Buona Pascqua! Alla scaurese... ma quest'anno niente pastiere, abbacchio, cannelloni, colomba ripiena di uovo al cioccolato, la nostra Pasqua inizierà sorvolando gli States per atterrate a New York alle 2 del pomeriggio (se ricordo bene), ora locale... ciò significa che domani mattina decolliamo alle 7 e 40, e ci toccherà alzarci ben prima... l'unico modo per non perdere il primo giorno tra viaggio e fuso orario!
Pare che a NY faccia un freddo bestiale, circa 40 gradi... peccato siano Fahrehneit, o come cavolo di scrive, e non Celsius. Ma fortuna che i maglioni Ralph Lauren costano pochissimo e quindi ne abbiamo comprati in quantità!
Spero che il clima polare non abbia conseguenze negative sulla mia salute, messa alla dura prova questi ultimi giorni... Una settimana con la febbre non mi capitava dalla prima superiore, tanto che ormai credevo di essere immune a tutto... ma non alla falsa estate di Santa Barbara! Placche schifose alla gola, febbre che andava e veniva, e dolori nel deglutire... non vedo l'ora di poter deglutire senza più nessun problema. Perché il medico che mi ha visitato mercoledì mi ha consigliato ristoranti brasiliani, caraibici, black-american, e mi ha prescritto delle pillole in un tipico contenitore di plastica gialla trasparente da tossicomane dei film americani.
L'esame di giovedì non so come sia andato, ma ero troppo rincoglionito per farlo al meglio e non riuscivo a sbirciare Emanuele...Peccato che qua non ci siano i secondi appelli come in Italia: non li ho mai sfruttati, ma stavolta sarebbe servito!!!
Mercoledì sera è arrivata Silvia per curarmi con il suo amore e per farsi nutrire, ma purtroppo non aveva l'OKI, il magico medicinale per le infiammazioni della gola!
Mamma, papà, abbuffatevi di pastiera anche per me!
sabato 22 marzo 2008
lunedì 17 marzo 2008
Sono malaaaaaatooooo.... (Auguri Cesca!!!)
Ebbene sì... dopo anni che non mi ammalavo, oggi arriva la febbre! Che palle, perchè giovedì ho un esame e dovrei studiare e mercoledì ho l'incontro della tesi (o presunta tale) ,che coronerà questo trimestre di (improduttivo) lavoro... E se sono rincoglionito a letto, non posso fare un cavolo!!!
Probabilmente mi sono ammalato per il clima subpolare di Santa Barbara, o perchè Silvia mi fa dormire scoperto...
Come si evince dall'ultima frase, l'ultimo weekend lo ho passato a Santa Barbara, cosa piuttosto rara, perchè a SD dispongo di una lussuosa (si fa per dire, pare una cuccetta del treno per certi aspetti) camera singola. Dato che mi sembrava estate, ho pensato bene di passare tutto venerdì pomeriggio in spiaggia, raffreddandomi all'istante, nonostante la pizza pseudo-italiana che abbiamo trovato la sera... il giorno dopo volevamo andare a Los Angeles, magari a Malibu o Venice, ma io ero troppo stordito per apprezzare e abbiamo dirottato in un enorme outlet, che sarebbe la gioia di mamma, e a provare un Marcus Miller Jazz Bass. Tra tutte queste occasioni, alla fine ti spillano un bel po' di soldi: anche se sono tutte cose che altrimenti non comprerei, una Lacoste a 33€ fa gola...
Il weekend romantico, che mi ha visto persino lottare con un vasetto di pepe che mi si è rovesciato interamente sulla pasta, percheggiare andando a sbattere per scherzo un sacco di volte alle altre macchine, è così trascorso, lasciando tutti i particolari nascosti tra le righe...
Durante il viaggio di ritorno ero così rincoglionito che ho rinunciato a farmi una corsa da solo su Mulholland Drive (la famigerata strada degli inseguimenti dei più noti film ambientati nella west coast)... sono arrivato a SD, ho riabbracciato con gioia Emanuele, molto geloso della mia nuova polo, sono andato alla messa della Domenica delle Palme con Emanuele e Gioele (Elia, non preoccuparti, non è l'Elia della situazione, è Gioele), per poi raggiungere tutti gli italiani a mangiare bucatini alla amatriciana da Marco Broccardo. Tutto sentendomi rincoglionito... Durante la messa delle Palme, nella Southern California si usano palme e non rametti di ulivo: sarà che qui le palme abbondano... Poi, da bravi cretini, dopo la messa, io ed Emanuele abbiamo avvolto la macchina di Mark di carta igienica, che io mi portavo in giro per soffiarmi il naso: scherzone fenomenale, direi!
Stamattina quando mi sono reso conto di avere la febbre, ho pensato "maledizione", col tono noto solo a me, Emanuele, Elia e tutti i fortunati spettatori delle nostre gag.
A proposito, oggi è il compleanno di Francesca! Un caloroso Buon CompleaNo (come dice Hermes Conrad, di Futurama) da tutta la redazione del blog... Cesca, dedicaci almeno un rutto durante il tuo discorso!
Probabilmente mi sono ammalato per il clima subpolare di Santa Barbara, o perchè Silvia mi fa dormire scoperto...
Come si evince dall'ultima frase, l'ultimo weekend lo ho passato a Santa Barbara, cosa piuttosto rara, perchè a SD dispongo di una lussuosa (si fa per dire, pare una cuccetta del treno per certi aspetti) camera singola. Dato che mi sembrava estate, ho pensato bene di passare tutto venerdì pomeriggio in spiaggia, raffreddandomi all'istante, nonostante la pizza pseudo-italiana che abbiamo trovato la sera... il giorno dopo volevamo andare a Los Angeles, magari a Malibu o Venice, ma io ero troppo stordito per apprezzare e abbiamo dirottato in un enorme outlet, che sarebbe la gioia di mamma, e a provare un Marcus Miller Jazz Bass. Tra tutte queste occasioni, alla fine ti spillano un bel po' di soldi: anche se sono tutte cose che altrimenti non comprerei, una Lacoste a 33€ fa gola...
Il weekend romantico, che mi ha visto persino lottare con un vasetto di pepe che mi si è rovesciato interamente sulla pasta, percheggiare andando a sbattere per scherzo un sacco di volte alle altre macchine, è così trascorso, lasciando tutti i particolari nascosti tra le righe...
Durante il viaggio di ritorno ero così rincoglionito che ho rinunciato a farmi una corsa da solo su Mulholland Drive (la famigerata strada degli inseguimenti dei più noti film ambientati nella west coast)... sono arrivato a SD, ho riabbracciato con gioia Emanuele, molto geloso della mia nuova polo, sono andato alla messa della Domenica delle Palme con Emanuele e Gioele (Elia, non preoccuparti, non è l'Elia della situazione, è Gioele), per poi raggiungere tutti gli italiani a mangiare bucatini alla amatriciana da Marco Broccardo. Tutto sentendomi rincoglionito... Durante la messa delle Palme, nella Southern California si usano palme e non rametti di ulivo: sarà che qui le palme abbondano... Poi, da bravi cretini, dopo la messa, io ed Emanuele abbiamo avvolto la macchina di Mark di carta igienica, che io mi portavo in giro per soffiarmi il naso: scherzone fenomenale, direi!
Stamattina quando mi sono reso conto di avere la febbre, ho pensato "maledizione", col tono noto solo a me, Emanuele, Elia e tutti i fortunati spettatori delle nostre gag.
A proposito, oggi è il compleanno di Francesca! Un caloroso Buon CompleaNo (come dice Hermes Conrad, di Futurama) da tutta la redazione del blog... Cesca, dedicaci almeno un rutto durante il tuo discorso!
lunedì 10 marzo 2008
"Buon onomastico anticipato, Emanuele!"
Ieri pomeriggio ho trovato un pretesto per far salire mio fratello in macchina, per di piùvestito bene, pantaloni lunghi e camicia, nonostante un temperatura che poco si discostava dai 30 gradi Celsius. La scusa consisteva nel fatto che saremmo dovuti andare a comprare un paio di bassi elettrici e fermarci poi in un jazz club, mezz'ora a nord del campus...
In macchina, aspettavo solo un input... Ed eccolo, dopo 10 minuti: Emanuele dice qualcosa del tipo "guarda che barba incolta che abbiamo, chissà quanto sembreremmo strani a Mamma, chissà cosa penserebbe".
Allora ho urlato "Penserebbe che siamo 2 persone adulte che stanno andando a Los Angeles a vedere la partita dei Lakers!!! Buon onomastico anticipato, Emanuele!!!" e gli ho dato l'immancabile stretta di mano. Lui è letteralmente morto dal ridere!
Siamo così arrivati alle 5 e mezza allo Staples Center, per vedere Sacramento Kings playing Los Angeles Lakers, e ci siamo resi conto che i biglietti che avevo trovato su Internet erano in ultima fila... ultima! In un'arena enorme! Dietro di noi c'era solo il muro! Ma devo fare i complimenti agli architetti: nonostante la posizione sfortunata, riuscivamo a vedere e apprezzare tutto senza problemi! Ottima sezione 303.
La partita è stata fenomenale! I primi 2 quarti sono stati dominati dai Kings, sopra anche di 15 punti, ma dal terzo quarto i Lakers hanno iniziato un'abile rimonta, che ha reso la partita mozzafiato: quando due squadre di questo livello giocano canestro su canestro, ogni block, ogni tiro da tre, ogni passaggio diventa fondamentale, e lo Staples Center esplode, animato da 20mila persone. Il finale è stato incredibile, con Kings e Lakers distanziati di non più di 2 punti per volta. I Kings hanno segnato un +1 a 4.6 secondi dalla fine, e purtroppo Kobe Bryant non è riuscito a porre la firma sulla partita, sbagliando di poco il quasi impossibile tiro dell'ultimo secondo. Forse Jordan, al posto suo, avrebbe fatto una magia.
Partita finita, una massa di persone carca di raggiungere i parcheggi e si dilegua rapidamente, lasciando l'arena vuota nel giro di 5 minuti.
Io ed Emanuele, ci siamo sentiti decisamente coinvolti dalla partita e abbiamo fatto più tifo degli americani. Partite NBA come questa sono spettacoli da non perdersi e da vivere in mezzo alle migliaia di supporters americani. Finali dei modiali dell'Italia e partite dei playoff della nostra squadra di pallavolo a parte, sono emozioni sportive impareggiabili!
Dopo la partita, io ed Emanuele ci siamo incontrati con alcuna gente di Santa Barbara, tra cui l'amico di Giolele, Massimo, che ieri compiva 22 anni. Ci siamo uniti a loro, per proseguire la serata a Santa Monica, dove c'era anche Silvia, che è stata contentissima del mio (quasi) inaspettato arrivo! Abbiamo mangiato in un ristorante qualsiasi sul Pier, perchè Bubba Gump Shrimp Co. era chiuso e non ci ha accolti, nonostante io abbia provato a fare riaprire la cucina, dicendo che eravamo italiani venuti apposta e non saremmo più potuti tornare... Sono stato molto convincente. Bah, in fin dei conti, la cosa buona di Bubba Gump è il dolce al cioccolato, i gamberetti li trovi ovunque, a parte quelli ricoperti al cocco, che sono disgustosi. Ma gliene frega qualcosa a qualcuno?
Che figata le autostrade americane di notte fonda: sono enormi e deserte... e se ti becca la polizia? Basta dire che siamo italiani, no?
Come sempre ho scritto troppo, e non c'è spazio per raccontare la mangiata di aragoste di venerdì a Puerto Nuevo, con Emanuele, Gioele, Paola, Cassiopèe, più due turisti dall'italia: Dema e David (che ha un solo dreadlock), molto divertenti. Ah, c'era anche Livia, la avevo dimenticata. A un certo punto del pranzo sono arrivate 15 ragazze messicane per farsi foto con noi... il fascino made in Italy...
In macchina, aspettavo solo un input... Ed eccolo, dopo 10 minuti: Emanuele dice qualcosa del tipo "guarda che barba incolta che abbiamo, chissà quanto sembreremmo strani a Mamma, chissà cosa penserebbe".
Allora ho urlato "Penserebbe che siamo 2 persone adulte che stanno andando a Los Angeles a vedere la partita dei Lakers!!! Buon onomastico anticipato, Emanuele!!!" e gli ho dato l'immancabile stretta di mano. Lui è letteralmente morto dal ridere!
Siamo così arrivati alle 5 e mezza allo Staples Center, per vedere Sacramento Kings playing Los Angeles Lakers, e ci siamo resi conto che i biglietti che avevo trovato su Internet erano in ultima fila... ultima! In un'arena enorme! Dietro di noi c'era solo il muro! Ma devo fare i complimenti agli architetti: nonostante la posizione sfortunata, riuscivamo a vedere e apprezzare tutto senza problemi! Ottima sezione 303.
La partita è stata fenomenale! I primi 2 quarti sono stati dominati dai Kings, sopra anche di 15 punti, ma dal terzo quarto i Lakers hanno iniziato un'abile rimonta, che ha reso la partita mozzafiato: quando due squadre di questo livello giocano canestro su canestro, ogni block, ogni tiro da tre, ogni passaggio diventa fondamentale, e lo Staples Center esplode, animato da 20mila persone. Il finale è stato incredibile, con Kings e Lakers distanziati di non più di 2 punti per volta. I Kings hanno segnato un +1 a 4.6 secondi dalla fine, e purtroppo Kobe Bryant non è riuscito a porre la firma sulla partita, sbagliando di poco il quasi impossibile tiro dell'ultimo secondo. Forse Jordan, al posto suo, avrebbe fatto una magia.
Partita finita, una massa di persone carca di raggiungere i parcheggi e si dilegua rapidamente, lasciando l'arena vuota nel giro di 5 minuti.
Io ed Emanuele, ci siamo sentiti decisamente coinvolti dalla partita e abbiamo fatto più tifo degli americani. Partite NBA come questa sono spettacoli da non perdersi e da vivere in mezzo alle migliaia di supporters americani. Finali dei modiali dell'Italia e partite dei playoff della nostra squadra di pallavolo a parte, sono emozioni sportive impareggiabili!
Dopo la partita, io ed Emanuele ci siamo incontrati con alcuna gente di Santa Barbara, tra cui l'amico di Giolele, Massimo, che ieri compiva 22 anni. Ci siamo uniti a loro, per proseguire la serata a Santa Monica, dove c'era anche Silvia, che è stata contentissima del mio (quasi) inaspettato arrivo! Abbiamo mangiato in un ristorante qualsiasi sul Pier, perchè Bubba Gump Shrimp Co. era chiuso e non ci ha accolti, nonostante io abbia provato a fare riaprire la cucina, dicendo che eravamo italiani venuti apposta e non saremmo più potuti tornare... Sono stato molto convincente. Bah, in fin dei conti, la cosa buona di Bubba Gump è il dolce al cioccolato, i gamberetti li trovi ovunque, a parte quelli ricoperti al cocco, che sono disgustosi. Ma gliene frega qualcosa a qualcuno?
Che figata le autostrade americane di notte fonda: sono enormi e deserte... e se ti becca la polizia? Basta dire che siamo italiani, no?
Come sempre ho scritto troppo, e non c'è spazio per raccontare la mangiata di aragoste di venerdì a Puerto Nuevo, con Emanuele, Gioele, Paola, Cassiopèe, più due turisti dall'italia: Dema e David (che ha un solo dreadlock), molto divertenti. Ah, c'era anche Livia, la avevo dimenticata. A un certo punto del pranzo sono arrivate 15 ragazze messicane per farsi foto con noi... il fascino made in Italy...
mercoledì 5 marzo 2008
Ritorno fissato aaaaaaaaaaaaaaaaaaaaa
La data del ritorno è stata fissata: il 9 luglio si torna a casa... 10 mesi dopo la mia partenza dall'Italia. Mancano solo poco più di 4 mesi, 120 giorni che mi passeranno beffardi sotto il naso. Essere a ben più di metà dell'avventura fa un certo effetto: non posso più dire che manca tantissimo, che c'è ancora tempo per tutto, posso iniziare a dire che tra poco sono a casa, o nella mia casa italiana.
Se non altro, potrò finalmente vedere e soprattutto sentire lo stereo di Elia, ascoltare il nuovo gruppo di Forest, suonare con Paolo, sorpassare solo da sinistra, e magari laurearmi (a luglio o a ottobre?). Mi sento quasi stressato perchè ho poco tempo per fare tutto quello che vorrei, ad esempio andare in uno Starbucks a sentire dei mucicisti di colore che suonano e ballano contemporaneamente (che ne dici Elia?). Chissà se dopo una settimana mi verrà voglia di tornare qui, chissà se ci tornerò presto, o chissà se avrò la conferma che l'Italia è il posto migliore del mondo, chissà...
By the way, domani c'è l'esame di Wireless Systems: il Teamwork è un argomento emergente per le reti wireless e io ed Emanuele cercheremo di metterlo in pratica durante il compito per aumentare il throughput riducendo il consumo energetico. Che palle sti esami, voglio andare a NY!
A proposito, ieri, al Price Center (il cuore del campus), c'è stato il concerto di Afroman, il fumoso artista Hip Hop famoso soprattutto per "because I got high", sconosciuto a molti ma colonna sonora delle serate di bel po' di gente. Lo spettacolo è stato divertentissimo, ma credo che Emanuele farebbe assoli di chitarra decisamente migliori. Poi è incredibile con quale facilità artisti di un certo calibro possano sfidare le severe autorità americane, persino in un campus, incoraggiando chi non sa le parole delle canzoni ad accendersi una canna per investire al meglio il tempo... Un'altra cosa invece mi ha lasciato perplesso: lo scarso afflusso di gente. Ci saranno state circa 1500 persone. Se in una università italiana ci fosse un concerto gratis del genere, si farebbe a gomitate, ma gli studenti UC, soprattutto i diligenti orientali, non hanno tempo da togliere allo studio, tanto che non vanno nemmeno a votare, favorendo indirettamente la Clinton a Obama (che mi pare essere il preferito tra gli studenti), e magari facendo vincere McCain alle presidenziali. Figurarsi se perdono un'ora per andare al concerto di un artista così particolare...
E papà mi ha appena detto che la Roma ha eliminato il Real!!!
Se non altro, potrò finalmente vedere e soprattutto sentire lo stereo di Elia, ascoltare il nuovo gruppo di Forest, suonare con Paolo, sorpassare solo da sinistra, e magari laurearmi (a luglio o a ottobre?). Mi sento quasi stressato perchè ho poco tempo per fare tutto quello che vorrei, ad esempio andare in uno Starbucks a sentire dei mucicisti di colore che suonano e ballano contemporaneamente (che ne dici Elia?). Chissà se dopo una settimana mi verrà voglia di tornare qui, chissà se ci tornerò presto, o chissà se avrò la conferma che l'Italia è il posto migliore del mondo, chissà...
By the way, domani c'è l'esame di Wireless Systems: il Teamwork è un argomento emergente per le reti wireless e io ed Emanuele cercheremo di metterlo in pratica durante il compito per aumentare il throughput riducendo il consumo energetico. Che palle sti esami, voglio andare a NY!
A proposito, ieri, al Price Center (il cuore del campus), c'è stato il concerto di Afroman, il fumoso artista Hip Hop famoso soprattutto per "because I got high", sconosciuto a molti ma colonna sonora delle serate di bel po' di gente. Lo spettacolo è stato divertentissimo, ma credo che Emanuele farebbe assoli di chitarra decisamente migliori. Poi è incredibile con quale facilità artisti di un certo calibro possano sfidare le severe autorità americane, persino in un campus, incoraggiando chi non sa le parole delle canzoni ad accendersi una canna per investire al meglio il tempo... Un'altra cosa invece mi ha lasciato perplesso: lo scarso afflusso di gente. Ci saranno state circa 1500 persone. Se in una università italiana ci fosse un concerto gratis del genere, si farebbe a gomitate, ma gli studenti UC, soprattutto i diligenti orientali, non hanno tempo da togliere allo studio, tanto che non vanno nemmeno a votare, favorendo indirettamente la Clinton a Obama (che mi pare essere il preferito tra gli studenti), e magari facendo vincere McCain alle presidenziali. Figurarsi se perdono un'ora per andare al concerto di un artista così particolare...
E papà mi ha appena detto che la Roma ha eliminato il Real!!!
lunedì 3 marzo 2008
Il post del lunedì
Potrei davvero iniziare a scrivere solamente di lunedì, più per stilare il resoconto della settimana appena conclusa che per fare progetti per la prossima (ipotesi troppo ambiziosa). Eravamo rimasti che avevo acquistato i biglietti per lo spring breack nouvayorkese. In realtà è una cazzata scrivere così di rado, perchè tendo a dimenticare tutte le battutacce divertentissime che vengono partorite ogni 5 minuti da Emanuele e suo fratello Lorenzo.
Forse un particolare degno di nota è l'arrivo dell'estate... primavera? N0! Estate! Perchè se si può andare in giro anche alla sera con manichette corte, pantaloni corti e ciabatte (quando il contesto sociale lo permetta), allora a me viene da dire che è estate, e sfoggio le mie ciabatte azzurre con il tricolore e una stella per ognuno dei nostri 4 mondiali. A me viene voglia di appollaiarmi al sole, nemmeno fare la fatica di arrivare in spiaggia, altro che fare una tesi di ingegneria! Col caldo pure i neuroni vogliono andare in vacanza! Questa citazione forse un giorno diventerà famosa, nata per caso perchè mi sono quasi ubriacato di birra mentre il mio stomaco vuoto da ore aspetta il cibo francese che Cassiopèe sta cucinando. A parte gli scherzi, potrei inizare a bere assenzio prima di scrivere sul blog, ammesso che riuscirei a centrare i tasti. Ma a parte gli scherzi, torniamo alla scora settimana. Giovedì, dopo che Emanuele ha saputo che non si è rotto il tallone (6 settimane di stampelle scampate) mentre faceva il cretino con Andrea Tullj (il famoso terzo Coviello) sui gradoni per prednere il sole di fronte al Cafè Ventanas (la nostra mensa preferita, che ci accoglie ogni giorno per i lunghi dopo pranzo, mentre gli americani indaffarati come formiche vanno e vengono senza lasciare traccia), sono è arrivate Silvia e Christina. Silvia è la mia bimba, troppo innamorata di San Diego per non venire appena può, Christina è la nostra amica di Detroit che l'anno scorso ha avuto la felicità di vivere a Padova conoscere il sottoscritto e il suo fenomenale fratello. Certe conoscenze lasciano il segno, tanto da non poter lasciare la west coast senza salutarle. Tra feste, cene e zero studio, e anche una spedizione da Calvin Klain all'outlet Las Americas (vicino al border) per far contenta Silvia e per comprami camicie a un quarto del prezzo italiano, è trascorso il weekend, in parte censurato dalla redazione di questo blog. Weekend che ha stabilito ancora di più il mio ruolo di cuoco, che cucina per tutti: creo per la mia Silvia, aggiungo proteine per Emanuele, riciclo vecchie idee per il resto del mondo. Quando torno a casa apro un ristorante, ché magari avrò successo!
A proposito di ristorante, ieri per il compleanno di Elide, tutti noi italiani siamo andati da Mamma Mia a pagare (tanto) per (troppo poco) buon cibo. Potrevo convincere Silvia che è grassa, così mi avrebbe fatto mangiare il suo cibo, o semplicemente avrei potuto rbarne dai piatti di tutti.
Questo odore di cibo mi sta facendo produrre così tanta saliva che tra un po' mi si rompe il compute e così tanti succhi gastrici che il mio stomaco si sta per autodigerire...
Prima di concludere, bisogna menzionare Gioele, il bocconiano normale di Sondrio, che passa ormai il 90% del suo tempo con noi. Elia, non temere, sei sempre tu al primo posto! Ma Gioele si fa valere, è simpatico, apprezza il cibo, e alle feste tende a bere, mangiare e vomitare contemporaneamente.Oggi, al supermercato ha anche rubato più caramelle di me. Anche la piccola presenza di Paola è diventata un elemento importantisismo di questo quarter. Quando partirà non sapremo su quali capelli pulirci la bocca, quale cibo schiacciare con le dita, quali matite spezzare o chi buttare nel secchio dei rifiuti della mensa!
Livia mi chiede di scrivere qualcosa su di lei... bah, non so se darle questa soddisfazione...
Forse un particolare degno di nota è l'arrivo dell'estate... primavera? N0! Estate! Perchè se si può andare in giro anche alla sera con manichette corte, pantaloni corti e ciabatte (quando il contesto sociale lo permetta), allora a me viene da dire che è estate, e sfoggio le mie ciabatte azzurre con il tricolore e una stella per ognuno dei nostri 4 mondiali. A me viene voglia di appollaiarmi al sole, nemmeno fare la fatica di arrivare in spiaggia, altro che fare una tesi di ingegneria! Col caldo pure i neuroni vogliono andare in vacanza! Questa citazione forse un giorno diventerà famosa, nata per caso perchè mi sono quasi ubriacato di birra mentre il mio stomaco vuoto da ore aspetta il cibo francese che Cassiopèe sta cucinando. A parte gli scherzi, potrei inizare a bere assenzio prima di scrivere sul blog, ammesso che riuscirei a centrare i tasti. Ma a parte gli scherzi, torniamo alla scora settimana. Giovedì, dopo che Emanuele ha saputo che non si è rotto il tallone (6 settimane di stampelle scampate) mentre faceva il cretino con Andrea Tullj (il famoso terzo Coviello) sui gradoni per prednere il sole di fronte al Cafè Ventanas (la nostra mensa preferita, che ci accoglie ogni giorno per i lunghi dopo pranzo, mentre gli americani indaffarati come formiche vanno e vengono senza lasciare traccia), sono è arrivate Silvia e Christina. Silvia è la mia bimba, troppo innamorata di San Diego per non venire appena può, Christina è la nostra amica di Detroit che l'anno scorso ha avuto la felicità di vivere a Padova conoscere il sottoscritto e il suo fenomenale fratello. Certe conoscenze lasciano il segno, tanto da non poter lasciare la west coast senza salutarle. Tra feste, cene e zero studio, e anche una spedizione da Calvin Klain all'outlet Las Americas (vicino al border) per far contenta Silvia e per comprami camicie a un quarto del prezzo italiano, è trascorso il weekend, in parte censurato dalla redazione di questo blog. Weekend che ha stabilito ancora di più il mio ruolo di cuoco, che cucina per tutti: creo per la mia Silvia, aggiungo proteine per Emanuele, riciclo vecchie idee per il resto del mondo. Quando torno a casa apro un ristorante, ché magari avrò successo!
A proposito di ristorante, ieri per il compleanno di Elide, tutti noi italiani siamo andati da Mamma Mia a pagare (tanto) per (troppo poco) buon cibo. Potrevo convincere Silvia che è grassa, così mi avrebbe fatto mangiare il suo cibo, o semplicemente avrei potuto rbarne dai piatti di tutti.
Questo odore di cibo mi sta facendo produrre così tanta saliva che tra un po' mi si rompe il compute e così tanti succhi gastrici che il mio stomaco si sta per autodigerire...
Prima di concludere, bisogna menzionare Gioele, il bocconiano normale di Sondrio, che passa ormai il 90% del suo tempo con noi. Elia, non temere, sei sempre tu al primo posto! Ma Gioele si fa valere, è simpatico, apprezza il cibo, e alle feste tende a bere, mangiare e vomitare contemporaneamente.Oggi, al supermercato ha anche rubato più caramelle di me. Anche la piccola presenza di Paola è diventata un elemento importantisismo di questo quarter. Quando partirà non sapremo su quali capelli pulirci la bocca, quale cibo schiacciare con le dita, quali matite spezzare o chi buttare nel secchio dei rifiuti della mensa!
Livia mi chiede di scrivere qualcosa su di lei... bah, non so se darle questa soddisfazione...
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