Finally at UCSD

Ecco il primo post dal campus della University of California San Diego...
Il campus è enorme, praticamente sul mare, un poì meno sul mare di quello di Santa Barbara.
Cazzo, mi manca il campus di Santa Barbara, per un solo motivo... ho voglia di tornarci al più presto!
Ieri sera sono arrivato all'aereoporto di Los Angeles alle 9 e 30 per prendere Emanuele, e prima che uscisse, ho passato un ora a girare tra i temrinal... fortuna che ero alla guida di un Pontiac G6 GT 3500 benzina con 220 cavalli, la macchina più piccola all'autonoleggio Avis dell'aereoporto di Santa Barbara...
Credo di essere riuscito nel mio obietti vo di sembrare strano ad Emanuele: barba lunga, macchina da americano, maglione da americano comprato dal qui famosissimo Abercrombie & Fitch e... bottiglia di acuqa da un gallone!
Poi siamo stati a mangiare hamburger da In&Out, di fianco a una posta di atterraggio, con gli aerei che passavano a 100 metri da noi... che fast food! Peccato che non ia riuscito a fare foto...
Siamo arrivati a La Jolla, sede della UCSD, all'una notte... dato che siamo furbi, abbimao pensato di andare a cercare l'International House, così stamattina non ci saremmo sentiti perduti, divendo essere alle 7 e 30 al check in...
Il risultato è stato quello di gironzolare nel campus per più di un'ora, rendendoci parzialemente conto di come è fatto: bici necessaria per muoversi nel capus, macchina necessaria appena si va fuori!
Alle 2 e 30 era ora di dormire... ma dove?
Che senso ha affittare una camera di un ostello, quando si ha una macchina da 220 cavalli a disposizione? La decisione più ovvia è stata quella di dormire in macchina nel parcheggio di un residence fuori dal campus... finestrini un po' aperti, sedili reclinati... ed Emanuele che era sveglissimo, visto che per lui era pieno giorno...
Stamattina abbiamo preso le chiavi delle nostre stanze... cavolo, starò a ben un minuto di distanza da Emanuele: lui si sentirà perduto! Io sono nella Khatmandu House, Emanuele nella Cuzco House, giusto per dire... Io sarò in camera con 3 californiani, ma fino a sabato sarò solo aaaaaaaaaaaaa!
Emanuele avrà in stanza anche un turco, che abbiamo appena conosciuto e che ha un nome indecifrabile, credo qualcosa che ha a che fare con Ozzy, ma non ci scommetterei.
La giornata dell'orientamento per studenti internazionali è stata noiosissima e abbiamo solo perso tempo per spere cose più o meno ovvie... del tipo: se andate in messico, evitate di perdere il passaporto!
Alla noia di 3 ore è seguito un buffet di hot dog e cookies, che ha salvato la mattinata...
Almeno ho incontrato di nuovo i mieri amici italiano: Marco e Marcello, Pier Paolo, Alberto, Jennifer e Lord Marc Dotto... il nome di quest'ultmimo è necessario, dovendo in qualche modo distinguere i 2 Marco...
A proposito: da buoni italiani ci siamo fatti riconoscere subito... e non solo essendo gli unici distratti che chiacchieravano...
Il responsabile dell'international center ha chiamato, uno per uno, tutti i paesi partecipanti allo scambio... quando ha detto Italy (non eravamo d'accordo, ma non ce ne era il bisnogno... ) non abbimao potuto fare a meno di alzarci, urlare e accennare un Pooo Po Po Poo Po Poo Pooo ecc..
siamo sempre i migliori, o no?

(Baby, I miss you so much... I'll get crazy without you!)