giovedì 17 aprile 2008

Qualche arretrato

Ultimamente ho poca ispirazione a scrivere... sarà che passo ore e ore davanti al pc per creare la mia tesi, sarà che mi brucio gli occhi a fissare le righe di codice, sarà che mi fotto il cervello cercando errori che poi si rivelano essere le solite distrazioni! E inoltre, dopo pagine di reports, che spero di sfruttare con il copia-incolla nella stesura definitiva della tesi, spesso viene meno il desiderio di sentire il tic-tic-tic dei tasti premuti...
Ma non posso tradire la mia missione di reporter della California!
Che dire? Fa caldissimo! Negli ultimi 10 giorni abbiamo avuto una escursione termica di 10 gradi, e ora siamo sui 30... e nonostante ciò, da lunedì non sono mai andato al mare, causa tesi... cosa tocca fare per convincere il mondo che sono intelligente!
Non ho raccontato nulla del mio weekend a Santa Barbara, ma certi weekend non sono di pubblico dominio e rimangono, come ho già detto, nascosti tra le righe... in ogni caso, dopo mesi di astinenza, ho fatto finalmente... un giro in canoa!
Nulla a che vedere con la mia mitica canoa blu (e la sua sorella arancione), agile, veloce, maneggevole, in grado di ribaltarsi se si ha un passeggero... le canoe che danno in affitto sono pessime... e nulla a che vedere col mare di Scauri una volta supearato il monte d'oro!
Domenica mi sono incontrato a Los Angeles con Emanuele ed altra gente, per Lakers-Spurs. La partita è stata meno avvincente del previsto, anche per l'assenza di Ginobili. I primi due quarti sono stati combattuti, ma dalla metà del terzo i Lakers hanno preso il largo e si sono aggiudicati la partita e il primo posto nella western conference... inoltre, segnando più di 100 punti e tenendo gli avversari sotto i 100 hanno garantito a tutti 2 tacos omaggio da Jack In The Box... peccato che i buoni omaggio siano finiti prima che noi potessimo solo annusare l'odore dei tacos!
Il resto della giornata è stato un po' una delusione. Visto che la partiva è finita alle 3:30pm, io avevo in programma di andare a Venice Beach fino al tramonto, andare a Santa Mnica a cena da Bubba Gump e poi a sentire musica in un jazz club sempre da quelle parti. Purtroppo Emanuele è venuto a LA con la macchina di un altro ragazzo, e quindi non avevo il potere decisionale, cosa fondamentale per trascorrere giornate sensate e intense... fatto sta che di tutti i miei desideri è stato esaudito solo quello di andare a Venice per un paio d'ore, per poi mettersi in auto alla volta di SD...
Venice Beach è allo stesso tempo due cose completamente diverse. Si arriva sul lungo mare percorrendo venice Boulevard e si può decidere se girare a destra o a sinistra.
Girando a sinistra, la spiaggia immensa termina sulle porte delle casette dei ricchi, alcune delle quali potrebbero essere definite dei gioiellini architettonici che costano tutto il prezzo del nome del posto in cui sono costruite.. Noi abbiamo girato a destra, trovandoci in un ambiente pittoresco e inaspettato. Questa parte di Venice è un incrocio tra un mercato, una spiaggia piena di vita e una discarica. Innanzitutto ci sono un sacco di negozietti dove non abbiamo potuto fare a meno di comprare la maglietta Lifeguard Venice, per ricordo e perchè ricorda troppo una delle città più belle di Italia (dopo Roma e Scauri ovviamente). Poi c'è un fiume di persone che scorre sul lungomare di cemento, chi in bici, chi in pattini, i più a piedi. Ci sono un sacco di neri (ecco dove erano, a Venice!) e centro-americani, e tantissimi cinesi come in ogni dove! Una moltitudine di musicisti, statue umane, presunti chiromanti che chiedono le tip dei passanti e rendono il luogo suggestivo... Una nuvola di marijuana o hashish, non so riconoscerle, pervade l'aria del lungomare e anche della spiaggia... la spiaggia deserta al tramonto, a parte un punto in cui erano ammassate centinaia di persone intente a prendere parte a una di quelle cose che chiamano rave, impazziti dalla droga, dall'alcol e dal ritmo di decine di tamburi e tutto ciò che si potesse percuotere.
Via da Venice, ritorno a San Diego, e mi metto a sudare sulla tesi che pian piano prende forma, anche se c'è un bel venticello al piano più alto della I-House... non mi piace usare il termine "lavorare" riferendomi alla tesi, perchè non vengo pagato.

5 commenti:

Anonimo ha detto...

come al solito, hai dipinto un bellissimo affresco americano...
le canoe affittate lasciale stare: sono d'accordo con gli squali...

Anonimo ha detto...

Mi sembra giusto ke noi lasciamo la California e il tempo diventa stupendo con una temperatura di ben 30 gradi...mentre qui piove praticamente tutti giorni!Bè...forse é una giusta punizione per essere tornata in patria e aver lasciato la cara UCSD e tutti i suoi componenti!
Cmq...Lorenzo vai in spiaggia appena puoi anke per noi...ke troppo studioso non ti ci vedo proprio...anke se il programma ke stai facendo e ke mi hai descritto accuratamente é a dir poco fenomenale!!
Poi hai fatto una descrizione di venice beach perfetta...ed essendoci stata di persona posso confermare ogni immagine del tuo racconto!
Bene...mi ritengo soddisfatta del mio commento assolutamente spontaneo, ci sentiamo presto!
ciao ciao Covielli...mi mancate tantissimo!!

Paola

Lorenzo ha detto...

che bel commento spontaneo, sì!

Emanuele ha detto...

mi sa che la povera paola è stata obbligata a rilasciare quel (piuttosto noioso e scontato) commento = P

Lorenzo ha detto...

beh, senza di lei e zio gianni i commenti languono...