata anche a posare Silvia... la via del ritorno è stata ben più varia dell'andata, e abbiamo visto un altra faccia della California: un sacco di piccoli paesini da 1000 abitanti l'uno, paesini che sembrerebbero appartenere a zone povere del messico! Case piccoli e fatiscenti, di legno verniciato chissà quanto tempo fa, strade asfalatate a malapena, negozi che sembrano quasi empori del far west... e in effetti, dove siamo, se non nell'estremo far west? è davvero incredibile, siamo usciti dall'autostrada per far benzina e mangiare qualcosa, in un paesino di cui non ricordo il nome, ma solo che ha 1400 abitanti. Alle 2 era tutto chiuso, c'era un cafè che offriva solo Shepherd Pie e, con un cuoco grasso con la barba lunga e tutta la famiglia, e poi uno che arrostiva pollo piccante su un barbeque in strada: l'uscita dalla freeway portava direttamente in un altra epoca!
Imboccata di nuovo l'autostrada ci asiamo imbattuti in un isola di fast food e simili, e abbiamo scelto il salutare Subway: la cameriera che ha fatto il mio panino sembrava una contadina delle campagne desolate americane, avete presente quelli che potrebbero avere una spiga di grano in bocca, un dente in meno e l'espressione stonata? Mi faceva pensare a quello, veramente strano in un fast food che si trova ovunque... Una cosa che ricorda i film: lungo la 101 (che è più piccola delle normali autostrade)
ci sono tantissime auto della polizia appostate in punti non visibili, pronte a rincorrere chi supera i limiti... ovvero chi li supera troppo, perchè ormai è appurato che nessuno li rispetta. Limite di 65mph (miglia all'ora) significa "non andate troppo più veloce di 65mph". Sta a noi capire cosa sia il troppo...

Allora è finita l'avventura di San Francisco, ovvero la prima delle avventure di San Francisco, dopo un sabato un po' deludente... deludente perchè ho visto un decimo di ciò che avrei voluto, perchè non ero con la mia macchina ma con quella di Angela, la ragazza che ci ha ospitati... Abbiamo attraversato il Golden Gate Bridge a piedi, davvero lunghissimo se persorso a piedi! Lungo il ponte ci sono un bel po' di telefoni a disposizione di chi si sta per suicidare. Alzi la cornetta e dovrebbe rispondere uno psicologo, che ti spiega che la vita è bella e che se salti fai una cazzata... sembra ironico, ma non lo è visto che ogni settimana un paio di persone decidono di farsi un tuffo nel Golden Gate (lo stretto che collega la Bay e l'oceano)...
Comunque, bello il ponte rosso, freddino per il vento non indifferente che lo fa oscillare, stupenda la vista della San Francisco Bay: la Downtown, il Bay Bridge ed Oakland, l'isola di Alcatraz al centro. Mi sarebbe piaciuto aver visitato Alcatraz, dimora di Al "Scarface" Capone per credo 5 anni (prima del trasferimento per motivi di salute), ma i miei piani di visitatore crollano quando vengo rallentato dagli altri... e quindi siamo andati in un ristorante che mi ha fatto schifo, poi a vedere il campus della UC Berkeley, niente di che... devo iniziare a farmi gli itinerari da solo, soprattutto se ho pochi giorni per vedere un posto... fortuna che a SF ci torno, con Bubba Gump meta obbligatoria!
La sera bbaimoa cucinato cibo italiano per la famiglia che ci ospitava: io ho fatto pasta con melanzane e zucchine fritte, provolone e basilico, Stefano ha fatto scaloppine al limone... Gli americani si sono leccati i baffi, alta cucina per le loro papille non italiane... Emanuele si è mezzo ubriacato con il vino californiano... mezzo bicchiere per volta, e diventa la persona più divertente del mondo, che interrompe sempre gli altri e parla ad altissima voce, chiedendo a me le parole che non sa!

sabato 24 novembre 2007

Un saluto da San Francisco

L'abbuffata del thanksigiving non è stat poi una vera abbuffata, perchè sono abituato a vere abbuffate italiane, a base di cibo italiano! Il tacchino non era male, ma le salsine, condimenti e non so che altro americani, non sono il mio forte. A tavole eravamo 18, età media 50 anni, con il granpa di Angela che ha iniziato la cena (erano le 4 del pomeriggio) con una preghiera...
Una cosa mi ha lasciato socncertato: non si è iniziato nè con i cannelloni nè con la lasagna... boh! si saranno dimenticati!

Verso sera siamo andati a San Francisco, che alla fine è a mezz'oretta da qua, ovvero vicinissimo. Si prende l'highway 80 e al modico prezzo di 4$ (maledetti!) si attraversano i 3 km diel Bay Bridge, che collega Oakland a SF. All'andata il ponte è bello, perchè si viaggia nelle 6 corsie del piano di sopra. Arrivati, ci si perse in Downtown, prima di trovare un parcheggio. Come già ho detto, SF è una città proprio bellina, con tanti negozi, tantissima gente, e ancora più salite e discese con le rotaie dei loro tram, che mi sono limitato a fotografare (se riesco e mettere le foto li vedete).
Una specie di piazza principale è Union Square, ma non è niente di che, Roma è molto meglio!
La sera è passata in un paio di locali, in uno dei quali non ci hanno nemmeno domandato l'ID prima di entrare (ci siamo sentiti a casa).

La cosa che più mi ha colpito è la quantità di homeless (traducibile con barboni), per lo più neri, che popolano le strade della Downtown, chi a terra, chi in sedia a rotelle, chi in piedi che cammina, tutti che ceracno di ottenere io maggir numero di monete, parlando il più possibile con i passanti. Gli homeless hanno anche un giornale, che costa 1$ e che ho anche acquistato (e letto per 2 minuti) perchè il ricavato va a loro... Un homeless era a terra con un cartello "why lie? I want beer" (perchè mentire? voglio la birra"... marketing, perchè tutti gli davano i soldi!

Ieri (venerdì) siamo ovviamente tornati a San Francisco, ma solo io, Emanuele e Silvia, ché gli altri erano usciti prestissimo, e abbiamo perso ore a vedere negozi, in quanto il giorno dopo il Ringraziamento qui iniziano i saldi. Nessuno ha comprato nulla, a parte Emanuele che ha preso il regalo per la Francesca. Dopo Downtown, abbimao fatto quasi mezz'ora di macchina, per percorrere il Golden Gate Bridge, il famosissimo ponte rosso che attraversa il Golden Gate, lo stretto tra il Pacifico e la San Francisco Bay, molto più piccolo del Bay Bridge, ma decisamente più caratteristico. Attraversato il ponte, c'è l'uscita Vista Point, che porta a uno spiazzo dove c'è una bellissima vista di San Francisco, del Bay Bridge, e del Golden Gate Bridge.
Dopo siamo andati nella zona credo a nord-est di SF, dove ci sono porti e moli. Il molo più famoso è il Pier 39 8molo 39), dove ci sono locali e attrazioni più o meno famose, come l'Hard Rock, dove abbiamo preso le magliette, e il Bubba Gump Shrimp Company, ristorante ambientato nel film Forrest Gump, divertente, con un atmosfera ben migliore della qualità del cibo, che tutto sommato è accettabile. Emauele si è abbuffato di gamberetti, che lo aiuteranno a diventare sempre più enorme! Già adesso è una montagna (italiana intendo, non americana, di muscoli).
Ma che senso ha andare all'Hard Rock per le magliette e basta, e non per gradire il locale? Un giorno forse me ne farò un'idea e smetterò di comprare le magliette, limitandomi a rubare le chitarre appese ai muri!
L'idea successiva era andare in un Club sul tetto di un grattacielo, ma abbiamo dovuto raggiungere gli altri, che erano a casa, e ci aspettavano.

Ora mi alzo, cerco Emanuele "montagna di muscoli" Coviello, che si starà disperando per il programma si Statistical Learning che fa cose sbagliate, e gli do il buongiorno!

giovedì 22 novembre 2007

Tra poco abbuffata del Thanksgiving!

ieri è stata una giornata passata quasi interamente in macchine: 11 ore e mezza per arrivare a Berkeley, a 15 minuti da San Francisco. Ci abbiamo messo un sacco non solo per il traffico, incredibile solo quando si attraversa Los Angeles, ma per i quasi 900km da percorrere, ben più di un Vicenza-Scauri... dopo un anno in America, abituato alle lunghe distanza, casa di nonna mi sembrerà dietro l'angolo, e ci andrò più spesso, magari solo per una abbuffata.
Percorrere una così lunga distanza per la prima volta è abbastanza interessante, perchè si vedono nuovi paesaggi... intendo, fino a Los Angeles, il paesaggio è ben noto, essendo passato di lì un bel po' di volte. Però, superata Los Angeles, non si gira verso la costa per raggiungere Santa Barbara, ma si taglia l'interno della California, continuando sulla 5 North, in direzione Sacramento. Il primo pezzo, è pieno di montagne abbastanza strane, si sale, si scende, si curva... un territorio da Motocross Madness, per chi ricorda questo bellissimo videogioco, con cui io, Emanuele e Giacomin abbiamo perso giornate intere!
Dopo un po', la varietà del paesaggio è venuta meno, proprio quando era il mio turno di guidare, e mi è toccato andare sempre dritto per circa 4 ore, in una painura sempre ugiale a sè stessa. Solo una cosa degna di note: a un certo punto siamo stati assaliti da odore di letame, qualcosa di veramente nausenate, da voltestomaco! La causa era un allevamento di mucche gigantesco, proprio al lato della highway: credo di ver visto centinaia di migliaia di mucche, mai tante in un momento solo! Chissà a quanti hamburger daranno origine! Oggi ben pochi, perchè è il giorno dei tacchini! Penso che la funzione numero di tacchini mangiati rispetto ai giorni dell'anno, abbia un picco non indifferente il terzo giovedì di Novembre! Vengono mangiati tutti tranne uno, che viene salvato dal presidente Bush in persona, che in un allevamento di tacchini designa il fortunato che morirà di vecchiaia.

Tornando al viaggio, alle 7 di sera eravamo praticamente arrivati, ma per distrazione, anzichè proseguire per Berkeley, abbiamo svoltato verso San Francisco e ci siamo trovati "costretti" ad spendere 4$ per attraversare il Bay Bridge, chje porta dritti a SF Downtown. Di notte è davvero stupendo vedere il lunghissimo ponte avvicinarsi, pieno di lucette, e percorrerlo verso i grattaceli illuminati! La Damwntown è molto meglio di quella di San Diego, piena di gente che cammina, di negozi, ristoranti, di tipici bus su rotaia (come quelli che si vedono nei film). Non mi è dispiaciuto affatto guidare per un'ora, completamente a caso, per le strade di San Francisco, piene di salite e discese, come ci hanno insegnato i videogiochi! La prima impressione che ho avuto è stata quella di una città molto èiù europea delle altre città americane che ho visto, quindi più bella, come mi è stato anticipato da papà!

Oggi siamo andati a vedere la baia di San Francisco, portandoci anche Toby, il cane gigante di Angela, e siamo in attesa del pranzo del Thanksgiving, che qui inizioa alle 3 del pomeriggio: sto crepando di fame, e sono protno ad abbuffarmi!
Vorrei Carlo G, che, insieme a me ed Emanuele, sarebbe ottimo per dare una lezione di cibo agli americani.
Non so ancora bene cosa mangiamo, oltre al tacchino, quindi per i dettagli rimando a domani! Devo solo evitare di sentirmi male per l'eccesso di cibo, perchè ho promesso ad Elia che non avrei più mangiato tanto fino a stare male!

martedì 20 novembre 2007

Quante sorprese!

Domenica pomeriggio stavo studiando un articolo per la mia tesi, al fine di ridurlo in slide di Power Point. Nella mia mente, Emanuele era andato in macchina non so dove, a prendere il mio regalo di Natale, e visto che manca poco più di un mese, mi sembrava una cosa più che plausibile...
Quando è tornato, sono stato chiamato in salotto, dove c'erano Emanuele, Mark e Daniel (brasiliano) che facevano gli scemi con la mountain bike di Mark... dopo un minuto, richiamato al dovere dai miei impegni, ho detto "I'm sorry, I need to study..." e mi sono diretto in camera mia... a studiare!
Apro la porta della camera, e non ho creduto ai miei occhi... sul mio letto c'era seduta Silvia!!!
Questa è la migliore sorpresa che abbia mai ricevuto e, che dire?... il mio povero articolo sulle Cognitive Networks è passato in secondo piano... La mia bimba mi ha davvero stupito, e il lungo Thanksgiving Breck è iniziato con un po' di anticipo! Ongi tanto è proprio bello ricevere sorprese del genere, soprattutto se in 23 anni e mezzo non se ne sono ricevute molte... Bello! Ho ricambiato cucinando benissimo, ad esempio pasta con salmone, zucchine e menta, apprezzata anche da Emanuele!

La seconda sopresa è stata invece indirizzata da Emanuele... qualche giorno fa ho mandato al prof Zorzi (il relatore delle nostre tesi) un mail per chideregli consigli sui corsi da seguire i prosismi trimestri... Lui mi ha risposto, dopo qualche giorno, che era arrivato a San Diego e che ci saremmo potuti incontrare di persona. Non mi sarei aspettato che il prof proponesse di vederci a cena da TGI Friday's alle 18 e 30 (orario di merenda), ristorante che servecibo americano come carne, gamberi, panini, dove ero già stato due volte.
Io gli ho risposto che a me ed Emanuele sarebbe andato benissimo, ma ovviamente Emanuele non sapeva nulla... mi sono limitato a dirgli che doveva essere pronto alle 18 e 15, che avevo organizzato una sorpresa per lui. Per un po' gli ho fatto credere che fosse un'abbuffata, più di preciso una aragosta da 4 libbre, che sarebbe stat il mio regalo di Natale anticipato... Dato che Emanuele mi considera uno scemo, l'idea dell'aragosta non destava in lui il minimo sospetto.
Ma quando, ho visto arrivare il prof e ho detto "Emanuele, è arrivato Zorzi per la cena", ha apprezzato tantissimo... abbiamo parlato di California e di Università, conversando per un'ora... mi sono anche scontrato con la dura realtà: devo imparare a programmare in C!

Domani si parte per San Francisco, in un'uinica tappa.. speriamo di evitare il traffico di Los Angeles, ma ci riusciremo partedno abbastanza presto, ma forse nulla ci sarà da fare contro il traffico della SF Bay Area... più di preciso, la nostra metà è Berkeley, sede della famosissima UC Berkeley, dove saremmo ospitati da Angela, un'amica che l'anno scorso è venuta a studiare a Padova. Angela studia psicologia con Silvia a Santa Barbara, ed è contentissima di invitarci da lei non solo per la nostra simpatia-stupidità irresistibile, ma anche perchè l'anno scorso io ed Emanuele, insieme a Michele Drigo, abbiamo organizzato il Thanksigiving nelle nostra abitazione padovana con tutti gli americani e tutti gli italiani che quest'anno sono in California... ovviamente con coloro che al tempo non snobbarono il nostro invito. Ma si sono solo persi il miglior Thanksgiving che io ricordi (l'unico)...

domenica 18 novembre 2007

Tra una serata e l'altra, qua si studia...

Sono così scemo che, non so come, mentre mettevo in macchina il biglietto del parcheggio, mi sono rotto l'unghia del pollice della mano sinistra, che si è crepata fino a metà... e il dolore mi ha rovinato in parte la sarata passata con Emanuele e altri 3 italiani al West club di Pacific Beach, una discoteca niente male, dove siamo andati anche giovedì scorso (il giovedì lì fanno la serata degli universitari)... ovvero, il dj sarebbe ben migliorabile, e io sarei molto meglio, come ho dimostrato per mezz'ora nella festa di venerdì sera, in occasione del compleanno di Cindy (una ragazza francese dell'international house), tenuta nella casa di Gregoire, un francese che abita verso Pacific Beach, a metà strada tra il campus e Downtown. Si dice che questo Gregoire, dopo la festa abbia fatto un incidente in macchina e sia finito in ospedale (comunque senza troppi danni)... mi chiedo che senso avesse andare in macchina dopo le 4 di notte, quando era già a casa sua, e quando io ed Emanuele siamo andati via, era rimasta solo una ragazza francese che sarebbe rimasta da lui... forse era disperato dalle condizioni in cui era la sua casa a fine serata: un disastro totale, piena di rifiuti e con la moquette bianca che era diventata grigia e bagnata.
Almeno può essere contento di avere organizzato una bella serata, resa divertente soprattutto da noi italiani, che ci dimostriamo sempre i peggiori della situazione, urlando, scherzando e comportandoci in modo incomprensibile soprattutto ai più composti orientali... Siamo stati però così gentili da dedicare un inno italiano cantato a squarciagola al posto di "happy birthday", perchè la festeggiata, come già detto era francese, e sottolineiamo sempre, con i francesi, chi ha vinto la Coppa del Mondo...
Una sola cosa mi dispiace delle feste americane... cioè, mi spiego: tutti portano da bere. Io ed Emanuele abbiamo portato una cassa di Corona, ovvero birre buone. altre persone portano birre buone, birre decenti, vodka, gin, ruhm... gli americani invece comprano Bud Light, la birra con meno calorie, che non è birra, bensì qualcosa di difficilmente bevibile... davvero ripugnante, ma vuoi mettere? Ha meno calorie... Dobbiamo insegnarli anche come si sceglie la birra, non solo come si cucina la pasta, come si prepara la pizza, come si guidanon le macchine, come ci si gode il dolce far niente, come ci si comporta con le regazze... dobbiamo impegnarci tanto per italianizzarli, questi americani e non!
Perchè, a parte gli scherzi, una cosa che ho notato, è lo scarso interesse nei confronti della qualità delle cose in generale. L'elenco è lungo. Benzina con 87 ottani (contro i 95 della nostra): per la benzina di qualità, che potrebbe servire nelle corse automobilistiche, fanno arrivare petroliere da Ancona, fate voi... Motori da 5 litri, con pochi cavalli e tecnologie arretrate, che consumano un sacco. Pareti di cartone, costruite velocemente. Mobili di finto legno pregiato. Cucine di finto granito, che però è plastica. Prosciutto cotto che fa schifo, e di cui ho dovuto regalare 3 confezioni al mio coinquilino cinese, che non so come faccia a mangiare...

Però, devo ammettere, apprezzo le persone che sto conoscendo qui, perchè sono mediamente amichevoli, gentili, non giudicano troppo, e ridono di me ed Emanuele. Niente a vedere con Elia Grosselle, che da solo si fa un baffo di tutti quanti, dall'alto della sua stanza al piano piano della casa vicino al traliccio, sempre con la finestra aperta, per far sentire lo stereo nuovo alle ragazze che forse di sicuro potrebbero passare lì sotto. E sì, bere il succo di mela senza di lui è triste, anche se le bottiglie sono da 3.78 litri e costano come la nosta confezione da un litro... E che dire del mojito: mai più bevuto dal giorno prima di partire, giorno in cui Elia visse quell'avventura che pochi ricordano.... Quivado al bancone e dico: a beer, please! Oppure, one long island ice tea, please! Perchè quelle due goccie di angostura secondo me qua non le mettono...

Dopo un po' di righe per rendermi ridicolo, una delle cose che mi riescono meglio, mi metto a studiare, perchè fino a martedì devo essere iperattivo, per andare il più avanti possibile con la parte preliminare della mia tesi sulle Cognitive Networks, reti intelligenti che acquisiscono consapevolezza del loro stato, e attraverso processi di apprendimento, si sanno adattare all'ambiente in cui si trovano, cercando di ottimizzare le prestazioni end-to-end. Cioè, so spiegarlo meglio in ingelse, alcune parole non so nemmeno come si dicono in italiano... Spero che il prof Bhaskar Rao mi riceva martedì mattina, così la sera, dopo lezione, possiamo partire per Santa Barbara, tappa intermedia del nostro viaggio verso San Francisco, dove passeremo il Thanksgiving...

giovedì 15 novembre 2007

Piena primavera

Gente, qua siamo in piena primavera! Fa davvero caldo! Diciamo attorno ai 25°C: niente male per essere metà novembre! Durante il giorno una maglietta è anche troppo pesante, e in casa sto a petto nudo... la sera una polo o una camicia sono più che sufficienti! è finita la perturbazione della scorsa settimana, che ci opbbligava a indossare un maglioncino alla sera!

Il posto naturale dove passare una giornata giornata come questa è la spiaggia, anche se l'acuqa dell'oceano è ghiacciata... E invece devo finire un terzo di homework per oggi pomeriggio, perchè lo ho iniziato solo ieri, avendo preferito altre cose da fare durante i giorni precedenti!
Domani o sabato ci vado, e magari comincio a cercare tute impermeabili usate!

A proposito, ho trovato un locale dove passerò molte serate: il pub dove sono andato lunedì con Silvia... ci sono stato anche ieri con Emanuele, 2 bolognesi e Mulloy. Ogni serà fanno musica blues o simili, e i gruppi sono niente male. Mi piacerebbe finire a suonare lì qualche volta, anche se prima dovrei trovarmi un gruppo, togliere la ruggine dalle mie mani (ultimamente suono troppo poco) e acquistare il rispetto musicale degli americani. in ongi caso, qui il blues è apprezzato anche dai ragazzi, mentre in italia quasi tutti lo disprezzano.

Stamattina sono andato a farmi accettare da un certo prof Milstein, per il corso di Digital Communication A (il nostro Trasmissione Numerica) del winter quarter. Più precisamente mi sono fatto accettare anche per Digital Communication B, dello spring quarter. Devo invece scegliere almeno un altro corso, e sono indeciso tra uno di reti wireless e uno di circuiti per comunicazioni. Il secondo dei due è ben più impegnativo, ma mi lascerebbe spazio per un corso di musica jazz, che si sovrappone all'altro.

A proposito di musica, oggi volevo comprarmi un basso Fender Jazz Fretless made in Japan, remake del modello del 62, ovvero quello che acquistò Jaco Pastorius (lui non lo acquistò fretless, ma tolse i tasti, copri i buchi con del mastice, e poi applicò 10 strati di resina sul manico). Era troppo bello, ero disposto a investirci ben 400$, ma l'asta è finita a 650$. Maledizione!

Dovre iniziare a scrivere il simbolo $ prima della cifra, perchè qua mi dicono che si usi così. Cioè $650 e non 650$.

Inressante, no? Mentre tornavo a casa sul mio skateboard, sono stato fermato da alcuni studenti che reclutavano candidati per l'EAP (education abroad program, il mio!)... mi sono preso la borsetta omaggio e ho detto che sono un EAP student from italy... che ora si mette a studiare.

martedì 13 novembre 2007

Sopravvissuto a un altro week end!

Sono ben tre giorni che non scrivo nulla! Gravissimo! Il motivo è che Silvia è rimasta qui fino a stamattina (ieri abbiamo perso il suo treno, per la seconda volta, sarà un caso?...) e quindi ho avuto poco tempo per il blog...

Oggi ho un midterm di Statistical Learning, e inoltre devo finire un programma da consegna entro questo pomeriggio, ma non posso esimermi dal tenervi aggiornati delle mie ultime avventure!

Eravami rimasti a sabato, qualche ora prima della partenza alla volta di Tijuana in Mexico... il pullmano organizzato da alcuni ragazzi della UC era stracarico di gente, molti ragazzi avevano una ragazza in braccio e molte persone erano in piedi! Da noi non permetterebbero a un pulmann di viaggiare così carico! Dopo mezz'ora di viaggio, il pulmann ci ha scaricati al confine, che avremmo dovuto attraversare da soli. Il confine tra Stati Uniti e Messico (ovvero da Stati Uniti a Messico) è costituito da un cancello di tubi di acciaio, con porta girevole, che girando produce un sinistro rumore metallico, come per dire: da ora in poi non sei più sotto la protezione degli Stati Uniti D'America! Dopo questo cancello, c'è ne è un altro uguale, prima del quale tantissimo militari americani sono appostati con armi in pugno. Entrare in messico è semplicissimo, non mi ricordo nemmeno se ti chiedono i documenti, mi sa di sì però, in ogni caso ci vuole una frazione di secondo.

La prima cosa che si vede, in Messico, è una distesa di Taxi pronti a scarrozzare gli americani un po' ovunque: io sono salito in taxi con Emanuele, Silvia e altri 3 (quindi 6 passeggeri), e per 5$ (che valgono circa 50 pesos) siamo stati portati vicino al club dove avremmo passato la serata, visto che era quello l'unico nostro obiettivo. Entrare in una discoteca alle 10 e 30 di sera mi fa un po' di tristezza, soprattutto se sto morendo di fame, quindi insieme a mio fratello, Silvia e un certo Liam (americano di origini irlandesi, bravissimo a suonare la chitarra) siamo andati a mangiara in un ristorante italiano (solo perchè era a 10 metri da noi e perchè dicono che muoversi a Tijuana sia poco raccomandabile), il meno deludente di quelli (pochi, per fortuna) provati da 2 mesi a questa parte: abbiamo preso lasagna, e il sugo era niente male, solo la carna lasciava un po' a desiderare. Abbiamo pagato 15 dollari a testa per porzioni enormi. A noi sarà sembrato conveniente, ma sono sicuro che i messicani erano ben contenti di aver trovato dei polli da spennare.
Dopo cena siamo andati in questa discoteca, chiamata Coco Bongo, in cui puoi bere tutto quello che vuoi, anche se i cocktail fanno abbastanza schifo. C'è un bel po' di gente, come in tutte le discoteche che si rispettono, il pavimento e bagnato di cocktail rovesciati, e si balla come si usa fare in USA, solo che ci sono più facce messicane e molta gente sotto i 21.
Più frequento discoteche americane, più mi sembrano più sensate di quelle italiane: qui la gente va per divertirsi e per conoscere altre persone, nessuno se la tira (soprattutto le ragazze), e ballare o parlare con una persona non significa necessariamente provarci, ma è ritenuta una cosa del tutto normale, come è giusto che sia. Sinceramente credo che anche in Italia le ragazze vadano in discoteca per consocere ragazzi, solo che la maggior parte di esse partono prevenute e si considerano troppo altolocate per dar retta a chiunque...
La serata è stata divertente, un bel po' direi, ma alle 2 siamo dovuti andare via, per raggiungere il pulmann, che sarebbe partito alle 3 in punto. Allora abbiamo preso un'altro taxi fino al confine, e ci siamo messi nella fila per entrare negli Stati Uniti. Entrare neglu USA è una cosa ben più seria, si viene controllati uno per uno (cosa per altro giustificabile), gli ubriachi marci vengono arrestati se sotto i 21, o anche se sopra i 21, nel caso siano in condizioni pietose (un giorno al detox center fa bene anche a loro). A me il poliziotto che mi controllava i documenti ha chiesto per quale ragoine avessi intenzione di rientrare negli Stati Uniti... Gli ho detto che dopo una serata passata con i miei amici a Tijuana, stavo tornando alla UC, dove vivo e studio. Purtroppo non ero un trafficante di droga da fermare... Il viaggio di ritorno non me lo ricordo, perchè dormivo, comunque sono sicuro che il bus era ben più vuoto che all'andata, segno che molte persone erano stati lasciate a piedi...
Devo tornare in messico ma non solo per le discoteche, visto che per un over 21 non ha senso farsi tutta quella strada per avere ciòc he puoi avere anche a San Diego: mi piacerebbe, innanzitutto, mangiare vero cibo messicano, e in secondo luogo vedere qualche posto caratteristico, con caratteristici ristoranti messicani. E magari comprarmi un sombrerò, ma solo dopo aver mangiato.

La domenica mi sono alzato tardissimo e ho cucinato pasta con salmone a zucchine (quando viene Silvia, cucino sempre ottimo cibo, ché non la porterei mai in mensa...) e dopo aver studiato ben un'ora e mezza, la ho portata al Viejas Outelt, un outlet in ua riserva indiana, nello stesso posto in cui, il terzo giorno che ero qui, sono andato a perdere 10$ a black jack.
Gli outlet sono abbastanza convenienti, ben di più che quelli italiani, anche grazie al cambio favorevole. Il negozio che mi ha fatto più gola è stato Polo Ralph Lauren, in cui le polo costano dai 20 ai 50$, ovvero dai 14 ai 35€, ben meno che da noi, dove le stesse costano credo tra gli 80 e i 100€. Ho comprato due polo a righe gialle blu e bianche per 20$ l'una: una per me e una per Emanuele. Mi sarei comprato anche un giubbotto di pelle a 350$ e un paio di maglioncini, ma ho pensato che, se prorpio devo spendere soldi, preferisco investirli in un Fender Jazz Bass Fretless! E se devo comprare vestiti, non ho tutta questa fretta, e prima li compro, prima li rovino con le asciugatrici. Poi ho comprato 2 paia di Nike da basket, identiche, per me ed Emanuele, che costavano ben 50$ al paio, ma sono utilizzabili anche per altri sport a per andare in giro, anche se fanno molto americano. Il mio obiettivo principale, era fare lo stupido per far ridere Silvia, cosa che mi riesce sempre facile: mi basta, ad esempio, provare vestiti senza entrare nel camerino (solo maglie ovviamente)...
La sera ho cucinato pasta con melanzane fritte e pomodoro, ma le melanzane erano cotte non al punto giusto per colpa di Emanuele.

Più passano i giorni e più mi rendo conto che Emanuele è la persona più divertente del mondo. Anche io so essere ridicolo e divertente, ma lui è un clown eccellente. Devo sforzarmi a fare peggio di lui, fino a quando tutti ci considereranno troppo stupidi e ci eviteranno. Un punto di partenza potrebbe essere andare vestiti uguali.

Intanto, con Silvia, ho continuato la ricerca di locali dove passare le serate in Downtown, e ieri siamo capitati in un locale in cui suonano blues tutte le sere! Sono stato attratto dagli assolo di chitarra, e credoc he ci andrò un bel po' di volte con Emanuele. Una cosa che mi manca tantissimo dell'Italia è il mio gruppo blues Never Tomorrow. Ma quando torno, in un modo o nell'altro, un gruppo nuovo nascerà,a meno che Paolo non avrà trovato bassisti migliori di me. In ogni caso diremo: beh, Emanuele, abbimao pensato che due chitarre suonano male insieme, però se vuoi ci sono i legnetti...

credo che sia il caso che mi inizi ad effettuare attività inerenti alla mia istruzione... quindi premerò il pulsante "pubblica post"

sabato 10 novembre 2007

Un saluto prima di andare in Mexico!

E sì! Tra poco più di 2 ore varcheremo il confine! E andremo in Messico! Per quanto? Solo per questa sera-notte, in quanto il messico è a mezz'oretta di macchina da La Jolla, essendo SD all'estremo sud della California!

In particolare andremo a Tijuana, la prima città che si incontra, posto poco raccomandabile e sconsigliato più o meno da tutti... Penso che l'attrazione fondamentale si l'alcool: infatti è qui che gli under 21 possono andare a ubriacarsi (prestando attenzione al ritorno in USA, ricordiamo l'arresto di Trevor). Inoltre, il Messico è più economico degli USA, almeno credo, ma il risparmio no esiste, perchè dobbiamo pagarci il pulman... vabbè che mi sa che il pulman preveda free-alcool, comunque andimao in Messico tanto per andare in Messico, e vedremo la città meno caratteristica.
Tra dodici ore saprò dire se ne è valsa la pena, comunque parto fiducioso e pronto a divertirmi!


Ieri, per dimostrare a Silvia che conosco molto bene San Diego, cosa assolutamente falsa, la ho portata in discoteca , in un locale di cui nemmeno ricordo il nome, sulla Fifth avenue, in DownTown, a 2 passi dall'Hard Rock cafè.
Dato che qui in media si entra gratis nelle discoteche, quando ci hanno chiesto 10$ (6.8€) all'igresso, ci siamo quasi sentiti derubati, quando a Vicenza ci sembra normale pagara 18e per entrare al Villa Bonin, pieno solo di ragazze che se la tirano solo per principio.
Questo club era proprio da americani, si vedeva troppo chiaramente che io ero diverso tutti, grazie alla mia polo e al mio maglioncino grigio con la zip. ma dato che sono in america, è normale finire in posti da americani, che, devo ammettere, non sono niente male.
Devo imparare a muovermi in modo snodato come gli americani, soprattutto quelli di colore, ma per ora sono ancora molto imbranato...
Al ritorno, con la mia bimba mezza ubriaca perchè aveva bevuto addirittura una Corona intera, mi sono perso per le strade di SD, che in certi punti hanno salite e discese ripidissime come quelle dei videogiochi ambientati a San Francisco... fortuna solo che le strade si chiamano 10th, 11th, 12th avenues e così via (e quelle perpendicolari A street, B street...), sennò avrei girato per ore a caso e mi sarebbe finita la benzina, come già mi è capitato una volta andando a Padova in autostrada con Emanuele... ma quella volta c'era mamma pronta a salvarci! E ai poliziotti italiani che mi hanno fermato e chiesto perchè avessi finito la benzina ho potuto dire "Ma come perchè? Perchè sono un coglione!"... gli americani mi arresterebbero per espressioni scurrili...

Ma perchè sto scrivendo anzichè stare con la mia ragazza? Per l'amore dell'informazione, cosa che non può mancare in un laureato in ingegneria dell'informazione!

giovedì 8 novembre 2007

Devo pagare uno che mi trovi i titoli...

Ieri sono stato massacrato in una partita a Risiko contro Emanuele, Mark and Huy, vinta abilmente da Huy, con l'aiuto di Emanuele, il cui unico fine era massacrare me... Innanzitutto Risiko si chiama Risk, ed è sul computer, quindi una partita dura ben meno di un'ora e non 5 o 6 ore come quelle normali: peccato solo che non ci sono i simpatici carri armati di plastica colorata.
In ogni caso, il mio obiettivo era difendere l'Egitto dalle grinfie di Mark, solo per dispetto perchè lui è egiziano.
Stanotte mi sono anche sognato che giocavamo a Risiko, cosa molto stressante, perchè perdevo anche lì, e io non sopporto perdere (anche se nei giochi perdo sempre).

Nonostante la brutta delusione serale, almeno il mio stomaco era soddisfatto, greazie alla cena preparata dalla mamma di Mark (parmigiana di melanzane e parmigiana di pollo...) e portata fin da noi: un taccasana dopo un allenemento in palestra!

Mi sono appena fatto la barba, dopo una settimana, perchè oggi arriva Silvia! Quindi mi brucia la faccia: non so come, ma ultimamente mi taglio anche con il rasoio elettrico. Tutti mi chiedono se mi sia tagliato con il rasoio... Io dico "Yes, but I use an electric shaver..." Ovviamente mi chiedono come sia possibile "I don't know how it is possible, but I can do it." Allo stesso modo in cui sono in grado di ustionarmi con il tostapane, che mi ha lascito un grazioso ricordo sul braccio. E forse allo stesso modo in cui sono stato in grado di bagnarmi completamente bevendo da un bicchiere bucato per ottenere la stima di mio fratello, che non mi stava nemmeno guardando.

Dato che viene la mia bimba, mi sono anche lavato i vestiti sporchi... in lavanderia, quando l'aciugatrice ha finito il suo sporco lavoro, ho incontrato Shannon, una di quelle ragazze a cui piaccino le ragazza. Ricorda in tutto e per tutto una mia cara amica, di cui non posso fare il nome, solo che Questa Shannon dimostra un po' più di senno, ma non si capisce mai se scherzi o sia seria. Fatto sta che le ho offerto 5$ per piagarmi tutti i vestiti. Alla fine la ho aiutata, perchè mi sembrava brutto stare con le mani in mano mentre lei faticava al posto mio. Anche s enon voleva i soldi, le ho dato 2.50£, perchè mezzo lavoro lo aveva fatto e io mantengo le promesse!

...

In questi giorni, tanto per cambiare, non abbiamo molto tempo libero: ieri ho presentato il mio primo lavoro al prof Bhaskar Rao, che era soddisfatto, e con cui ho anche parlato del ruolo del dottorato in Italia e negli USA.
Alcuni dicono che il dottorato made in USA duri 5 o 6 anni, ma ciò è vero solo nel caso che il dottorando non abbia conseguito il Master (laurea Specialistica), concorrendo per il dottorato subito dopo il Bachelor (laurea quadriennale). Altrimenti il Ph. D. (Doctor of Philosophy, ovvero tutti diventano amanti sel sapere nella propria branca) dura 3 anni.
Inoltre non è vero che bisogna pagarselo, perchè l'università rimborsa le tasse, procura alloggi a buon prezzo, e mi pare di aver capito che paghi 1800$ al mese, contro gli 800€.
Poi, mi è giunta voce, parlando con altri ragazzi, che dopo aver conseguito il dottorato il primo impiego potrebbe tranquillamente garantire 100000$ all'anno, pronti a lievitare negli anni successivi. Tutto ciò, ovviamente , solo se sei bravo.
Devo aggiungere che mi è stato detto che un Assistant Professor guadagni sui 70000$ all'anno, e un professore di mezza età anche 200000$.
Comunquer per ora sono ancora convinto che lo stile di vita italiano sia insuperabilem e se il dollaro continua a scendere i 100000$ (che ora sono 68000€, ) diventeranno sempre meno allettanti. Poi in realtà non so bene quale sia il costo effettivo della vita qui, essendo solo uno studente.

Vabbè, finito questo discorso noioso, che non cancello solo perchè sennò lo avrei scritto per nulla perdendo tempo, posso concludere che il martedì sera non conviene uscire. Sono uscito con Emanuele, Andrea e Mulloy, un americano di Los Angeles che noi tre stiamo cercando di italianizzare. Per ora se dire cose tipo " Dove sono le fighe?". Così non è più come l'americano medio che chiede "Dove sono le birre?".
Fatto sta che eravamo in cerca di divertimento, ma non c'era quasi nulla in giro e le ragazze erano tutte brutte, quindi siamo tornati a casa presto.
Una cosa divertente in effetti è accaduta, sulla via del ritorno: sono stato fermato dalla polizia, come nei film!
Il motivo era che, senza un apparente motivo, ho cambiato corsia in una strada vuota con 3 corsie per senso di marcia. "Why did you change lane with no apparent reason?". "I don't know, I'm Italian." Qua fermano le macchine senza motivo, sperando di trovare autisti ubriachi, e uno che cambia corsia senza motivo in una strada vuota può essere ubriaco. In ogni caso, il poliziotto è rimasto deluso, quando mi ha chiesto se avessi bevuto (e gli ho detto di no) e si è reso conto che ero normalissimo.
Dopo essersi accertato che la mia patente italiana è una patente e non una tessera punti di un super mercato, mi ha consigliato di farmi la patente californiana (così evito pure di girare col passaporto) e mi ha chiesto se la Sicilia è un buon posto dove passare le vacanza estive. "Of course, it is the best. Expecially for the food."
Non potevo certo dirgli che il cibo migliore è quello di nonna Milvia, ché se le porto un poliziotto americano a Scauri, dopo Zana ed Elia, mi fa un colpo...

martedì 6 novembre 2007

I gemelli iniziano le tesi...

Fa un freddo che non avrei mai associato al concetto di California... oggi un po' meno in effetti, ma gli utlimi 3 giorni il tempo ha lasciato fin troppo a desiderare: nemmeno un goccia di pioggia, per fortuna, ma nuvole e basta... speriamo che ritornino i 20 gradi, mi rompe dover indossare un maglioncino leggero alla sera!

Io ed Emanuele abbiamo iniziato a lavorare per le rispettive tesi: spero che ci laureremo lo stesso giorno, ma chissà... Il relatore sarà il prof Zorzi, ma la gran parte del lavoro sarà fatta qui, collaborando con gruppi di ricerca della UCSD.
Io mi cimenterò nell'ambito delle Cognitive Networks (reti che bla bla bla...), Emanuele del MIMO (sistemi multi input multi output). Non credo che a nessuno di voi interessi di cosa si tratti, anche se in realtà è abbastanza divertente, se non altro diverso dal solito.
Per ora il nostro supervisore è il prof Bhaskar Rao, indiano, che ci insegna il corso di Stima dei Parametri, e cui dobbiamo consegnare report settimanali riguardo la fase preliminare dei nostri lavori. Poi, il prof ci invita alle discussioni del gruppo di ricerca sul MIMO, cosa utile a Emanuele, ma che di fatto è poco utile perchè mi sembra di ascoltare lezioni in arabo...
Per dedicare tempo alle tesi, abbiamo scartato il corso in cui dovevamo programmare sensori in nesC, cosa che non era per nulla divertente.
Ora, l'80% del tempo dedicato allo studio è dedicato alla tesi, che spero mi varrà 29 crediti, visto che ci metteremo mesi...

Vabbè, ora mi trovo che devo uscire per andare in un ufficio, ma sto scrivendo su msn con Giacomin, una palestra di vita che mi ha insegnato il concetto di girare armati di vanga per spalare qua e là... penso che lo inviterò per il Ringraziamento, in cui mangeremo un cinghiale ripieno di trippa, condiviso anche con Emanuele.

Ormai siamo divenatati assidui frequentatori della palestra, non come ai vechci tempi iun cui ci allenavamo per 2 ore al giorno, 5 giorni a settimana, ma ci faccimao valere: la palestra, come ho già detto è gratis, a 2 minuti de dove abitiamo, ed enorme. Poi c'è un sacco di gente giovane, cosa che la rende più interessante...
Ci sono una sacco di ragazzi pompatissimi (le ragazze per fortuna non sono pompatissime) tanto da fare schifo, che mirano solo a diventare più grossi, e mi sento troppo magro in confronto a loro... non per nulla ho aggiunto un pasto prima di andare a dormire, al fine di ingrassare! Il mio primo obiettivo è diventare grosso come Emanuele, il mio esempio di bellezza. Ieri era sudato da fare schifo, e la cosa mi divertiva alquanto!
L'americano medio va in palestra vestito così: scarpe Nike da basket molto alte alla caviglia, oppure Converse, pantaloni da basket larghissimi, canottiera a bretelle, possibilmente ocsì smanicata da lasciare scoperti tutti i fianchi. Meglio le magliette della AS Roma, che io ed Emanuele sfiggiamo ogni volte che non sono nella montagna dei panni sporchi!

A proposito di panni sporchi: non avrei mai creduto di diventare capace a usare lavatrici e asciugatrici, solo per una questione di prioncipio intendo... però ormai è una cosa normale, tanto che mi sono anche lavato le coperte, dopo un mese e mezzo che erano sporche tra l'altro anche della cenere degli incendi...
Mamma, ma dove sei anzichè stare qui a cucinare a lavarmi i panni?

sabato 3 novembre 2007

Siamo nel mezzo del weedend

Quante cose accumulate da raccontare...

Andiamo in ordine cronologico, a partire da giovedì pomeriggio... alle 3 e 30 è iniziato il midterm di statistical learnig: 1 ora e 20 a scrivere velocissimi, senza il permesso di distrarsi, perchè non si ha tempo per distrarsi. inoltre, bisogna fare tutto direttamente in bella copia, perchè non c'è tempo, su dei simpatici fascicoli blu che si acquistano nel bookstore.Qua copiare è vietato, perchèC gli studenti si odiano tra di loro, e vedono tutto come una competizione per dimostrarsi i migliori: in Italia non funziona così, si diventa amici e si "collabora". Qui invece, se gli altri vanno male, hanno un GPA (grade point average, ovvero media dei voti) più bassa di te e quindi tu hai la precedenze in bandi e cose simili. Di conseguenza, se un collega si accorge che collabori con il vicino di banco, può esserne tranquillamente scocciato e dirlo al prof, che deve dare 0.

Il pasta-party di Emanuele fatto, a casa di un'altro tipo, è stato divertente, anche se la pasta faceva schifo, in quanto stracotta: cucinare 3 kg di spaghetti in una pentola in cui ce ne sta uno a malapena, è troppo... comunque nessuno capiva niente di cibo, e più o meno tutti erano entusiasti. Soprattutto Mark, che mi ha detto che quella è stata la migliore pasta fatta da me o Emanuele, perchè lui ama la pasta "non al dente" (usano il termine "al dente"), ovvero ama la pasta il più molla possibile! Devo ancora insegnarli tanto sull'alimentazione italiana!
a un certto punto della serata, è arrivato uno della vigilanza, per controllare la presenza (ovvia) di under 21 e per disperdere la gente...

Venerdì mi sono fatto male alla caviglia sinistra (la stessa che mi sono distrutto 2 anni fa giocando a tennis e un anno fa giocando a beach volley), dopo 3 ore che giocavo a basket con Mark, Emanuele, e amici di Mark, dai nomi strani quali Yosh, Sarang, Mihir... era da 4 anni che io ed Emanuele non giocavamo a basket, ma grazie alla nostra altezza superiore alla media, ci siamo guadagnati io rispetto sul campo.
Emanuele mi ha rotto un unghia del piede, pestandomela più volte: mi toccherà farmi presto della disgustosa autochirurgia! Emanuele ha anche quasi rotto la testa a Sarang (origine Iran+India): lui era seduto a bordo campo, durante una pausa, ed Emanuele ha fatto un tiro da centro campo, centrando il povero malcapitato anzichè in canestro...

Ieri sera si è verificato un evento straordinario: per la prima volta, dopo 23 anni, io ed Emanuele siamo andati al ristorante da soli! in un posto che si chiama TGI Friday's che fa cibo più o meno americano, cioè bistecche ed altro. Non male, ed Emanuele era convinto che la cameriera fosse innamorata di noi, ma credo che fosse attratta più che altro dalla attesa mancia!
Poi siamo andati alla festa di non so chi, in una casa in Downtown, con i bolognesi (Andrea, e altri denominati Eugenio, Carlo, Marco, David) e altri della I-House. Alla fine si è rivelata una "festa" passabile, ma all'inizio sembrava noiosa, tanto che ho coniato l'espressione "it sucks at the right point", ovvero "fa schifo al punto giusto".

Oggi, per ora non ho fatto niente di che, a parte leggere un articolo lunghissimo sul Cognitive Radio. Ma ini fin dei conti sono le 8, e non è ancora propriamente sabato sera... Ho fame, da circa 2 ore, ed Emanuele accorre in mio soccorso, cucinando.
Forse mi compro uno stereo. Uno potente, paragonabile a una Ferrari pargeggiata nel garage e usata solo per fare avanti e indietro nel vialetto di casa. Però se devi fare una gara, sai che ce la hai... solo poche persone capiranno l'ultima frase apparentemente insensata...

giovedì 1 novembre 2007

Work in progress

Non mi sono dimenticato del blog... tra poco quest post sarà riempito!

Infatti ora lo riempio, anche se tra 4 ore e mezza ho un midterm di Statistical Learning, corso direi divertente con prof Nuno Vasconcelos, portoghese! Forse ho studiato troppo, ma nel dubbio è meglio esagerare, visto anche il tempo che ci ha regalato il fire break...

Ho delle importanti nuove notizie, ma aspetto per darle, perchè non ho tempo in questo momento...

By the way, ieri era il giorno di Halloween vero a proprio... l'unica cosa che mi ha stupito, dopo essermi abituato alle femmine mezze nude di Santa Barbara, è stata la buona percentuale di studenti che andavano a lezione mascherati: non dico con un cappello, con i baffi finti, con i capelli colorati o con un uniforme militare... intendo mascherati nel vero senso della parola! Da elefanti, orsetti, mostri di ogni tipo... non so se i nostri prof lo accetterebbero! Come sono diverse le nostre culture...
In ogni caso l'Halloween di SD è abbastanza normale, sarà che non c'è un vero e proprio quartiere degli studenti, come a SB. Poichè l'unica attrazione serale nel campus era mascherarsi e andare in giro a dire "dolcetto o scherzetto?", Io ed Emanuele abbimao deciso di andare, con Mark, un certo Scott e gli amici di questo certo Scott, a Pacific Beach, in una festa a caso in un club (discoteca) a caso. Sarà un caso, ma siamo capitati per la terza volta neòl Tremors Club, perchè era il più vicino alla nostra macchina, e nessuno aveva voglia di camminare 10 minuti per poi farsi 20 minuti di attesa fuori al locale per entrare!
Il tasso di arrivo di clienti in coda è abbastanza elevato (direi che i tempi di interarrivo potrebbero essere descritti da variabili aleatorie di Poisson di media 3 secondi) e il tempo di servizio è piuttosto elevato (controllo ID o passaporti, Poisson di media 5 secondi per gi americani, 15 secondi per gli stranieri che costituiscono il 10% della gente), , in una coda con unico servente in cui i clienti non vengono mai droppati (a meno che non si stufino di attendere). Il fattore di carico è superiore all'unità, e non ci può essere equilibrio finchè la gente non smette di arrivare.
Fatto sta che abbiamo aspettato 20 minuti, ammirando le gente mascherata che passava: ripeto, non come a SB, ma anche qui le ragazze fanno a gara per essere appariscenti!

La discoteca era come sempre, con la differenza che tutti erano in maschera, e c'è stata una gara per eleggere il miglior costume. primo posto per Ace Ventura, seconodo posto per l'ispettore Gadget, terzo posto per un razazzo vestito da pattinatrice artistica.
Mi sono divertito, ma siamo tornati a casa presto, per via del midterm di oggi, perchè siamo studenti fin troppo seri...

Emanuele stasera sarà il cuoco di quello che qua chiamano "pasta party". Qua chiamano party più o meno tutto... se offri caramelle a casa tua puoi dire "candy party", anche se non ci si diverte... Anche in italia in ogni caso abbiamo un sacco di feste non divertenti.
Party o non party, Emanuele cucinerà pasta per una ventina di persone. Io spero di riuscire ad evitare di aiutare...

lunedì 29 ottobre 2007

Fire Break at the end...

Il "Fire Break", appellativo divertente con cui potremo nominare la settimana di vacanza "forzata" causata dai numerosi incendi che ormai sono solo un ricordo, è giunto alla sua fine... L'università ha riaperto, e mi rendo conto di avere l'acqua alla gola, perchè il tanto tempo a disposizione mi portava a pensare "Ma sì! Tanto ho ancora n giorni" con n che diminuiva minaccioso... ora n vale 3 e devo prepararmi a una prova intermedia (che qui chiamno midterm) e programmare i sensori, che, se non altro, hanno avuto la gioia di visitare la Orange County e Santa Barbara, comodi nelle loro bustine di pluribolle rosa... Dopo questo post, è il loro momento!

Ieri siamo andati a una festa (cena) a casa di Angela (che ci ospiterà a San Francisco per il Thanksgiving), e quando ho visto Silvia pronta per uscire sono morto dal ridere!
Era vestita da Emanuele: pantaloni corti a righe di Emanuele, polo gialla di Emanuele, scarpe che ricordano quelle di Emanuele (mi sa che sono della stessa marca), e borsellino di Emanuele... Emanuele era vestito uguale, ma di colore diverso! Fenomenali!
Io invece avevo solo il cappello, perchè mi sono dimeticato di dire che sabato sera, dopo appena 2 minuti, un poliziotto mi ha sequestrato l'arma giocattolo... il motivo è che l'anno scorso girava voce che qualcuno avesse armi vere e quindi bisogna sequestrare le armi giocattolo... se io avessi avuto un arma vera, la avrei nascosta, mica sono deficiente. i deficienti sono loro, che sequestrano le armi giocattolo e consentono ai pregiudicati di avere armi in casa.

A un certo punto della serata ho coronato il sogno di ogn uomo. essere almeno pe run po' un cubo di Rubik... uno mi ha prestato per 5 minuti il suo costume: è stata una cubica soddisfazione!
Poi non riuscivo a togliermelo, per le mie dimensioni, e lo ho quasi rotto!

Una cosa che ho dimenticato di dire è che, durante le serate di Halloween c'è il recinto dei destinati al Detox Center o alla prigione... infatti, in un luogo dove camminare ubriachi per strada è reato, dove la polizia è maledettamente cattiva e cerca soddisfazioni arrestando la gente, e dove le persone bevono tranquillamente fino a diventare aggressive, è immancabile che un bel po' di ragazzi e ragazze finiscano ammanettati... questi sfortunati vengono bloccati con molta poca gentilezza dalla polizia (ma di solito da sceriffi, tipo polizia regionale) e lasciati a congelare seduti a terra per diverse ore e pentirsi di aver bevuto. Sembra un po' esagerato, vero?

Mi sa che mi compro un basso fretless, ché sto ascoltando Procession degli Wheather Report con Jaco al basso (se non sapete chi è, chiedete subito a google)... qua il fender fretless costa 3 volte meno che in Italia... mi sa che ho già scritto qualcosa in merito... forse anche che, benchè gli strumenti costino poco, nessuno suona, perchè tutti vanno solo in palestra a pomparsi e non hanno tempo per la musica!

domenica 28 ottobre 2007

E Halloween continua...

Per la seconda sera di Halloween, io ed Emanuele abbiamo deciso di essere due mafiosi! Ebbene sì, il nostro costume consisteva di cappello gessato, blu per me, bianco per Emanuele, e di mitragliatrice giocattolo! Quindi un costume super economico, ma divertente, visto anche il nostro accento super italiano!

Il sabato sera è come il venerdì, solo con un po' di gente in più: i costumi sono gli stessi, le feste nelle case le stesse... in ogni caso, sebbene mi senta estraneo alla festa di Halloween, il tutto è divertente, in modo ovviamente direttamente proporzionale all'alcool o alle belle ragazze con cui ti accompagni! A me bastava la mia progioniera (che stavolta, sotto al costume indossava diversi strati, per non congelare), ma un sacco di ragazze, passando, non potevano trattenersi dal toccarmi il culo: sono proprio diverse dalle loro simili italinae!!
Il migliore della serata, è stato il nostro amico Marco B, completamente ubriaco, che andava in giro con ua sedia appesa al collo, girandosi in continuazione e colpendo la gente... Trevor, quello che ho salvato dalla priogione una settimana fa, aveva un pantaloncino minuscolo, ed era nudo per il resto, mostrandosi i muscoli pompati con le sua 4 sedute settimanali di pesi e crepando di freddo...
Per ben 3 volte mi è capitato di entrare in feste che sono finite dopo 30 secondi... boh!

Una cosa: Halloween mi fa pensare alla mia maestra di inglese Mary Jewel, che ci ha purtroppo abbandonati qualche anno fa... è lei che mi ha insegnato il 90% dell'inglese che so, ed è grazie a lei che so parlare inglese decisamente meglio dell'italiano medio! Mi ricordo le canzoncine e i racconti di Halloween, che già al tempo mi sembrava una festa stranissima!

Adesso dovrei mettermi a studiare, perchè i sensori non si programmano da soli (cosa che ho scientificamente dimostrato in questa settimana) e giovedì devono essere pronti e funzionanti...

A proposito, la storia che non potevo dire è la seguenta: a Laguna Hills ci simao tagliati i capelli, come si può evincere dalle poche foto che potete vedere... Il fatto divertente è che iol barbiere è sì della provincia di Caserta, ma di un paese che non è troppo lontano da Scauri. Un tal Giuseppe che 4a anni fa ha preso un transatlantico ed è diventato Joe, residente nel New Jersey... dopo anni si è trasferito nella contea delle arance. Emauele ed Andrea sono stati serviti da lui, che li ha fatto dei tagli d'altri tempi, pettinati con il gel... il classico barbiere che sa fare solo un taglio e che dice "Io queste cose moderne non le so fare"... L'accento era fantastico, una perfetta parlata della zona a cavallo tra Lazio e Campania! In compenso, il taglio è stato gratis, ma non per me, che sono capitato a un barbiere più giovane, che mi ha fatto un taglio non del tutto soddisfacente!
Il negozio era davvero stranissimo, anche questo di altri tempi, almeno di 30 anni fa, e 'erano anche riviste di play boy da leggere durante l'attesa!
Sento quindi la mancanza del mio parrucchiere Vanni di AR Team Action (che per la pubblicità mi deve un taglio gratis quando torno, e prego mamma di andargli a mostrare questo post), che è mille volte meglio, e decisamente al passo con i tempi. Non avrei dovuto tradirlo, e farmi crescere i capelli fino al mio ritorno in Italia, per farmi quindi l'acconciatura da Super Saiyan!


Ma non dovevo mettermi a studiare? capita sempre così, quando per studiare ti serve il pc... lo accendo, e mi assorbe completemente, tra blog, internet ed msn (non sono ancora contagiato da facebook, il fast food dei rapporti umani, che per gli americani frettolosi è l'ideale)...

sabato 27 ottobre 2007

Straniero ad Halloween

la cosa principale dell'Halloween di Santa Barbara è la quantità enorme di gente che riempie le strade. In realtà non tutte le strade, ma solo il Camino Del Playa, la via con case (non troppo belle) sul mare di Isla Vista, il quartiere residenziale della UCSB... Ci sono davvero migliaia e migliaia di perosne, che arrivano qui da ogni parte della California, per passare quello che viene descritto come il più divertente Halloween della zona: non posso confermare, essendo queto il primo Halloween della mia vita. Tutti sono mascherati, a parte me ed Emanuele, che ci siamo dimenticati di comprare dei costumi! Forse oggi recuperiamo, ma non ci scommetterei... Silvia era vestita da carcerata, Caterina da poliziotta, Stefano da Super Mario. Il vicino Steven si è fatto un a specie di armatura con un centinaio di lattine di birra vuote: mi ha detto che ha impiegato ben 4 giorni a svuotarle, con l'aiuto dei suoi coinquilini..

I costumi dei ragazzi sono spesso divertenti. Ad esempio, c'era un gruppo di ragazzi vestiti come i personaggi di Super Mario Kart: per me è stato divertentissimo, perchè è il mio videogioco preferito! Un sacco di Mario, Luigi, Wario, Yoshi, sparsi qua e là... L' esercito dei 300 Spartani, che però erano solo 10, un sacco di carcerati, un fenomenale cubo di Rudik, oltre che un uovo diavolo (uovo sono con corna, coda ecc...), una banana, una zucca e veramente tante altri idee divertenti!
I costumi delle ragazze carine invece sono finalizzati al mostrare tutto il mostrabile: culi e tette sono ben visibili, sotto costumini minuscoli da poliziotte, infermiere, scolarette... come ho già detto, una via di mezzo tra Carnevale e l'inizio di un film pornografico! In ogni caso, di belle ragazze ce ne sono, e non poche! Venire per credere...

Non stupirà sapere che l'elemento portante della festa è sempre lui: l'alcool! Il divertimento qui diventa tale solo se ci sono fiumi di birra (non so perchè bevono Bud Light o Corona Light, che hanno meno calorie, ma fanno schifo). Ovviamente si può bere solo all'interno delle case, in cui si può entrare anche senza conoscere nessuno, semplicemente aprendo una porta., e dalle quali bisognerebbe tenersi alla larga se sotto i 21 anni: questo è ciò che dicono i cartelli, ma tutti se ne fregano, come è giusto che sia...
Il 50% delle persone sono ubriache fino a non capire nulla, e puzzano da fare schifo... per controllarle, sono stati spiegati (mi dicono) 300 polizioti, molti dei quali a cavallo. Se si perde il controllo, si rischia sempre di farsi una notte in carcere!

Allora la nostra serata è trascorsa tra casa di Angela (una ragazza che l'anno scorso ha studiato a Padova), la casa di non so chi, il Camino Del Playa, gironzolando qua e là...
E quindo ho visto cosa è Halloween, nella prima sera di una settimana di sere credo tutte uguali: festeggiamenti finalizzati ad accedere il più possibile!
Mi ci sono trovato in mezzo, insieme a mio fratello, alla mia ragazza, ai miei amici italiani e americani... Sono stato parte di questa festa, ho bevuto (ma non troppo), ho ballato, ho parlato con gente a caso, ho guardato i costumi, ho fatto quello che facevano gli altri... Ma, sinceramente, mi sono sentito un estraneo...

venerdì 26 ottobre 2007

Pronti alla festa che non riconosco...

Ho sempre detto che non riconosco Halloween, in quanto festa pagana... ma ora mi ci troverò in mezzo! Ne diventerò parte, e cercherò di uscirne indenne!
Già oggi, la maggior parte delle persone, sia nel residence di Silvia e Caterina, sia per strada, erano mascherate... le femmine tutte mezze nude! Lo sapevo, ma non credevo fino a questo punto... farò molte foto delle ragazze seminude, creando così un cd per Elia, e un doppio dvd per Paniz! Hanno vestiti da cameriere sexy, infermiere sexy, di tutto, ma in versione troietta! E sono tutte ubriache, ma non ubriache che ridono, ubriache con il cervello che ha preso la tangente, e che puzzano di alcool! Una ha addirittura attaccato bottone con Silvia, e parlava con la bocca a 5 cm dalla sua!

Intanto, il vicino Steven ha fatto una delle sue cazzate... La prima di cui sono entrato a conoscenza è stato un salto dalla finestra: taglio sulla testa lungo 5 cm e largo 2mm, con un bel po' di punti e tanto orgoglio (lo mostrava come un trofeo). La seconda un semplice pungo, però su una finestra di vetro, che ha rotto e che gli ha regalato 24 punti. Oggi si è limitato a bere 2 Corona in 3 secondi da un imbuto, mentre lo filmavo: è un eroe tutto sommato, e vive in un deposito di lattine di birra! Comunque è simpatico, in quanto genera riso...

La cosa che ieri non potevo dire è... aspettiamo, perchè Emanuele e Silvia Tibaldo oggi non sono andati di webcam!...

Ma non cambiamo discorso: a me, Emanuele e Andrea servono veri costumi per domani!
Ma io non so proprio cosa scegliere! Magari sarò un zucca! O un suonatore di teremin... O che ne so, un predicatore pazzo che urla versi della'Apocalisse... da garzone di Pasqualin... magari un anthurium... una ciambella di Hot Spot Cornetteria... un assolo di chitarra e voce di George Benson... un bicchiere di Mojito con 2 gocce di angostura... una formica stupida che cerca di far passare una mollica di pane in un buco troppo piccolo... una coppia di Q, non la mano migliore, ma comunque una buona mano... qualcosa magari di preciso conciso è non so cosa reciso... giusto perchè il mio obiettivo non è far ridere Elia, potrei anche vestirmi da Sisolo o magari da giocatore di pallacanestro che dopo i 13 anni non riesce più a migliorare...

Boh, domani si vedrà...

giovedì 25 ottobre 2007

Disney è una città?

Stasera Mark ci ha portato a Downtown Disney, verso LA, a mezz'ora da Laguna Hills... Disney è il paese dove c'è Disneyland, che all'ora in cui siamo arrivati è chiusa, perchè qui chiude tutto relativamente presto... comunque la meta non era il parco divertimenti, ma la caratteristica Downtown, che è una via di mezzo tra gli UNiversal Studios e un centro commerciale... tutto è molto molto ben curato, tutto sembra un gioco! Noi ci siamo incontrati con delle ragazze della I-House, tra cui la nostra amica Jennifer, e Summer, che abita qui vicino e che ha perso tutti gli alberi da frutto a causa dell'incendio, vedendosela molto brutta per la casa!

Abbiamo cenato nella foresta pluviale: un risotrante chiamato Rainforest (che ricorda l'amico Forest). Ci sono rami e foglie (rigorosamente finti) sul soffitto, acquari enormi dappertutto con pesci simili a Dory (l'amica scema di Nemo), arredamento di legno molto caratteristico, e cibo made in USA... per me ed Emanuele bistecca, costolette, gamberi panati e patatine fritte! Quella di fianco a me era una Australiana che ha mangiato una piccola zuppa... le ho offerto un gamberetto, poveretta!
C'era anche una della I-House che si è offesa con me perchè non mi ricordavo di averla conosciuta... ma come posso ricordarmi tutti quelli che conosco? è troppo difficile! Cmq con lei non farò altre brutte figure...

A proposito di brutte figure, ho mostrato a tutti un video in cui precipito dalle scale a casa di Mark, ovviamente di proposito...

Dopo cena ci siamo fatti un giro a Disney, ma non c'era molto movimento, perchè p mercoledì sera credo... C'era anche un negozio Lego enorme... Emanuele si è fatto una foto su un mattoncino enorme... io invece non ho potuto perchè sono stato sgridato dal rental-cop (modo scherzoso di chiamare le guardie private, ovvero poliziotti in affitto).

Domani andiamo a Santa Barbara dalla mia Silvia, e ci portiamo pure Andrea... vedremo cosa è il famoso Halloween pazzo di SB! Dicono che le ragazze siano quasi nude... dicono che ci sia molta birra, ma quella c'è sempre... sono anzioso di vedere se mi piace questa festa, made in USA come il cibo di stasera! devo solo pensare a un costume divertente, magari da Emanuele Coviello... ed Emanule, ovviamente, potrebbe scegliere il costume da Coviello Lorenzo... semplicemente, mi tolgo gli occhiali e gli do a lui, non dovremo nemmeno fare attenzione ai nomi delle nostre ragazze, visto che siamo previdenti!

Dato che Emanuele vuole fare la sorpresa alla sua Silvia, mi devo trattenere fino a domani dal raccontare una storia interessante...
Chissà cosa sarà?
Chi indovina (Andrea a parte) vince il permesso di venirci a trovare e proprie spese...