La settimana dei final è giunta al termine, il winter breack di tre settimane è appena iniziato, è il 16 dicembre (per voi che leggete il 17), ma sembra più che altro il 16 giugno, perchè, fino a quando il sole non tramonta, non indossiamo più di una polo a mezze maniche...
Ma andiamo in ordine... venerdì, dopo pranzo, io ed Emanuele siamo andati alla presentazione dei programmi realizzati per riconoscere immagini e sfondi: siamo riusciti ad esprimerci bene, e ci mencherebbe altro, dopo 3 mesi che siamo qui... Non ci eravamo preparati nessun discorso, e ci passavamo la parola in continuazione per lasciare al fratello l'onere di trovare le parole per continuare... quanto meno, siamo stati meno noiosi degli altri. La cosa divertente è che si è usato il mio pc per la presentazione, e quando lo ho acceso, tutti hanno potuto ammirare il mio sfondo proiettato sul maxischermo: una foto molto artistica di una donna mezza nuda... con suo grande rammarico, il professore mi ha dovuto chiedere di cambiare sfondo...
Dopo la presentazione sono andato a prendere la mia Silvia, che mi aspettava congelando da più di un'ora in un centro commerciale, che ho impiegato 40 inuti per raggiungere, nonostante le sole 5 miglia di distanza, perchè qua i semafori sono progettati in modo che te li becchi tutti rossi: sono ignoranti in quanto a ingegneria del traffico!
Il modo migliore per prepararmi all'esame delle 7pm era senz'altro godermi l'arrivo della mia bimba, in modo da arrivare con la mente fresca fresca a prendermi la mazzata di 5 probemi impegnativi in 3 ore, che secondo me ne richiedevano almeno 6... anche Emanuele, che si è preparato all'esame guardando 300 per la ventesima volta, lo ha trovato un po' troppo lungo...
La cosa migliore è che gli altri nostri colleghi lo abbiano trovato più difficile di quanto non lo avessimo trovato noi e qua funziona sempre così: il male degli altri è il bene mio... la morale made in USA...
Siamo in attesa dei voti!
La sera di venerdì, gli americani sembravano quasi tutti euforici, soprattutto quelli che hanno vissuto 2 mesi di reclusione: mezza serata di euforia per poi partire subito la mattina dopo, invece id godersi il finesettimana con gli amici e senza il pensiero degli esami... bah, qua funziona così, ma per fortuna un po' di gente, chi ha voglia di divertirsi, tipo Mulloy, è rimasto.
Sabato, io, Emanuele, Silvia, Andrea Tully e Mulloy siamo andati a pranzo in messico... cioè, siamo partiti all'una e mezza... abbiamo varcato il confine, e preso la autopista escenica 1, verso sud, superando Tijuana, e ci siamo fermati un poco dopo Rosarito, in un paesino chiamato Puerto Nuevo: un villaggeto sul mare con ristoranti di aragoste e negozi di souvenire, con salite e discese, con una bellissima vista dell'oceano, e in cui ogni 10 metri qualcuno cerca di spingerti nel suo ristorante. I dollari USA fanno gola ai messicani. Ci siamo fermati a mangiare in un ristorante sul mare, prendendo aragosta accompagnata da tortillas, riso, fagioli... cioè, in stile messicano, ovviamente innaffiato da birra. Ci siamo goduti il tramonto e l'escursione termica di almeno 10 gradi nel giro di mezz'ora, e poi siamo andati via. Pasto ottimo, direi, abituati poi allo scarco livello del cibo americano... Il ritorno è stato un vero road trip. Dopo aver constatato che la fila di macchine in attesa di superare il border ti Tijuana era immensa e immobile, e ci avrebbe richiesto anche 3 o 4 ore di frizione, parti, frena, sabbiamo deciso di virare ad est, verso Tecate, un altra città sul confine, a circa 50km nell'entroterra, che da il nome a una famosa marca di birra.Qui la fila al confine era molto ridotta. e, dopo aver spiegato ache eravamo studenti della UC di ritorno da un pranzo in mexico, ci siamo diretti verso San Diego, con la netta impressione di trovarci nel bel mezzo del nulla, in una strada buia e con un sacco di curve, che mi facevano sentire la mancanza della mia Mitsubishi 4x4... Alla fine, dopo 4 ore, siamo arrivati a La Jolla, alle 10 di sera, con molto anticipo rispetto alla seconda cena, visto che avevamo deciso di saltare la prima cena...
Domani Emanuele parte per l'Italia: io e lui ci siamo comportati come se non fosse vero che lui dovesse partire e io no, perchè la prospettiva di stare senza gemello per tanti giorni è una cosa che mette malinconia... infatti credo che Emanuele si farà un biglietto per tornare un po' prima, almeno per Capodanno perchè non so se sopporterebeb l'idea di non potermi stringere la mano a mezzanotte, cosa che facciamo più o meno da sempre!
domenica 16 dicembre 2007
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5 commenti:
Che carini!
...l'università si svuota no?!?
e i prezzi messicani per un pranzo così come sono?
PS: interessante il secchio delle birre nelle foto!
abbiamo pagato circa 30$ a testa, ma abbiamo mangiato anche troppo e preso 2 birre a testa... niente male, ed eravamo nel posto più caro, perchè in riva al mare. gli altri costavano sui 20 a testa...
e io pago...
che teneri che siete!
ma vi date il turno per tornare a casa oppure non avete abbastanza soldi per tornare tutti e due e avete fatto pari o dispari?
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