mercoledì 6 febbraio 2008

Quella volta di Las Vegas

E finalmente l'incallito giocatore di poker è andato in pellegrinaggio nel santuario del gioco d'azzardo. Si è messo in gioco al torneo delle 1pm della poker room dell'Excalibur, ha perso con onore contro avversari più incalliti di lui, mentre i suoi amici si abbuffavano al Sunday Brunch del Luxor.
Il weekend a Las Vegas con Elia è finito già da 3 giorni, ma non ho mai avuto più di 5 minuti di seguito per raccontarlo... Un weekend speciale e votato alla comicità, necessaria per sdrammatizzare l'abbigliamento così elegante, che ci conferiva un'aura di eccessiva serietà.
Abbiamo scelto di pernottare al Luxor, non so perchè, forse perchè tra gli hotel dal prezzo accettabile è il più bello. Abbiamo fatto più o meno tutte le cose che si fanno a Las Vegas, tra cui perdere 40$ al tavolo del blackjack in più di un'ora e mezza, dimostrando che se giochi nel modo probabilisticamente più intelligente senza contare le carte e mettere in pratica strane strategie di cooperazione, hai una probabilità del 49.25% circa di vincere, quindi, anche se lentamente, vai giù... un gambler's ruin problem con probabilità 1 di essere assorbiti nello stato zero, a meno che non inizi con delle vere botte di culo e lasciare il tavolo presto. Fortuna che la dealer (colei che dava le carte) non parlava italiano.
Abbiamo mangiato 3 volte al buffet del Luxor, rischiando di esplodere ogni volta e ingozzandoci di cibo di qualità mediocre, ottima considerandoc he siamo negli USA.
Abbiamo conosciuto il comico Carrot Top, il nuovo idolo di Elia, e ovviamente ci siamo beccati le nuvole, come ogni vota che vado a Las Vegas.
Io conoscevo già tutto alla perfezione, a parte la Downtown, in cui siamo arrivati per caso e che non è nulla di speciale, eccetto una strada con una volta enorme che in realtà è un maxischermo che ogni tot si anima con colorati giochi di luci, coadiuvato da un impianto audio da 500mila watt... dicono che da completamente ubriachi si apprezzi meglio. Sfido chiunque ad ubriacarsi dopo essersi ingozzato ad un buffet... Ah, poi c'è il famoso cowboy di luci al neon, quello che compare in più o meno tutte le foto di Las Vegas, insegan del Pioneer, che ha tutta l'aria di essere solo un negozio di souvenir, ma non ci scommetterei.
Non posso raccontare tutte le pagliacciate che ci hanno visti protagonisti, in quanto protette da diritto di autore...
Il divertimento non è mancato nemmeno nei giorni passati a San Diego, soprattutto nelle serate, perchè durante il giorno tocca anche studiare... serate in discoteca Giovedì a Pacific Beach con le ciambelle di Homer Simpson, Venerdì al club On Broadway anche con Silvia che era venuta da me, altre serate senza fare nulla di preciso, e leserate di poker, mania che Elia ci ha passato... e sei pasto consecutivi con pasta all'amatriciana, visto che avevo comprato 1.5kg di pancetta.
Un'altra cosa: qui tra gli italiani è scoppiata la mania di Immanuel il Casto Divo, artista molto particolare, venuto in causa nel bel mezzo di un discorso con una ragazza americana-giapponese...
Tra 2 giorni Elia va via, felice di aver trovato gli stessi 2 clown che aveva salutato a settembre... aaaaaaa!

5 commenti:

Anonimo ha detto...

Finalmente ho potuto leggere il tuo saccente ma ... esaustivo blog.
Sti giorni ho da fare pù del slito ma, giuro, è l'ultimo anno che mi faccio un c... così.
Dal prossimo viaggi e ... blo anch'io.
Ciao, ... filio
Giovanni

Lorenzo ha detto...

ok, il prossimo anno tu viaggi e io lavoro per ricambiare!
così posso dire "e io paaaaago"
;-)

aaaaaaaaaaaaaaaaaaa

Anonimo ha detto...

Lo stavo proprio per dire io....
"E IO PAGO !" dopo aver letto che invece di farvi il c... per studiare, andate a farvi fregare i dollars al gioco. Ah! Gioventù perversa!

Anonimo ha detto...

Incredibile...Bukkake,è un arte che piace,

Lorenzo ha detto...

ormai siamo esperti di tutti i suoi album!!!