Abbiamo prenotato oggi pomeriggio, dopo giorni di ricerche e confronti, con i prezzi che salivano in modo lento ma costante... Il nostro hotel non avrà nulla a che vedere col livello cui mi sono abituato a Las Vegas, ma sarà un alberghetto di Brooklin, a ben 5 miglia da Manhattan: fortuna che a NY la metropolitana è attiva tutta la notte (con fermata a 200 metri dall'hotel)... e fortuna anche che i locali chiudono a orari normali, ovvero di mattina!!! Almeno in una città riescono ancora a ragionare... ragionare a metà, mi correggo, perchè non si può ovviamente bere all'aperto!
L'avventura newyorkese durerà ben una settimana, a partire da domenica 23 Marzo, e i co-protagonisti saranno l'intrepido Emanuele (che ci è già stato a Natale), la bellissima Silvia, e 3 simpatici nuovi amici bocconiani che sono arrivati a UCSD questo trimestre. Si tratta di Gioele (notevole consumatore di alcool e double baconcheeseburgers), e delle donzelle Livia e Paola, quest'ultima spesso vittima di scherzi da soldati. In media si crede che gli studenti della Bocconi siano tutti fighetti e con la puzza sotto il naso, ma questi sono l'eccezione che conferma la regola, tanto che riescono ad apprezzare l'ironia di me ed Emanuele.
L'itinerario dei vari giorni è ancora un punto di domanda, ma non mancheranno le tappe obbligate della Statua della Libertà, Time Square, Central Park (i laghetti non saranno ghiacciati e vedremo le paperelle... ma dove sono quando l'acqua è ghiacciata?), il Bronx (per giocare una partita di street-basketball contro una squadra locale) , il ponte di Brooklin (che attraverseremo masticando una delle omonime gomme), Ground Zero, Piccola Italia e Piccola Cina, il Metropolitan (da visitare in 5 minuti) e mi sono stufato di elencare.
Ma NY è una città viva 24 ore su 24, con alcuni dei club più belli degli USA, con i musical di Broadway e vedremo cosa ci riserveranno le serate... e di mattina potremmo addirittura fare colazione leggendo il New York Times fresco di stampa: sono soddisfazioni, eh!
Intanto, invece di implementare una rete neurale di Hopfield che risolva il problema NP-hard dell'assegnazione ottima dei canali wireless tra gli access points dell'edificio di Computer Engineering (boh mi direte, e spesso anche io dico boh...), potrei investire il mio tempo pianificando le giornate a Nuova York, una città finora vista solo in TV e sui giornali (e in Internet, vabbè) di cui vi propongo una sottile vista dello skyline...
