lunedì 7 gennaio 2008

Las Vegas!!!


Ma quante volte capita l'occasione di trascorrere un weekend nel Luxor di Las Vegas, per di più con una ragazza bellissima?
Non tante, credo... quindi, avendone l'opportunità, mi sono svegliato venerdì mattina, e ancora annebbiato dal sonno, ho iniziatro a percorrere con Silvia i 550 km che separano San Diego dalla luminosa città del Nevada. Arrivare a Las Vegas passato il tramonto è fenomenale: per ore guidi nel nulla e all'improvviso ti trovi immerso nello sfavillante gioco di luci dello Strip, la strada con tutti i moderni hotel-casinò, il cui vero nome sarebbe Las Vegas Boulevard. Le foto sui giornali e i servizi in TV non rendono più di tanto!

Io ho scelto una camera nella piramide del Luxor, ambientato nell'antico Egitto. Le camere si sviluppano in 30 piani lungo la superficie della piramide, e i corridoi si affacciano all'interno: si può ammirare un casino circondato da statue di faraoni, sfindi, edifici egizi. Il tutto è davvero esagerato, ma questo è il bello di Las Vegas.
Bisogna vivere di notte, perchè è quando caòla il buio che la città libera tutto il suo fascino... molti la hanno criticata giudicandola una città falsa e finta... Io in Las Vegas non ho cercato nessuna spiritualità, ma solo divertimento: e, assicuro, se ne trova tanto!
Non può mancare la visita ai principali hotel-casinò dello Strip, ognuno con una sua ambientazione, ognuno caratterizzato da un'asplosione di luci all'esterno e da un casinò all'interno. L'Excalibur è ambientato nel Medio Evo, e all'esterno si erige un castello con torri di tinte pastello, luminosissimo.Il New York New York è una riproduzione di New York: i grattaceli, la statua della liberta, il ponte di Brooklyn, le stradine dei quartieri più vecchi. Il Paris invece ci proietta ai piedi della Torre Eiffel e ci dà l'impressione di trovarsi all'esterno grazie al suo soffitto che rappresenta cielo e nuvole. Il Caesar Palace è una ricostruzione dell'antica Roma, con persino un Colosseo, la fontana di trevi, la fontana di Nettuno di piazza Navona. Poi c'è l'elegantissimo Bellagio con la sua enomre fontana che ogni mezz'ora si anima con fenomenali giochi d'acqua che accompagnano brani musicali, il Venetian con Rialto, il Palazzo Ducale, le gondole e i gondolieri... il Mirage, che ospita una tigre albina (poveretta), il Circus con i suoi spettacoli circensi tra le roulette e le slot machines.
E ce ne sono molti altri, ognuno con migliaia di camere, il suo centro commerciale e il suo grande casinò. E un sacco di gente che gioca montagne di soldi e, statisticamente, li perde, facendo la fortuna dei proprietari di questi mega-resort.

Las Vegas non è solo gioco d'azzardo, ma offre molte altre attrazioni: ci sono alcune tra le più belle discoteche degli USA, un sacco di locali caratteristici, una marea di strip-club. Inoltre ci sono tantissimi buffet all-you-can-eat- Io e Silvia abbiamo fatto un pranzo al buffet del Paris e una colazione al buffet del Luxor. Si paga non troppo e si può scoppiare per la quantità di cibo, di qualità niente male, considerando che siamo in america.
Sabato sera ho portato Silvia al Rain, uno dei più rinomati club (leggi discoteche) della città, con luci che si muovono e nuvole di fuoco che ogni tanto accompagnano la musica. Il posto è un po' umido, perchè ogni tanto viene diffusa acqua per giustificare il nome del locale. Mi è piaciuto, e non è più caro del Villa Bonin.
Una cosa molto comoda sono i parcheggi enormi e gratis, uno al fianco di ciascun hotel...
A proposito, dimenticavo... Abbiamo giocato ben pochi soldi, tipo 10$ alle slot, perchè per giocare a black jack la puntata minima è 15$, e per giocare a poker bisogna presentarsi almeno con 500$... bisogna potersi permettere di perdere molti soldi, non si scherza mica nei templi del gioco d'azzardo di Las Vegas!
Per non scrivere troppo, mi tocca concludere... Questo weekend con Silvia è stato bellissimo, una degna conclusione del winter breck (o come cavolo si scrive), prima di tornare a studiare (ho lezione tra un'ora e mezza). Las Vegas è una città senza dubbio divertente (magari bisogna prenderla a piccole dosi, come ho fatto io), una metà da non perdere per chi ha almeno 21 anni.

4 commenti:

Anonimo ha detto...

Come come?! non è che Nicola legge il tuo blog più di me!! Stai scherzando?! Ma la domanda di fondo è: non è che torni dall'America ancora più scapestrato di prima?!
Scherzo!
Buon Proseguimento!
Ps. Nick è dell'intenzione di raggiungerti presto....anche io anche io... ;)

Lorenzo ha detto...

scapestrato??? dai, che sono sempre stato un bravo ragazzo! :-)

anche tu vuoi venire?... mmmm come dire... ho posto solo per uno... sai come è... :-P

Tommaso ha detto...

Sarà l'America a cambiare Lorenzo o Lorenzo a cambiare l'America???

Ma lì la gente sa qualcosa del Dal Molin?

Già che ci sei chiedi l'autorizzazione per costruire un aeroporto militare italiano, vediamo cosa ti rispondono. Se ti fannoo storie di' loro che ti mando io :-)

Domani ho un esame, perchè sono qui a scrivere?

Ciao ciao!

Lorenzo ha detto...

perchè scrivi? perchè sei un grande che legge il mio blog e commenta!

sono io a cambiare l'America... io non cambio, non mi americanizzo... ad esempio il mio accento la dice lunga su chi sono e da dove vengo!

cerco di italianizzare la gente di qua, e talvolta un po' mi riesce, anche se è un impresa...

Dal Molin? figurati se qui ne sanno qualcosa. Io ho spiegato la situazione a un po' dei miei amici, che sono tutti contrari alla politica militare USA.
(Tra parentesi, ho detto più volte che tutte le persone che ho conosciuto (studenti della prestigiosa UC San Diego, quindi istruiti, non come la ignorante media americana) odiano Bush e la sua politica estera, nonchè interna)