giovedì 29 novembre 2007

Tante foto online on lorenzocoviello.myphotoalbum.com!

Finalmente ho messo un po' di nuove foto sul blog... però mi sono rotto del fatto che un giorno riesco ad uploadare foto, e per 10 giorni no! Quindi, con l'aiuto del mio prode consigliere Nicola, ho scelto di mettere le mie foto online su questo sito:

lorenzocoviello.myphotoalbum.com

Credo che l'idea sia interessante, così potrete vedere, oltre che leggere, la California! Intanto ho messo un po' di foto di San Francisco e dintorni (spazio-temporali), ovvero tutte le foto fatte nel nostro ultimo viaggio... in realtà potrei scegliere con più criterio, cosa che forse pià avanti farò!

Che dire? Stranamente, da quando sono tornato a San Diego, ho passato il 90% del tempo a studiare, avendo un po' di arretrati... oggi ho incontrato il prof Bhaskar Rao, che mi segue nel lavoro sulle Cognitive Networks, e domani io ed Emanuele dobbiamo consegnare 2 progetti... ma poi inierà un nuovo weekend californiano, che starà a noi rendere il meno tranquillo possibile! Forse venerdì andremo nuovamente a Tijuana, cosa forse senza senso per over 21 come noi, ma senz'altro divertente!

Voglio scrivere un po' del mio coinquilino George, cinese nato in america... è una persona abbastanza particolare (secondo i nostri standard europei, ma anche secondo gli standard americani made in USA). Studia chimica o biologia o tutte e due, non mi ricordo, ha scritto 2 libri sulla figura dell'immigrato asiatico che vive in america (mi pare di averlo già scritto), scrive per un giornalino della UC, ha una serie di bizzarri (bizarri, per Elia) amici, che di tanto in tanto passano di qua...
Quando George è in casa, passa il tempo chiuso in camera a fare non so cosa (probabilmente studia e cazzeggia al computer). Di solito, però, non si capisce mai se sia in casa o meno, perchè è estremamente silenzioso. Ogni tanto, si sente una porta che si apre e subito si chiude, il rumore di passi che si allontanano, e la porta di ingresso che sbatte... George è uscito di casa, silenziosamente, per poi silenziosamente tornare nella sua camera dopo svariate ore.
Altre volte, anzichè uscire, va in cucina e apre il congelatore, prende del cibo cinese congelato, lo cucina e va a mangiarlo in camera davanti al pc...
Cibo congelato davanti al pc.
Io, dall'alto della mia cultura culinaria italiana, non sono nessuno per criticare le abitudini alimentari di altre persone o di altre culture. Però, perdonatemi, cibo congelato ogni giorno, e per di più mangiato davanti al pc! Io, personalmente, mi astengo ben volentieri da queste abitudini, condivise da tantissime persone... Sono tre giorni che non mi faccio una pasta, e già mi sembra di fare un oltraggio a me stesso!

domenica 25 novembre 2007

Il dopo-thanksgiving

Stamattina abbiao attraversato il Bay Bridge per l'ultima volta in questi giorni, per prendere la highway 101, che da San Francisco ci avrebbe portati verso sud, fino a Santa Barbara, tappa intermedia del nostro ritorno, finalizzata anche a posare Silvia... la via del ritorno è stata ben più varia dell'andata, e abbiamo visto un altra faccia della California: un sacco di piccoli paesini da 1000 abitanti l'uno, paesini che sembrerebbero appartenere a zone povere del messico! Case piccoli e fatiscenti, di legno verniciato chissà quanto tempo fa, strade asfalatate a malapena, negozi che sembrano quasi empori del far west... e in effetti, dove siamo, se non nell'estremo far west? è davvero incredibile, siamo usciti dall'autostrada per far benzina e mangiare qualcosa, in un paesino di cui non ricordo il nome, ma solo che ha 1400 abitanti. Alle 2 era tutto chiuso, c'era un cafè che offriva solo Shepherd Pie e, con un cuoco grasso con la barba lunga e tutta la famiglia, e poi uno che arrostiva pollo piccante su un barbeque in strada: l'uscita dalla freeway portava direttamente in un altra epoca!
Imboccata di nuovo l'autostrada ci asiamo imbattuti in un isola di fast food e simili, e abbiamo scelto il salutare Subway: la cameriera che ha fatto il mio panino sembrava una contadina delle campagne desolate americane, avete presente quelli che potrebbero avere una spiga di grano in bocca, un dente in meno e l'espressione stonata? Mi faceva pensare a quello, veramente strano in un fast food che si trova ovunque... Una cosa che ricorda i film: lungo la 101 (che è più piccola delle normali autostrade)
ci sono tantissime auto della polizia appostate in punti non visibili, pronte a rincorrere chi supera i limiti... ovvero chi li supera troppo, perchè ormai è appurato che nessuno li rispetta. Limite di 65mph (miglia all'ora) significa "non andate troppo più veloce di 65mph". Sta a noi capire cosa sia il troppo...

Allora è finita l'avventura di San Francisco, ovvero la prima delle avventure di San Francisco, dopo un sabato un po' deludente... deludente perchè ho visto un decimo di ciò che avrei voluto, perchè non ero con la mia macchina ma con quella di Angela, la ragazza che ci ha ospitati... Abbiamo attraversato il Golden Gate Bridge a piedi, davvero lunghissimo se persorso a piedi! Lungo il ponte ci sono un bel po' di telefoni a disposizione di chi si sta per suicidare. Alzi la cornetta e dovrebbe rispondere uno psicologo, che ti spiega che la vita è bella e che se salti fai una cazzata... sembra ironico, ma non lo è visto che ogni settimana un paio di persone decidono di farsi un tuffo nel Golden Gate (lo stretto che collega la Bay e l'oceano)...
Comunque, bello il ponte rosso, freddino per il vento non indifferente che lo fa oscillare, stupenda la vista della San Francisco Bay: la Downtown, il Bay Bridge ed Oakland, l'isola di Alcatraz al centro. Mi sarebbe piaciuto aver visitato Alcatraz, dimora di Al "Scarface" Capone per credo 5 anni (prima del trasferimento per motivi di salute), ma i miei piani di visitatore crollano quando vengo rallentato dagli altri... e quindi siamo andati in un ristorante che mi ha fatto schifo, poi a vedere il campus della UC Berkeley, niente di che... devo iniziare a farmi gli itinerari da solo, soprattutto se ho pochi giorni per vedere un posto... fortuna che a SF ci torno, con Bubba Gump meta obbligatoria!
La sera bbaimoa cucinato cibo italiano per la famiglia che ci ospitava: io ho fatto pasta con melanzane e zucchine fritte, provolone e basilico, Stefano ha fatto scaloppine al limone... Gli americani si sono leccati i baffi, alta cucina per le loro papille non italiane... Emanuele si è mezzo ubriacato con il vino californiano... mezzo bicchiere per volta, e diventa la persona più divertente del mondo, che interrompe sempre gli altri e parla ad altissima voce, chiedendo a me le parole che non sa!

sabato 24 novembre 2007

Un saluto da San Francisco

L'abbuffata del thanksigiving non è stat poi una vera abbuffata, perchè sono abituato a vere abbuffate italiane, a base di cibo italiano! Il tacchino non era male, ma le salsine, condimenti e non so che altro americani, non sono il mio forte. A tavole eravamo 18, età media 50 anni, con il granpa di Angela che ha iniziato la cena (erano le 4 del pomeriggio) con una preghiera...
Una cosa mi ha lasciato socncertato: non si è iniziato nè con i cannelloni nè con la lasagna... boh! si saranno dimenticati!

Verso sera siamo andati a San Francisco, che alla fine è a mezz'oretta da qua, ovvero vicinissimo. Si prende l'highway 80 e al modico prezzo di 4$ (maledetti!) si attraversano i 3 km diel Bay Bridge, che collega Oakland a SF. All'andata il ponte è bello, perchè si viaggia nelle 6 corsie del piano di sopra. Arrivati, ci si perse in Downtown, prima di trovare un parcheggio. Come già ho detto, SF è una città proprio bellina, con tanti negozi, tantissima gente, e ancora più salite e discese con le rotaie dei loro tram, che mi sono limitato a fotografare (se riesco e mettere le foto li vedete).
Una specie di piazza principale è Union Square, ma non è niente di che, Roma è molto meglio!
La sera è passata in un paio di locali, in uno dei quali non ci hanno nemmeno domandato l'ID prima di entrare (ci siamo sentiti a casa).

La cosa che più mi ha colpito è la quantità di homeless (traducibile con barboni), per lo più neri, che popolano le strade della Downtown, chi a terra, chi in sedia a rotelle, chi in piedi che cammina, tutti che ceracno di ottenere io maggir numero di monete, parlando il più possibile con i passanti. Gli homeless hanno anche un giornale, che costa 1$ e che ho anche acquistato (e letto per 2 minuti) perchè il ricavato va a loro... Un homeless era a terra con un cartello "why lie? I want beer" (perchè mentire? voglio la birra"... marketing, perchè tutti gli davano i soldi!

Ieri (venerdì) siamo ovviamente tornati a San Francisco, ma solo io, Emanuele e Silvia, ché gli altri erano usciti prestissimo, e abbiamo perso ore a vedere negozi, in quanto il giorno dopo il Ringraziamento qui iniziano i saldi. Nessuno ha comprato nulla, a parte Emanuele che ha preso il regalo per la Francesca. Dopo Downtown, abbimao fatto quasi mezz'ora di macchina, per percorrere il Golden Gate Bridge, il famosissimo ponte rosso che attraversa il Golden Gate, lo stretto tra il Pacifico e la San Francisco Bay, molto più piccolo del Bay Bridge, ma decisamente più caratteristico. Attraversato il ponte, c'è l'uscita Vista Point, che porta a uno spiazzo dove c'è una bellissima vista di San Francisco, del Bay Bridge, e del Golden Gate Bridge.
Dopo siamo andati nella zona credo a nord-est di SF, dove ci sono porti e moli. Il molo più famoso è il Pier 39 8molo 39), dove ci sono locali e attrazioni più o meno famose, come l'Hard Rock, dove abbiamo preso le magliette, e il Bubba Gump Shrimp Company, ristorante ambientato nel film Forrest Gump, divertente, con un atmosfera ben migliore della qualità del cibo, che tutto sommato è accettabile. Emauele si è abbuffato di gamberetti, che lo aiuteranno a diventare sempre più enorme! Già adesso è una montagna (italiana intendo, non americana, di muscoli).
Ma che senso ha andare all'Hard Rock per le magliette e basta, e non per gradire il locale? Un giorno forse me ne farò un'idea e smetterò di comprare le magliette, limitandomi a rubare le chitarre appese ai muri!
L'idea successiva era andare in un Club sul tetto di un grattacielo, ma abbiamo dovuto raggiungere gli altri, che erano a casa, e ci aspettavano.

Ora mi alzo, cerco Emanuele "montagna di muscoli" Coviello, che si starà disperando per il programma si Statistical Learning che fa cose sbagliate, e gli do il buongiorno!

giovedì 22 novembre 2007

Tra poco abbuffata del Thanksgiving!

ieri è stata una giornata passata quasi interamente in macchine: 11 ore e mezza per arrivare a Berkeley, a 15 minuti da San Francisco. Ci abbiamo messo un sacco non solo per il traffico, incredibile solo quando si attraversa Los Angeles, ma per i quasi 900km da percorrere, ben più di un Vicenza-Scauri... dopo un anno in America, abituato alle lunghe distanza, casa di nonna mi sembrerà dietro l'angolo, e ci andrò più spesso, magari solo per una abbuffata.
Percorrere una così lunga distanza per la prima volta è abbastanza interessante, perchè si vedono nuovi paesaggi... intendo, fino a Los Angeles, il paesaggio è ben noto, essendo passato di lì un bel po' di volte. Però, superata Los Angeles, non si gira verso la costa per raggiungere Santa Barbara, ma si taglia l'interno della California, continuando sulla 5 North, in direzione Sacramento. Il primo pezzo, è pieno di montagne abbastanza strane, si sale, si scende, si curva... un territorio da Motocross Madness, per chi ricorda questo bellissimo videogioco, con cui io, Emanuele e Giacomin abbiamo perso giornate intere!
Dopo un po', la varietà del paesaggio è venuta meno, proprio quando era il mio turno di guidare, e mi è toccato andare sempre dritto per circa 4 ore, in una painura sempre ugiale a sè stessa. Solo una cosa degna di note: a un certo punto siamo stati assaliti da odore di letame, qualcosa di veramente nausenate, da voltestomaco! La causa era un allevamento di mucche gigantesco, proprio al lato della highway: credo di ver visto centinaia di migliaia di mucche, mai tante in un momento solo! Chissà a quanti hamburger daranno origine! Oggi ben pochi, perchè è il giorno dei tacchini! Penso che la funzione numero di tacchini mangiati rispetto ai giorni dell'anno, abbia un picco non indifferente il terzo giovedì di Novembre! Vengono mangiati tutti tranne uno, che viene salvato dal presidente Bush in persona, che in un allevamento di tacchini designa il fortunato che morirà di vecchiaia.

Tornando al viaggio, alle 7 di sera eravamo praticamente arrivati, ma per distrazione, anzichè proseguire per Berkeley, abbiamo svoltato verso San Francisco e ci siamo trovati "costretti" ad spendere 4$ per attraversare il Bay Bridge, chje porta dritti a SF Downtown. Di notte è davvero stupendo vedere il lunghissimo ponte avvicinarsi, pieno di lucette, e percorrerlo verso i grattaceli illuminati! La Damwntown è molto meglio di quella di San Diego, piena di gente che cammina, di negozi, ristoranti, di tipici bus su rotaia (come quelli che si vedono nei film). Non mi è dispiaciuto affatto guidare per un'ora, completamente a caso, per le strade di San Francisco, piene di salite e discese, come ci hanno insegnato i videogiochi! La prima impressione che ho avuto è stata quella di una città molto èiù europea delle altre città americane che ho visto, quindi più bella, come mi è stato anticipato da papà!

Oggi siamo andati a vedere la baia di San Francisco, portandoci anche Toby, il cane gigante di Angela, e siamo in attesa del pranzo del Thanksgiving, che qui inizioa alle 3 del pomeriggio: sto crepando di fame, e sono protno ad abbuffarmi!
Vorrei Carlo G, che, insieme a me ed Emanuele, sarebbe ottimo per dare una lezione di cibo agli americani.
Non so ancora bene cosa mangiamo, oltre al tacchino, quindi per i dettagli rimando a domani! Devo solo evitare di sentirmi male per l'eccesso di cibo, perchè ho promesso ad Elia che non avrei più mangiato tanto fino a stare male!

martedì 20 novembre 2007

Quante sorprese!

Domenica pomeriggio stavo studiando un articolo per la mia tesi, al fine di ridurlo in slide di Power Point. Nella mia mente, Emanuele era andato in macchina non so dove, a prendere il mio regalo di Natale, e visto che manca poco più di un mese, mi sembrava una cosa più che plausibile...
Quando è tornato, sono stato chiamato in salotto, dove c'erano Emanuele, Mark e Daniel (brasiliano) che facevano gli scemi con la mountain bike di Mark... dopo un minuto, richiamato al dovere dai miei impegni, ho detto "I'm sorry, I need to study..." e mi sono diretto in camera mia... a studiare!
Apro la porta della camera, e non ho creduto ai miei occhi... sul mio letto c'era seduta Silvia!!!
Questa è la migliore sorpresa che abbia mai ricevuto e, che dire?... il mio povero articolo sulle Cognitive Networks è passato in secondo piano... La mia bimba mi ha davvero stupito, e il lungo Thanksgiving Breck è iniziato con un po' di anticipo! Ongi tanto è proprio bello ricevere sorprese del genere, soprattutto se in 23 anni e mezzo non se ne sono ricevute molte... Bello! Ho ricambiato cucinando benissimo, ad esempio pasta con salmone, zucchine e menta, apprezzata anche da Emanuele!

La seconda sopresa è stata invece indirizzata da Emanuele... qualche giorno fa ho mandato al prof Zorzi (il relatore delle nostre tesi) un mail per chideregli consigli sui corsi da seguire i prosismi trimestri... Lui mi ha risposto, dopo qualche giorno, che era arrivato a San Diego e che ci saremmo potuti incontrare di persona. Non mi sarei aspettato che il prof proponesse di vederci a cena da TGI Friday's alle 18 e 30 (orario di merenda), ristorante che servecibo americano come carne, gamberi, panini, dove ero già stato due volte.
Io gli ho risposto che a me ed Emanuele sarebbe andato benissimo, ma ovviamente Emanuele non sapeva nulla... mi sono limitato a dirgli che doveva essere pronto alle 18 e 15, che avevo organizzato una sorpresa per lui. Per un po' gli ho fatto credere che fosse un'abbuffata, più di preciso una aragosta da 4 libbre, che sarebbe stat il mio regalo di Natale anticipato... Dato che Emanuele mi considera uno scemo, l'idea dell'aragosta non destava in lui il minimo sospetto.
Ma quando, ho visto arrivare il prof e ho detto "Emanuele, è arrivato Zorzi per la cena", ha apprezzato tantissimo... abbiamo parlato di California e di Università, conversando per un'ora... mi sono anche scontrato con la dura realtà: devo imparare a programmare in C!

Domani si parte per San Francisco, in un'uinica tappa.. speriamo di evitare il traffico di Los Angeles, ma ci riusciremo partedno abbastanza presto, ma forse nulla ci sarà da fare contro il traffico della SF Bay Area... più di preciso, la nostra metà è Berkeley, sede della famosissima UC Berkeley, dove saremmo ospitati da Angela, un'amica che l'anno scorso è venuta a studiare a Padova. Angela studia psicologia con Silvia a Santa Barbara, ed è contentissima di invitarci da lei non solo per la nostra simpatia-stupidità irresistibile, ma anche perchè l'anno scorso io ed Emanuele, insieme a Michele Drigo, abbiamo organizzato il Thanksigiving nelle nostra abitazione padovana con tutti gli americani e tutti gli italiani che quest'anno sono in California... ovviamente con coloro che al tempo non snobbarono il nostro invito. Ma si sono solo persi il miglior Thanksgiving che io ricordi (l'unico)...

domenica 18 novembre 2007

Tra una serata e l'altra, qua si studia...

Sono così scemo che, non so come, mentre mettevo in macchina il biglietto del parcheggio, mi sono rotto l'unghia del pollice della mano sinistra, che si è crepata fino a metà... e il dolore mi ha rovinato in parte la sarata passata con Emanuele e altri 3 italiani al West club di Pacific Beach, una discoteca niente male, dove siamo andati anche giovedì scorso (il giovedì lì fanno la serata degli universitari)... ovvero, il dj sarebbe ben migliorabile, e io sarei molto meglio, come ho dimostrato per mezz'ora nella festa di venerdì sera, in occasione del compleanno di Cindy (una ragazza francese dell'international house), tenuta nella casa di Gregoire, un francese che abita verso Pacific Beach, a metà strada tra il campus e Downtown. Si dice che questo Gregoire, dopo la festa abbia fatto un incidente in macchina e sia finito in ospedale (comunque senza troppi danni)... mi chiedo che senso avesse andare in macchina dopo le 4 di notte, quando era già a casa sua, e quando io ed Emanuele siamo andati via, era rimasta solo una ragazza francese che sarebbe rimasta da lui... forse era disperato dalle condizioni in cui era la sua casa a fine serata: un disastro totale, piena di rifiuti e con la moquette bianca che era diventata grigia e bagnata.
Almeno può essere contento di avere organizzato una bella serata, resa divertente soprattutto da noi italiani, che ci dimostriamo sempre i peggiori della situazione, urlando, scherzando e comportandoci in modo incomprensibile soprattutto ai più composti orientali... Siamo stati però così gentili da dedicare un inno italiano cantato a squarciagola al posto di "happy birthday", perchè la festeggiata, come già detto era francese, e sottolineiamo sempre, con i francesi, chi ha vinto la Coppa del Mondo...
Una sola cosa mi dispiace delle feste americane... cioè, mi spiego: tutti portano da bere. Io ed Emanuele abbiamo portato una cassa di Corona, ovvero birre buone. altre persone portano birre buone, birre decenti, vodka, gin, ruhm... gli americani invece comprano Bud Light, la birra con meno calorie, che non è birra, bensì qualcosa di difficilmente bevibile... davvero ripugnante, ma vuoi mettere? Ha meno calorie... Dobbiamo insegnarli anche come si sceglie la birra, non solo come si cucina la pasta, come si prepara la pizza, come si guidanon le macchine, come ci si gode il dolce far niente, come ci si comporta con le regazze... dobbiamo impegnarci tanto per italianizzarli, questi americani e non!
Perchè, a parte gli scherzi, una cosa che ho notato, è lo scarso interesse nei confronti della qualità delle cose in generale. L'elenco è lungo. Benzina con 87 ottani (contro i 95 della nostra): per la benzina di qualità, che potrebbe servire nelle corse automobilistiche, fanno arrivare petroliere da Ancona, fate voi... Motori da 5 litri, con pochi cavalli e tecnologie arretrate, che consumano un sacco. Pareti di cartone, costruite velocemente. Mobili di finto legno pregiato. Cucine di finto granito, che però è plastica. Prosciutto cotto che fa schifo, e di cui ho dovuto regalare 3 confezioni al mio coinquilino cinese, che non so come faccia a mangiare...

Però, devo ammettere, apprezzo le persone che sto conoscendo qui, perchè sono mediamente amichevoli, gentili, non giudicano troppo, e ridono di me ed Emanuele. Niente a vedere con Elia Grosselle, che da solo si fa un baffo di tutti quanti, dall'alto della sua stanza al piano piano della casa vicino al traliccio, sempre con la finestra aperta, per far sentire lo stereo nuovo alle ragazze che forse di sicuro potrebbero passare lì sotto. E sì, bere il succo di mela senza di lui è triste, anche se le bottiglie sono da 3.78 litri e costano come la nosta confezione da un litro... E che dire del mojito: mai più bevuto dal giorno prima di partire, giorno in cui Elia visse quell'avventura che pochi ricordano.... Quivado al bancone e dico: a beer, please! Oppure, one long island ice tea, please! Perchè quelle due goccie di angostura secondo me qua non le mettono...

Dopo un po' di righe per rendermi ridicolo, una delle cose che mi riescono meglio, mi metto a studiare, perchè fino a martedì devo essere iperattivo, per andare il più avanti possibile con la parte preliminare della mia tesi sulle Cognitive Networks, reti intelligenti che acquisiscono consapevolezza del loro stato, e attraverso processi di apprendimento, si sanno adattare all'ambiente in cui si trovano, cercando di ottimizzare le prestazioni end-to-end. Cioè, so spiegarlo meglio in ingelse, alcune parole non so nemmeno come si dicono in italiano... Spero che il prof Bhaskar Rao mi riceva martedì mattina, così la sera, dopo lezione, possiamo partire per Santa Barbara, tappa intermedia del nostro viaggio verso San Francisco, dove passeremo il Thanksgiving...

giovedì 15 novembre 2007

Piena primavera

Gente, qua siamo in piena primavera! Fa davvero caldo! Diciamo attorno ai 25°C: niente male per essere metà novembre! Durante il giorno una maglietta è anche troppo pesante, e in casa sto a petto nudo... la sera una polo o una camicia sono più che sufficienti! è finita la perturbazione della scorsa settimana, che ci opbbligava a indossare un maglioncino alla sera!

Il posto naturale dove passare una giornata giornata come questa è la spiaggia, anche se l'acuqa dell'oceano è ghiacciata... E invece devo finire un terzo di homework per oggi pomeriggio, perchè lo ho iniziato solo ieri, avendo preferito altre cose da fare durante i giorni precedenti!
Domani o sabato ci vado, e magari comincio a cercare tute impermeabili usate!

A proposito, ho trovato un locale dove passerò molte serate: il pub dove sono andato lunedì con Silvia... ci sono stato anche ieri con Emanuele, 2 bolognesi e Mulloy. Ogni serà fanno musica blues o simili, e i gruppi sono niente male. Mi piacerebbe finire a suonare lì qualche volta, anche se prima dovrei trovarmi un gruppo, togliere la ruggine dalle mie mani (ultimamente suono troppo poco) e acquistare il rispetto musicale degli americani. in ongi caso, qui il blues è apprezzato anche dai ragazzi, mentre in italia quasi tutti lo disprezzano.

Stamattina sono andato a farmi accettare da un certo prof Milstein, per il corso di Digital Communication A (il nostro Trasmissione Numerica) del winter quarter. Più precisamente mi sono fatto accettare anche per Digital Communication B, dello spring quarter. Devo invece scegliere almeno un altro corso, e sono indeciso tra uno di reti wireless e uno di circuiti per comunicazioni. Il secondo dei due è ben più impegnativo, ma mi lascerebbe spazio per un corso di musica jazz, che si sovrappone all'altro.

A proposito di musica, oggi volevo comprarmi un basso Fender Jazz Fretless made in Japan, remake del modello del 62, ovvero quello che acquistò Jaco Pastorius (lui non lo acquistò fretless, ma tolse i tasti, copri i buchi con del mastice, e poi applicò 10 strati di resina sul manico). Era troppo bello, ero disposto a investirci ben 400$, ma l'asta è finita a 650$. Maledizione!

Dovre iniziare a scrivere il simbolo $ prima della cifra, perchè qua mi dicono che si usi così. Cioè $650 e non 650$.

Inressante, no? Mentre tornavo a casa sul mio skateboard, sono stato fermato da alcuni studenti che reclutavano candidati per l'EAP (education abroad program, il mio!)... mi sono preso la borsetta omaggio e ho detto che sono un EAP student from italy... che ora si mette a studiare.

martedì 13 novembre 2007

Sopravvissuto a un altro week end!

Sono ben tre giorni che non scrivo nulla! Gravissimo! Il motivo è che Silvia è rimasta qui fino a stamattina (ieri abbiamo perso il suo treno, per la seconda volta, sarà un caso?...) e quindi ho avuto poco tempo per il blog...

Oggi ho un midterm di Statistical Learning, e inoltre devo finire un programma da consegna entro questo pomeriggio, ma non posso esimermi dal tenervi aggiornati delle mie ultime avventure!

Eravami rimasti a sabato, qualche ora prima della partenza alla volta di Tijuana in Mexico... il pullmano organizzato da alcuni ragazzi della UC era stracarico di gente, molti ragazzi avevano una ragazza in braccio e molte persone erano in piedi! Da noi non permetterebbero a un pulmann di viaggiare così carico! Dopo mezz'ora di viaggio, il pulmann ci ha scaricati al confine, che avremmo dovuto attraversare da soli. Il confine tra Stati Uniti e Messico (ovvero da Stati Uniti a Messico) è costituito da un cancello di tubi di acciaio, con porta girevole, che girando produce un sinistro rumore metallico, come per dire: da ora in poi non sei più sotto la protezione degli Stati Uniti D'America! Dopo questo cancello, c'è ne è un altro uguale, prima del quale tantissimo militari americani sono appostati con armi in pugno. Entrare in messico è semplicissimo, non mi ricordo nemmeno se ti chiedono i documenti, mi sa di sì però, in ogni caso ci vuole una frazione di secondo.

La prima cosa che si vede, in Messico, è una distesa di Taxi pronti a scarrozzare gli americani un po' ovunque: io sono salito in taxi con Emanuele, Silvia e altri 3 (quindi 6 passeggeri), e per 5$ (che valgono circa 50 pesos) siamo stati portati vicino al club dove avremmo passato la serata, visto che era quello l'unico nostro obiettivo. Entrare in una discoteca alle 10 e 30 di sera mi fa un po' di tristezza, soprattutto se sto morendo di fame, quindi insieme a mio fratello, Silvia e un certo Liam (americano di origini irlandesi, bravissimo a suonare la chitarra) siamo andati a mangiara in un ristorante italiano (solo perchè era a 10 metri da noi e perchè dicono che muoversi a Tijuana sia poco raccomandabile), il meno deludente di quelli (pochi, per fortuna) provati da 2 mesi a questa parte: abbiamo preso lasagna, e il sugo era niente male, solo la carna lasciava un po' a desiderare. Abbiamo pagato 15 dollari a testa per porzioni enormi. A noi sarà sembrato conveniente, ma sono sicuro che i messicani erano ben contenti di aver trovato dei polli da spennare.
Dopo cena siamo andati in questa discoteca, chiamata Coco Bongo, in cui puoi bere tutto quello che vuoi, anche se i cocktail fanno abbastanza schifo. C'è un bel po' di gente, come in tutte le discoteche che si rispettono, il pavimento e bagnato di cocktail rovesciati, e si balla come si usa fare in USA, solo che ci sono più facce messicane e molta gente sotto i 21.
Più frequento discoteche americane, più mi sembrano più sensate di quelle italiane: qui la gente va per divertirsi e per conoscere altre persone, nessuno se la tira (soprattutto le ragazze), e ballare o parlare con una persona non significa necessariamente provarci, ma è ritenuta una cosa del tutto normale, come è giusto che sia. Sinceramente credo che anche in Italia le ragazze vadano in discoteca per consocere ragazzi, solo che la maggior parte di esse partono prevenute e si considerano troppo altolocate per dar retta a chiunque...
La serata è stata divertente, un bel po' direi, ma alle 2 siamo dovuti andare via, per raggiungere il pulmann, che sarebbe partito alle 3 in punto. Allora abbiamo preso un'altro taxi fino al confine, e ci siamo messi nella fila per entrare negli Stati Uniti. Entrare neglu USA è una cosa ben più seria, si viene controllati uno per uno (cosa per altro giustificabile), gli ubriachi marci vengono arrestati se sotto i 21, o anche se sopra i 21, nel caso siano in condizioni pietose (un giorno al detox center fa bene anche a loro). A me il poliziotto che mi controllava i documenti ha chiesto per quale ragoine avessi intenzione di rientrare negli Stati Uniti... Gli ho detto che dopo una serata passata con i miei amici a Tijuana, stavo tornando alla UC, dove vivo e studio. Purtroppo non ero un trafficante di droga da fermare... Il viaggio di ritorno non me lo ricordo, perchè dormivo, comunque sono sicuro che il bus era ben più vuoto che all'andata, segno che molte persone erano stati lasciate a piedi...
Devo tornare in messico ma non solo per le discoteche, visto che per un over 21 non ha senso farsi tutta quella strada per avere ciòc he puoi avere anche a San Diego: mi piacerebbe, innanzitutto, mangiare vero cibo messicano, e in secondo luogo vedere qualche posto caratteristico, con caratteristici ristoranti messicani. E magari comprarmi un sombrerò, ma solo dopo aver mangiato.

La domenica mi sono alzato tardissimo e ho cucinato pasta con salmone a zucchine (quando viene Silvia, cucino sempre ottimo cibo, ché non la porterei mai in mensa...) e dopo aver studiato ben un'ora e mezza, la ho portata al Viejas Outelt, un outlet in ua riserva indiana, nello stesso posto in cui, il terzo giorno che ero qui, sono andato a perdere 10$ a black jack.
Gli outlet sono abbastanza convenienti, ben di più che quelli italiani, anche grazie al cambio favorevole. Il negozio che mi ha fatto più gola è stato Polo Ralph Lauren, in cui le polo costano dai 20 ai 50$, ovvero dai 14 ai 35€, ben meno che da noi, dove le stesse costano credo tra gli 80 e i 100€. Ho comprato due polo a righe gialle blu e bianche per 20$ l'una: una per me e una per Emanuele. Mi sarei comprato anche un giubbotto di pelle a 350$ e un paio di maglioncini, ma ho pensato che, se prorpio devo spendere soldi, preferisco investirli in un Fender Jazz Bass Fretless! E se devo comprare vestiti, non ho tutta questa fretta, e prima li compro, prima li rovino con le asciugatrici. Poi ho comprato 2 paia di Nike da basket, identiche, per me ed Emanuele, che costavano ben 50$ al paio, ma sono utilizzabili anche per altri sport a per andare in giro, anche se fanno molto americano. Il mio obiettivo principale, era fare lo stupido per far ridere Silvia, cosa che mi riesce sempre facile: mi basta, ad esempio, provare vestiti senza entrare nel camerino (solo maglie ovviamente)...
La sera ho cucinato pasta con melanzane fritte e pomodoro, ma le melanzane erano cotte non al punto giusto per colpa di Emanuele.

Più passano i giorni e più mi rendo conto che Emanuele è la persona più divertente del mondo. Anche io so essere ridicolo e divertente, ma lui è un clown eccellente. Devo sforzarmi a fare peggio di lui, fino a quando tutti ci considereranno troppo stupidi e ci eviteranno. Un punto di partenza potrebbe essere andare vestiti uguali.

Intanto, con Silvia, ho continuato la ricerca di locali dove passare le serate in Downtown, e ieri siamo capitati in un locale in cui suonano blues tutte le sere! Sono stato attratto dagli assolo di chitarra, e credoc he ci andrò un bel po' di volte con Emanuele. Una cosa che mi manca tantissimo dell'Italia è il mio gruppo blues Never Tomorrow. Ma quando torno, in un modo o nell'altro, un gruppo nuovo nascerà,a meno che Paolo non avrà trovato bassisti migliori di me. In ogni caso diremo: beh, Emanuele, abbimao pensato che due chitarre suonano male insieme, però se vuoi ci sono i legnetti...

credo che sia il caso che mi inizi ad effettuare attività inerenti alla mia istruzione... quindi premerò il pulsante "pubblica post"

sabato 10 novembre 2007

Un saluto prima di andare in Mexico!

E sì! Tra poco più di 2 ore varcheremo il confine! E andremo in Messico! Per quanto? Solo per questa sera-notte, in quanto il messico è a mezz'oretta di macchina da La Jolla, essendo SD all'estremo sud della California!

In particolare andremo a Tijuana, la prima città che si incontra, posto poco raccomandabile e sconsigliato più o meno da tutti... Penso che l'attrazione fondamentale si l'alcool: infatti è qui che gli under 21 possono andare a ubriacarsi (prestando attenzione al ritorno in USA, ricordiamo l'arresto di Trevor). Inoltre, il Messico è più economico degli USA, almeno credo, ma il risparmio no esiste, perchè dobbiamo pagarci il pulman... vabbè che mi sa che il pulman preveda free-alcool, comunque andimao in Messico tanto per andare in Messico, e vedremo la città meno caratteristica.
Tra dodici ore saprò dire se ne è valsa la pena, comunque parto fiducioso e pronto a divertirmi!


Ieri, per dimostrare a Silvia che conosco molto bene San Diego, cosa assolutamente falsa, la ho portata in discoteca , in un locale di cui nemmeno ricordo il nome, sulla Fifth avenue, in DownTown, a 2 passi dall'Hard Rock cafè.
Dato che qui in media si entra gratis nelle discoteche, quando ci hanno chiesto 10$ (6.8€) all'igresso, ci siamo quasi sentiti derubati, quando a Vicenza ci sembra normale pagara 18e per entrare al Villa Bonin, pieno solo di ragazze che se la tirano solo per principio.
Questo club era proprio da americani, si vedeva troppo chiaramente che io ero diverso tutti, grazie alla mia polo e al mio maglioncino grigio con la zip. ma dato che sono in america, è normale finire in posti da americani, che, devo ammettere, non sono niente male.
Devo imparare a muovermi in modo snodato come gli americani, soprattutto quelli di colore, ma per ora sono ancora molto imbranato...
Al ritorno, con la mia bimba mezza ubriaca perchè aveva bevuto addirittura una Corona intera, mi sono perso per le strade di SD, che in certi punti hanno salite e discese ripidissime come quelle dei videogiochi ambientati a San Francisco... fortuna solo che le strade si chiamano 10th, 11th, 12th avenues e così via (e quelle perpendicolari A street, B street...), sennò avrei girato per ore a caso e mi sarebbe finita la benzina, come già mi è capitato una volta andando a Padova in autostrada con Emanuele... ma quella volta c'era mamma pronta a salvarci! E ai poliziotti italiani che mi hanno fermato e chiesto perchè avessi finito la benzina ho potuto dire "Ma come perchè? Perchè sono un coglione!"... gli americani mi arresterebbero per espressioni scurrili...

Ma perchè sto scrivendo anzichè stare con la mia ragazza? Per l'amore dell'informazione, cosa che non può mancare in un laureato in ingegneria dell'informazione!

giovedì 8 novembre 2007

Devo pagare uno che mi trovi i titoli...

Ieri sono stato massacrato in una partita a Risiko contro Emanuele, Mark and Huy, vinta abilmente da Huy, con l'aiuto di Emanuele, il cui unico fine era massacrare me... Innanzitutto Risiko si chiama Risk, ed è sul computer, quindi una partita dura ben meno di un'ora e non 5 o 6 ore come quelle normali: peccato solo che non ci sono i simpatici carri armati di plastica colorata.
In ogni caso, il mio obiettivo era difendere l'Egitto dalle grinfie di Mark, solo per dispetto perchè lui è egiziano.
Stanotte mi sono anche sognato che giocavamo a Risiko, cosa molto stressante, perchè perdevo anche lì, e io non sopporto perdere (anche se nei giochi perdo sempre).

Nonostante la brutta delusione serale, almeno il mio stomaco era soddisfatto, greazie alla cena preparata dalla mamma di Mark (parmigiana di melanzane e parmigiana di pollo...) e portata fin da noi: un taccasana dopo un allenemento in palestra!

Mi sono appena fatto la barba, dopo una settimana, perchè oggi arriva Silvia! Quindi mi brucia la faccia: non so come, ma ultimamente mi taglio anche con il rasoio elettrico. Tutti mi chiedono se mi sia tagliato con il rasoio... Io dico "Yes, but I use an electric shaver..." Ovviamente mi chiedono come sia possibile "I don't know how it is possible, but I can do it." Allo stesso modo in cui sono in grado di ustionarmi con il tostapane, che mi ha lascito un grazioso ricordo sul braccio. E forse allo stesso modo in cui sono stato in grado di bagnarmi completamente bevendo da un bicchiere bucato per ottenere la stima di mio fratello, che non mi stava nemmeno guardando.

Dato che viene la mia bimba, mi sono anche lavato i vestiti sporchi... in lavanderia, quando l'aciugatrice ha finito il suo sporco lavoro, ho incontrato Shannon, una di quelle ragazze a cui piaccino le ragazza. Ricorda in tutto e per tutto una mia cara amica, di cui non posso fare il nome, solo che Questa Shannon dimostra un po' più di senno, ma non si capisce mai se scherzi o sia seria. Fatto sta che le ho offerto 5$ per piagarmi tutti i vestiti. Alla fine la ho aiutata, perchè mi sembrava brutto stare con le mani in mano mentre lei faticava al posto mio. Anche s enon voleva i soldi, le ho dato 2.50£, perchè mezzo lavoro lo aveva fatto e io mantengo le promesse!

...

In questi giorni, tanto per cambiare, non abbiamo molto tempo libero: ieri ho presentato il mio primo lavoro al prof Bhaskar Rao, che era soddisfatto, e con cui ho anche parlato del ruolo del dottorato in Italia e negli USA.
Alcuni dicono che il dottorato made in USA duri 5 o 6 anni, ma ciò è vero solo nel caso che il dottorando non abbia conseguito il Master (laurea Specialistica), concorrendo per il dottorato subito dopo il Bachelor (laurea quadriennale). Altrimenti il Ph. D. (Doctor of Philosophy, ovvero tutti diventano amanti sel sapere nella propria branca) dura 3 anni.
Inoltre non è vero che bisogna pagarselo, perchè l'università rimborsa le tasse, procura alloggi a buon prezzo, e mi pare di aver capito che paghi 1800$ al mese, contro gli 800€.
Poi, mi è giunta voce, parlando con altri ragazzi, che dopo aver conseguito il dottorato il primo impiego potrebbe tranquillamente garantire 100000$ all'anno, pronti a lievitare negli anni successivi. Tutto ciò, ovviamente , solo se sei bravo.
Devo aggiungere che mi è stato detto che un Assistant Professor guadagni sui 70000$ all'anno, e un professore di mezza età anche 200000$.
Comunquer per ora sono ancora convinto che lo stile di vita italiano sia insuperabilem e se il dollaro continua a scendere i 100000$ (che ora sono 68000€, ) diventeranno sempre meno allettanti. Poi in realtà non so bene quale sia il costo effettivo della vita qui, essendo solo uno studente.

Vabbè, finito questo discorso noioso, che non cancello solo perchè sennò lo avrei scritto per nulla perdendo tempo, posso concludere che il martedì sera non conviene uscire. Sono uscito con Emanuele, Andrea e Mulloy, un americano di Los Angeles che noi tre stiamo cercando di italianizzare. Per ora se dire cose tipo " Dove sono le fighe?". Così non è più come l'americano medio che chiede "Dove sono le birre?".
Fatto sta che eravamo in cerca di divertimento, ma non c'era quasi nulla in giro e le ragazze erano tutte brutte, quindi siamo tornati a casa presto.
Una cosa divertente in effetti è accaduta, sulla via del ritorno: sono stato fermato dalla polizia, come nei film!
Il motivo era che, senza un apparente motivo, ho cambiato corsia in una strada vuota con 3 corsie per senso di marcia. "Why did you change lane with no apparent reason?". "I don't know, I'm Italian." Qua fermano le macchine senza motivo, sperando di trovare autisti ubriachi, e uno che cambia corsia senza motivo in una strada vuota può essere ubriaco. In ogni caso, il poliziotto è rimasto deluso, quando mi ha chiesto se avessi bevuto (e gli ho detto di no) e si è reso conto che ero normalissimo.
Dopo essersi accertato che la mia patente italiana è una patente e non una tessera punti di un super mercato, mi ha consigliato di farmi la patente californiana (così evito pure di girare col passaporto) e mi ha chiesto se la Sicilia è un buon posto dove passare le vacanza estive. "Of course, it is the best. Expecially for the food."
Non potevo certo dirgli che il cibo migliore è quello di nonna Milvia, ché se le porto un poliziotto americano a Scauri, dopo Zana ed Elia, mi fa un colpo...

martedì 6 novembre 2007

I gemelli iniziano le tesi...

Fa un freddo che non avrei mai associato al concetto di California... oggi un po' meno in effetti, ma gli utlimi 3 giorni il tempo ha lasciato fin troppo a desiderare: nemmeno un goccia di pioggia, per fortuna, ma nuvole e basta... speriamo che ritornino i 20 gradi, mi rompe dover indossare un maglioncino leggero alla sera!

Io ed Emanuele abbiamo iniziato a lavorare per le rispettive tesi: spero che ci laureremo lo stesso giorno, ma chissà... Il relatore sarà il prof Zorzi, ma la gran parte del lavoro sarà fatta qui, collaborando con gruppi di ricerca della UCSD.
Io mi cimenterò nell'ambito delle Cognitive Networks (reti che bla bla bla...), Emanuele del MIMO (sistemi multi input multi output). Non credo che a nessuno di voi interessi di cosa si tratti, anche se in realtà è abbastanza divertente, se non altro diverso dal solito.
Per ora il nostro supervisore è il prof Bhaskar Rao, indiano, che ci insegna il corso di Stima dei Parametri, e cui dobbiamo consegnare report settimanali riguardo la fase preliminare dei nostri lavori. Poi, il prof ci invita alle discussioni del gruppo di ricerca sul MIMO, cosa utile a Emanuele, ma che di fatto è poco utile perchè mi sembra di ascoltare lezioni in arabo...
Per dedicare tempo alle tesi, abbiamo scartato il corso in cui dovevamo programmare sensori in nesC, cosa che non era per nulla divertente.
Ora, l'80% del tempo dedicato allo studio è dedicato alla tesi, che spero mi varrà 29 crediti, visto che ci metteremo mesi...

Vabbè, ora mi trovo che devo uscire per andare in un ufficio, ma sto scrivendo su msn con Giacomin, una palestra di vita che mi ha insegnato il concetto di girare armati di vanga per spalare qua e là... penso che lo inviterò per il Ringraziamento, in cui mangeremo un cinghiale ripieno di trippa, condiviso anche con Emanuele.

Ormai siamo divenatati assidui frequentatori della palestra, non come ai vechci tempi iun cui ci allenavamo per 2 ore al giorno, 5 giorni a settimana, ma ci faccimao valere: la palestra, come ho già detto è gratis, a 2 minuti de dove abitiamo, ed enorme. Poi c'è un sacco di gente giovane, cosa che la rende più interessante...
Ci sono una sacco di ragazzi pompatissimi (le ragazze per fortuna non sono pompatissime) tanto da fare schifo, che mirano solo a diventare più grossi, e mi sento troppo magro in confronto a loro... non per nulla ho aggiunto un pasto prima di andare a dormire, al fine di ingrassare! Il mio primo obiettivo è diventare grosso come Emanuele, il mio esempio di bellezza. Ieri era sudato da fare schifo, e la cosa mi divertiva alquanto!
L'americano medio va in palestra vestito così: scarpe Nike da basket molto alte alla caviglia, oppure Converse, pantaloni da basket larghissimi, canottiera a bretelle, possibilmente ocsì smanicata da lasciare scoperti tutti i fianchi. Meglio le magliette della AS Roma, che io ed Emanuele sfiggiamo ogni volte che non sono nella montagna dei panni sporchi!

A proposito di panni sporchi: non avrei mai creduto di diventare capace a usare lavatrici e asciugatrici, solo per una questione di prioncipio intendo... però ormai è una cosa normale, tanto che mi sono anche lavato le coperte, dopo un mese e mezzo che erano sporche tra l'altro anche della cenere degli incendi...
Mamma, ma dove sei anzichè stare qui a cucinare a lavarmi i panni?

sabato 3 novembre 2007

Siamo nel mezzo del weedend

Quante cose accumulate da raccontare...

Andiamo in ordine cronologico, a partire da giovedì pomeriggio... alle 3 e 30 è iniziato il midterm di statistical learnig: 1 ora e 20 a scrivere velocissimi, senza il permesso di distrarsi, perchè non si ha tempo per distrarsi. inoltre, bisogna fare tutto direttamente in bella copia, perchè non c'è tempo, su dei simpatici fascicoli blu che si acquistano nel bookstore.Qua copiare è vietato, perchèC gli studenti si odiano tra di loro, e vedono tutto come una competizione per dimostrarsi i migliori: in Italia non funziona così, si diventa amici e si "collabora". Qui invece, se gli altri vanno male, hanno un GPA (grade point average, ovvero media dei voti) più bassa di te e quindi tu hai la precedenze in bandi e cose simili. Di conseguenza, se un collega si accorge che collabori con il vicino di banco, può esserne tranquillamente scocciato e dirlo al prof, che deve dare 0.

Il pasta-party di Emanuele fatto, a casa di un'altro tipo, è stato divertente, anche se la pasta faceva schifo, in quanto stracotta: cucinare 3 kg di spaghetti in una pentola in cui ce ne sta uno a malapena, è troppo... comunque nessuno capiva niente di cibo, e più o meno tutti erano entusiasti. Soprattutto Mark, che mi ha detto che quella è stata la migliore pasta fatta da me o Emanuele, perchè lui ama la pasta "non al dente" (usano il termine "al dente"), ovvero ama la pasta il più molla possibile! Devo ancora insegnarli tanto sull'alimentazione italiana!
a un certto punto della serata, è arrivato uno della vigilanza, per controllare la presenza (ovvia) di under 21 e per disperdere la gente...

Venerdì mi sono fatto male alla caviglia sinistra (la stessa che mi sono distrutto 2 anni fa giocando a tennis e un anno fa giocando a beach volley), dopo 3 ore che giocavo a basket con Mark, Emanuele, e amici di Mark, dai nomi strani quali Yosh, Sarang, Mihir... era da 4 anni che io ed Emanuele non giocavamo a basket, ma grazie alla nostra altezza superiore alla media, ci siamo guadagnati io rispetto sul campo.
Emanuele mi ha rotto un unghia del piede, pestandomela più volte: mi toccherà farmi presto della disgustosa autochirurgia! Emanuele ha anche quasi rotto la testa a Sarang (origine Iran+India): lui era seduto a bordo campo, durante una pausa, ed Emanuele ha fatto un tiro da centro campo, centrando il povero malcapitato anzichè in canestro...

Ieri sera si è verificato un evento straordinario: per la prima volta, dopo 23 anni, io ed Emanuele siamo andati al ristorante da soli! in un posto che si chiama TGI Friday's che fa cibo più o meno americano, cioè bistecche ed altro. Non male, ed Emanuele era convinto che la cameriera fosse innamorata di noi, ma credo che fosse attratta più che altro dalla attesa mancia!
Poi siamo andati alla festa di non so chi, in una casa in Downtown, con i bolognesi (Andrea, e altri denominati Eugenio, Carlo, Marco, David) e altri della I-House. Alla fine si è rivelata una "festa" passabile, ma all'inizio sembrava noiosa, tanto che ho coniato l'espressione "it sucks at the right point", ovvero "fa schifo al punto giusto".

Oggi, per ora non ho fatto niente di che, a parte leggere un articolo lunghissimo sul Cognitive Radio. Ma ini fin dei conti sono le 8, e non è ancora propriamente sabato sera... Ho fame, da circa 2 ore, ed Emanuele accorre in mio soccorso, cucinando.
Forse mi compro uno stereo. Uno potente, paragonabile a una Ferrari pargeggiata nel garage e usata solo per fare avanti e indietro nel vialetto di casa. Però se devi fare una gara, sai che ce la hai... solo poche persone capiranno l'ultima frase apparentemente insensata...

giovedì 1 novembre 2007

Work in progress

Non mi sono dimenticato del blog... tra poco quest post sarà riempito!

Infatti ora lo riempio, anche se tra 4 ore e mezza ho un midterm di Statistical Learning, corso direi divertente con prof Nuno Vasconcelos, portoghese! Forse ho studiato troppo, ma nel dubbio è meglio esagerare, visto anche il tempo che ci ha regalato il fire break...

Ho delle importanti nuove notizie, ma aspetto per darle, perchè non ho tempo in questo momento...

By the way, ieri era il giorno di Halloween vero a proprio... l'unica cosa che mi ha stupito, dopo essermi abituato alle femmine mezze nude di Santa Barbara, è stata la buona percentuale di studenti che andavano a lezione mascherati: non dico con un cappello, con i baffi finti, con i capelli colorati o con un uniforme militare... intendo mascherati nel vero senso della parola! Da elefanti, orsetti, mostri di ogni tipo... non so se i nostri prof lo accetterebbero! Come sono diverse le nostre culture...
In ogni caso l'Halloween di SD è abbastanza normale, sarà che non c'è un vero e proprio quartiere degli studenti, come a SB. Poichè l'unica attrazione serale nel campus era mascherarsi e andare in giro a dire "dolcetto o scherzetto?", Io ed Emanuele abbimao deciso di andare, con Mark, un certo Scott e gli amici di questo certo Scott, a Pacific Beach, in una festa a caso in un club (discoteca) a caso. Sarà un caso, ma siamo capitati per la terza volta neòl Tremors Club, perchè era il più vicino alla nostra macchina, e nessuno aveva voglia di camminare 10 minuti per poi farsi 20 minuti di attesa fuori al locale per entrare!
Il tasso di arrivo di clienti in coda è abbastanza elevato (direi che i tempi di interarrivo potrebbero essere descritti da variabili aleatorie di Poisson di media 3 secondi) e il tempo di servizio è piuttosto elevato (controllo ID o passaporti, Poisson di media 5 secondi per gi americani, 15 secondi per gli stranieri che costituiscono il 10% della gente), , in una coda con unico servente in cui i clienti non vengono mai droppati (a meno che non si stufino di attendere). Il fattore di carico è superiore all'unità, e non ci può essere equilibrio finchè la gente non smette di arrivare.
Fatto sta che abbiamo aspettato 20 minuti, ammirando le gente mascherata che passava: ripeto, non come a SB, ma anche qui le ragazze fanno a gara per essere appariscenti!

La discoteca era come sempre, con la differenza che tutti erano in maschera, e c'è stata una gara per eleggere il miglior costume. primo posto per Ace Ventura, seconodo posto per l'ispettore Gadget, terzo posto per un razazzo vestito da pattinatrice artistica.
Mi sono divertito, ma siamo tornati a casa presto, per via del midterm di oggi, perchè siamo studenti fin troppo seri...

Emanuele stasera sarà il cuoco di quello che qua chiamano "pasta party". Qua chiamano party più o meno tutto... se offri caramelle a casa tua puoi dire "candy party", anche se non ci si diverte... Anche in italia in ogni caso abbiamo un sacco di feste non divertenti.
Party o non party, Emanuele cucinerà pasta per una ventina di persone. Io spero di riuscire ad evitare di aiutare...